Violenza di genere “onlife”, sintesi del Rapporto Save the Children 2024
Il rapporto “Le ragazze stanno bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza” di Febbraio 2024 di Save the Children, a cura di Chiara Antoniucci in collaborazione con Silvia Taviani, Elena Caneva, Brunella Greco, e Stefania Rossetti, esplora la pervasività e le manifestazioni della violenza di genere onlife tra gli adolescenti in Italia, evidenziando la sua complessa interazione con gli stereotipi di genere, l’uso dei social media, e le percezioni culturali prevalenti riguardanti le dinamiche di genere e le relazioni intime.
La ricerca, sostenuta da un’ampia collaborazione tra esperti, educatori, e ricercatori, si basa su sondaggi rappresentativi e interviste qualitative per tracciare un quadro dettagliato dell’impatto della violenza di genere onlife sull’esperienza adolescenziale, sottolineando la necessità di un intervento educativo e politico mirato.
Indice dell’articolo:
- Gli Adolescenti e la Violenza di Genere Onlife
- Un’Indagine sulla Diffusione della Violenza Onlife tra Adolescenti in Italia
- I Racconti dei Giovani che hanno Sperimentato Forme di Violenza di Genere
- Conclusioni e Raccomandazioni
L’indagine evidenzia come la violenza di genere onlife sia un fenomeno complesso, radicato in stereotipi di genere persistenti e normalizzati, che richiede un approccio olistico che includa l’educazione digitale e affettiva come strumenti chiave nella prevenzione e nel contrasto. Le raccomandazioni finali sottolineano l’importanza di integrare la raccolta dati sulla violenza di genere con informazioni specifiche sulla violenza on-line tra adolescenti, e l’urgenza di introdurre percorsi educativi nelle scuole che promuovano l’affettività, la parità tra i sessi, il rispetto delle differenze, e una consapevolezza critica dell’uso dei media digitali.
Il termine onlife è stato coniato dal filosofo Luciano Floridi e dal suo gruppo di ricerca, per descrivere la dimensione relazionale, sociale e comunicativa, vista come frutto di una continua interazione tra la realtà materiale e analogica e la realtà virtuale e interattiva. L’onlife non rappresenta, dunque, una sintesi di un mondo online e offline, ma descrive l’intreccio indissolubile tra i due, che regola le nostre relazioni, il modo di lavorare e interagire nel mondo. È necessario sottolineare la differente percezione che diverse generazioni possono averne: se l’intreccio è molto chiaro alle nuove generazioni, nate e cresciute in un mondo già connesso, nelle generazioni precedenti c’è ancora una perseveranza nel rilevare la dicotomia tra i due mondi, percependoli come separati e attribuendo loro un valore diverso. Al di là dell’uso differente, il gap generazionale si traduce spesso in termini di accoglienza e comprensione: alcuni studi, infatti, hanno rilevato come le persone adolescenti non si sentano comprese dagli adulti nel momento in cui raccontano e descrivono esperienze o rapporti che hanno onlife, sentendosi spesso giudicate. Riportano inoltre come la loro esperienza sia spesso sminuita perché “non reale”.
Capitolo 1: Gli Adolescenti e la Violenza di Genere Onlife
Il primo capitolo del rapporto “Le ragazze stanno bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza” esplora il complesso panorama della violenza di genere digitale (onlife) tra gli adolescenti, evidenziando come l’ambiente digitale sia diventato un crocevia fondamentale nella loro vita quotidiana. Offre risorse e opportunità, ma espone anche a rischi significativi per la loro crescita, richiedendo una consapevolezza e prevenzione attiva.
Ambiente Digitale: Risorse, Usi e Pervasività
Il capitolo inizia con un’analisi dell’ambiente digitale, riconoscendolo come uno spazio essenziale per le interazioni sociali degli adolescenti. I social network, in particolare, consentono di connettersi, condividere esperienze, e informarsi, ma l’esclusione da questo ambiente può generare povertà educativa e relazionale, sottolineando la necessità di competenze digitali per navigare questi spazi in modo sicuro e responsabile.
Adolescenza e Social Media: Le Reti Social(i)
Si discute poi del ruolo dei social media nella socializzazione degli adolescenti, notando come queste piattaforme abbiano modificato le modalità di interazione e rappresentazione del sé. L’onlife, inteso come l’intreccio indissolubile tra online e offline, incide profondamente sui modi in cui gli adolescenti si presentano al mondo, condividono pensieri intimi e si informano, portando a nuove sfaccettature nelle relazioni sociali e amicali.
Ruoli e Stereotipi di Genere Onlife in Adolescenza: Resistenze e Superamenti
Il capitolo prosegue esplorando come i media e le piattaforme digitali riproducano e talvolta consolidino stereotipi di genere, delineando un’immaginario di femminilità e mascolinità ancorato a modelli tradizionali. Tuttavia, si osserva anche come l’ambiente digitale possa offrire spazi per la resistenza e il superamento di questi stereotipi, anche se gli adolescenti devono navigare una “gabbia di aspettative” legata a rappresentazioni stereotipate e spesso inaccessibili.
La Violenza di Genere Onlife in Adolescenza
Infine, il capitolo affronta direttamente la violenza di genere onlife, evidenziando come episodi drammatici di cronaca abbiano mostrato l’adozione di modelli violenti di relazione tra pari tra gli adolescenti, con caratteristiche di fondo simili alla violenza di genere adulta: dinamiche di potere e controllo, intrusione e invasione negli spazi personali, violenza psicologica/emotiva, fisica e sessuale. Viene sottolineata l’importanza di riconoscere e contrastare queste forme di violenza, particolarmente pervasive e spesso normalizzate nelle relazioni intime adolescenti.
Il capitolo conclude sottolineando l’urgenza di interventi educativi e di politica sociale mirati a prevenire e contrastare la violenza di genere onlife, promuovendo un ambiente digitale sicuro e rispettoso per tutti gli adolescenti.
Capitolo 2: Un’Indagine sulla Diffusione della Violenza Onlife tra Adolescenti in Italia
Il secondo capitolo del rapporto “Le ragazze stanno bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza” presenta i risultati di un’indagine approfondita sulla prevalenza e le caratteristiche della violenza di genere onlife tra gli adolescenti italiani. Attraverso un sondaggio realizzato in collaborazione con IPSOS su un campione di 800 giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni, il capitolo esplora le dinamiche di genere, i comportamenti, e le esperienze vissute dai giovani nell’ambiente digitale.
Obiettivi dell’Indagine
L’indagine mirava a:
- Esaminare gli stereotipi di genere relativi a capacità, comportamenti ed espressione emotiva di ragazzi e ragazze.
- Indagare le opinioni sui ruoli nelle relazioni intime e sessuali, con un focus specifico su forme di violenza onlife, come la condivisione non consensuale di immagini intime.
- Esplorare l’esperienza diretta e indiretta di violenza onlife, concentrandosi sulle dinamiche di controllo e possesso nelle relazioni.
- Analizzare le potenziali reazioni a tali forme di violenza e gli strumenti e contesti di supporto disponibili.
Risultati Principali
- Stereotipi di Genere: L’indagine evidenzia una persistenza di stereotipi di genere, con una significativa porzione di adolescenti che ancora associano determinati comportamenti e capacità emotive al genere femminile, mentre le competenze logiche e assertive vengono percepite come più equamente distribuite tra i generi.
- Interesse per le Questioni di Genere: Una larga maggioranza degli intervistati mostra un forte interesse per le tematiche di genere, con un’attenzione particolare da parte delle ragazze e degli adolescenti più giovani. Tuttavia, emerge una discrepanza tra la teoria e la pratica, con molti giovani che mostrano una comprensione teorica delle questioni di genere senza essere preparati a trasformarla in azioni concrete.
- Controllo e Consenso: Il concetto di gelosia come segno d’amore è ancora radicato tra gli adolescenti, e comportamenti di controllo e possessività vengono spesso normalizzati. Il consenso nelle relazioni intime è riconosciuto come importante, ma molti giovani rivelano difficoltà nel tradurre questo principio in comportamenti coerenti.
- Violenza nelle Opinioni degli Adolescenti: Le opinioni riguardo alla violenza sessuale mostrano preoccupanti segnali di normalizzazione e responsabilizzazione della vittima, con una significativa percentuale di giovani che attribuisce una parte di colpa alla vittima stessa per la violenza subita.
- Nuove Relazioni Intime: I social media giocano un ruolo centrale nella formazione di nuove amicizie e relazioni intime, con una prevalenza di comportamenti quali lo scambio di foto o video intimi. Questi comportamenti sono accompagnati da una consapevolezza dei rischi, ma anche da una certa accettazione di questi come parte integrante dell’esperienza onlife.
Conclusioni
Il secondo capitolo del rapporto mette in luce la complessità delle esperienze degli adolescenti nell’ambiente digitale, evidenziando come stereotipi di genere, dinamiche di controllo, e forme di violenza onlife siano profondamente intrecciate nel tessuto delle relazioni giovanili. Questi risultati sottolineano l’urgenza di interventi educativi mirati, che equipaggino i giovani con le competenze necessarie per navigare in modo sicuro e rispettoso l’ambiente digitale, promuovendo relazioni sane e consensuali.
Capitolo 3: I Racconti dei Giovani che hanno Sperimentato Forme di Violenza di Genere
Il terzo capitolo del rapporto “Le ragazze stanno bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza” offre una panoramica qualitativa basata su interviste con giovani che sono stati coinvolti in situazioni di violenza di genere, sia come vittime sia come autori, con un focus particolare sull’elemento onlife (online e offline). Questa sezione mira a comprendere le percezioni, le esperienze e le dinamiche interpersonali che caratterizzano la violenza di genere tra gli adolescenti, esplorando le loro interazioni nei contesti digitali e le implicazioni di tali comportamenti sulle loro relazioni interpersonali.
Uso dei Social Media e Esperienze Online
I partecipanti hanno condiviso le loro esperienze con i social media, evidenziando come piattaforme come Instagram, TikTok e WhatsApp siano diventate integrali nelle loro vite sociali. Molti usano i social media per osservare gli altri piuttosto che condividere attivamente contenuti personali, preferendo rimanere “una finestra sul cortile” per vedere la vita altrui. Tuttavia, queste interazioni non sono prive di negatività: insulti, commenti inappropriati e altre forme di reazioni avverse sono comuni, influenzando la percezione di sé e delle relazioni interpersonali degli adolescenti.
Dinamiche di Controllo nelle Relazioni
Le interviste rivelano che comportamenti di controllo nelle relazioni sono comuni e spesso accettati tra gli adolescenti. Questi comportamenti vanno dal chiedere di evitare certi contatti sui social media al desiderio di controllare i dispositivi e i profili social del partner. Tali dinamiche riflettono una normalizzazione del controllo e della possessività come componenti delle relazioni romantiche, con implicazioni significative per la percezione della fiducia e del consenso.
Focus: Dating Violence in Adolescenza
Il capitolo dedica un focus specifico alla “dating violence”, descrivendo come questa forma di violenza di coppia tra adolescenti si manifesti attraverso abuso fisico, sessuale, psicologico ed emotivo. La ricerca sottolinea la difficoltà nel riconoscere forme indirette di violenza, come il controllo e la gelosia, e come gli stereotipi sessisti contribuiscano alla diffusione della violenza nelle relazioni giovanili.
Esperienze di Violenza
Le storie condivise dagli intervistati evidenziano la complessità delle esperienze di violenza di genere tra gli adolescenti. Molti hanno discusso di come la condivisione non consensuale di immagini intime sia diventata una forma comune di violenza, spesso accompagnata da una tendenza a incolpare la vittima per le conseguenze. Queste narrazioni mettono in luce la persistenza di pregiudizi e stereotipi di genere che inquadrano la responsabilità delle azioni violente.
Conclusioni
Il capitolo conclude che, nonostante gli adolescenti abbiano una comprensione teorica delle questioni di genere, esiste un divario tra questa comprensione e la pratica. Le loro esperienze e percezioni riflettono la persistenza di stereotipi di genere e la normalizzazione della violenza nelle relazioni, sottolineando la necessità di approcci educativi e di intervento che affrontino direttamente queste problematiche. Le interviste svelano una realtà complessa in cui comportamenti dannosi sono spesso minimizzati o giustificati, richiamando l’attenzione sull’importanza di educare i giovani su relazioni sane, rispetto reciproco e consenso.
Conclusioni e Raccomandazioni
Il rapporto “Le ragazze stanno bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza” si conclude con un capitolo dedicato alle conclusioni derivanti dall’analisi dei dati raccolti e dalle testimonianze, proponendo una serie di raccomandazioni strategiche per affrontare il fenomeno della violenza di genere onlife. Questo capitolo sottolinea l’urgenza di interventi mirati a promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza di genere, soprattutto tra le giovani generazioni.
Conclusioni Principali
- Persistenza di Stereotipi di Genere: Nonostante una maggiore sensibilizzazione sulle questioni di genere, persistono stereotipi e pregiudizi che normalizzano comportamenti violenti e discriminazioni.
- Diffusione della Violenza Onlife: La violenza di genere mediata dalla tecnologia è ampiamente diffusa e spesso normalizzata tra gli adolescenti, con un impatto significativo sulle loro relazioni e sul loro benessere psicologico.
- Necessità di Educazione e Prevenzione: Emerge chiaramente la necessità di implementare programmi educativi che affrontino specificamente la violenza di genere onlife, promuovendo un uso responsabile dei media digitali e sensibilizzando sui temi del rispetto reciproco e del consenso.
Raccomandazioni
- Integrazione della Raccolta Dati sulla Violenza di Genere: Si raccomanda all’ISTAT di includere nella prossima indagine nazionale sulla violenza di genere indicatori specifici per monitorare il fenomeno della violenza onlife e fisica nei confronti degli adolescenti, garantendo aggiornamenti biennali.
- Percorsi Educativi nelle Scuole: Il Ministero dell’Istruzione e del Merito dovrebbe introdurre nei piani formativi scolastici percorsi di educazione all’affettività, alla parità di genere e al rispetto delle differenze, coinvolgendo personale specializzato in collaborazione con il corpo docente.
- Formazione dei Professionisti: Si raccomanda di assicurare una formazione specifica sul tema della violenza di genere onlife per docenti e professionisti dell’area socioeducativa e sanitaria, migliorando la capacità di riconoscere, intervenire e prevenire tali forme di violenza.
- Campagne Informativa per Adolescenti: La Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità dovrebbe promuovere campagne informative rivolte agli adolescenti sugli strumenti a disposizione in caso di violenza, utilizzando un linguaggio chiaro e accessibile.
- Servizi di Presa in Carico: Il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome dovrebbero garantire servizi specializzati per l’assistenza a minori vittime di violenza di genere, assicurando la presenza di personale formato e la diffusione di informazioni su come accedere a supporto e consulenza.
Queste raccomandazioni si propongono di affrontare il problema della violenza di genere onlife da molteplici fronti, promuovendo una cultura di rispetto e uguaglianza attraverso l’educazione, la prevenzione, e il supporto alle vittime. La collaborazione tra istituzioni, scuole, famiglie e il mondo digitale è fondamentale per creare un ambiente sicuro e inclusivo per tutti gli adolescenti.