Testo estratto dalla lezione 4:
CORSO ONLINE – I COLORI VISTI CON GLI OCCHI DEI BAMBINI
Che l’uomo percepisca i colori attraverso l’occhio è indubbio, ma si attivano anche altre funzioni che non sono connesse soltanto all’ambito prettamente visivo e sensoriale, ma anche a livello mentale e immaginativo. Il linguaggio del colore si configura così come un linguaggio simbolico particolare, fatto anche di suggestioni che non provengono dalla sola osservazione razionale.
Secondo la simbolica, due sono i principi che danno origine a tutti i colori: la luce e le tenebre. I colori assumono significati totalmente diversi a seconda delle culture e delle tradizioni: ogni popolo, in ogni tempo, ha attribuito ai colori significati diversi e i nomi dati alle tinte variano anch’essi da cultura a cultura.
Per esempio, il nero primordiale, colore della notte delle tenebre, non implica necessariamente una connotazione negativa in tutte le culture. E’ il caso dell’antico Egitto, dove il nero è considerato un colore fecondo e fertile, un colore benefico che assicura al defunto il passaggio verso l’al di là e la rinascita. In Egitto il colore negativo per eccellenza è il rosso della sabbia del deserto. Nel caso invece della Bibbia, il significato assunto dal nero è fortemente negativo. Infatti, indica la notte pericolosa e malefica.
Nell’Antico Egitto il simbolismo dei colori è molto evoluto ed è proprio dall’Oriente che questa sensibilità cromatica si amplifica e si tramanda attraverso la Grecia e Roma, fino ad estendersi all’intero mondo occidentale. La lotta contro le tenebre e la ricerca della luce hanno spinto i popoli della preistoria prima, e quelli dell’antichità poi, a distinguere vari gradi di oscurità e di conseguenza a costruire una scala di colori relativamente ampia.
Solamente con i romani e la lingua latina si giungerà ad una concezione più vicina a quella moderna del lessico dei colori. Ciononostante, ancor oggi non esiste, non esiste una lingua universale. Se in Occidente, per esempio, il colore giallo è simbolo di gioia, speranza e felicità, nel Giappone imperiale lo stesso colore poteva essere indossato solo da chi apparteneva alla famiglia reale e nell’antica Grecia era associato ai pazzi che per essere riconosciuti erano obbligati a vestire con questa tinta. Il colore rosso per esempio in Cina è il colore delle spose, della celebrazione, in India indica la purezza nel Sudafrica il lutto, in Giappone simboleggia la vita, mentre in Occidente è associato all’eccitazione, all’amore e alla passione. Anche il verde viene connotato di significato diverso a seconda della cultura: per esempio in Cina è associato alla esorcismo, in Giappone alla vita, nella cultura islamica la speranza, in Europa la primavera, la salvezza e la partenza.
I colori, quindi, a seconda delle tonalità considerate, evocano non solo differenti credenze, ma esprimono anche un’ampia gamma di sentimenti che spaziano da un polo positivo ad uno negativo, abbracciando la complessità di vissuti psichici connessi a un determinato colore. E’ considerato gioia e linguaggio, in quanto permette di esprimere stati d’animo profondi e sentimenti ma è anche un modo per esprimere noi stessi e di raccontarci agli altri e fa scoprire la propria creatività e la propria visione sul mondo.
Quindi i colori parlano di noi. Il fatto di preferirne uno ad un altro dà precise informazioni sulla nostra personalità. In generale, la persona che preferisce un colore caldo è estroversa, ha fiducia nelle sue capacità, è allegra e socievole. La persona invece, che preferisce i colori freddi è introversa, poco fiduciosa e timida.
L’uso appropriato del colore può influire positivamente sulle nostre emozioni. Quando invece esso non viene utilizzato, o viene rifiutato può rappresentare la difficoltà o il timore di un coinvolgimento emotivo. L’uso e soprattutto la scelta dei colori da parte dei bambini è fondamentale.
Quando il bambino, infatti, utilizza il colore organizza le proprie idee ed energie, comunica, risolve problemi e verifica conoscenze. Inoltre acquisisce esperienze e si sviluppa; in un’unica parola possiamo dire che il bambino “si educa”.
In base al colore che i bambini o noi adulti scegliamo di utilizzare possiamo comprendere i tratti della nostra personalità. Infatti le varie tonalità presentano una particolare influenza sullo stato d’animo e contribuiscono ad attivare reazioni di natura fisiologica.
Rosso
Il rosso esprime la forza vitale, l’attività nervosa, sottolinea il desiderio in tutte le sue forme, il bisogno di arrivare a dei risultati e al successo. Il soggetto desidera con avidità tutto quello che gli permette di vivere pienamente e intensamente. Simbolo del sangue, della conquista, temperamento sanguigno, è il colore dell’energia, della passione, dell’amore, sia che si tratti di un amore platonico, sia che si tratti di un amore carnale. La scelta orientata al rosso corrisponde ad uno stato di attivazione nella direzione di una conquista, ad un desiderio espansivo, in quanto esprime fiducia e sicurezza di sé. Presenta un temperamento a volte aggressivo e tende a farsi notare. Per l’età evolutiva il rosso è simbolo di esuberanza, eccitazione, coraggio e aggressività positiva finalizzata alla crescita e allo sviluppo. I bambini che utilizzano il rosso non amano essere frenati nelle proprie attività, coinvolgono i compagni con entusiasmo ed hanno bisogno di essere notati.
Blu
Si ritiene che il blu sia un colore maschile, infatti la nascita di un bambino è festeggiata con i fiocchi azzurri. E’ considerato il colore della lontananza, dell’infinito e del sogno, considerato anche il colore della fedeltà, dell’amore e della fede. Esso è la rappresentazione cromatica di un bisogno biologico fondamentale sul piano psicologico di pace e soddisfazione, su quello fisiologico tranquillità. Le persone che prediligono il blu tendono all’introversione e a una certa chiusura esterna. Nei più piccoli può esprimere calma, serenità, riservatezza. La personalità che ne scaturisce è quella di un bambino con un forte controllo delle emozioni, oltre che il desiderio di esprimere le proprie capacità.
Verde
Il verde, sul piano fisiologico rappresenta la tensione elastica, su quello psicologico, la volontà nell’azione, la perseveranza e la tenacia. Esprime dunque la fermezza, la resistenza ai cambiamenti, la costanza nei punti di vista ed attribuisce un grande valore all’Io in tutte le forme di possesso e di autoaffermazione. Il soggetto che sceglie il verde desidera vedere dominare le proprie opinioni, avere una giustificazione della sua persona come rappresentativa di principi fondamentali e immutabili. Si mette spesso su un piedistallo e ha la tendenza a fare la morale agli altri. Nei bambini potrebbe indicare la quiete, l’equilibrio, la speranza e la tranquillità. Può essere utilizzato in momenti di stress come ricerca di calma e quietare atteggiamenti aggressivi.
Giallo
Il giallo è il simbolo del calore del sole, della gioia, della felicità. La sua percezione sensorial è il piccante, può anche simboleggiare disonestà, codardia, tradimento, falsità, azzardo. In particolare, nella sua versione oro, invece, è associato al denaro, alla prosperità, alla ricchezza, al successo, ma principalmente il calore del cambiamento e della ricerca del nuovo. Il soggetto che sceglie il giallo può essere un turbinio di attività, ma non lo farà mai in maniera continuativa. La scelta di questo colore indica un bisogno di possesso e di speranza o l’attesa di una felicità più grande. Non è mai a riposo ed è costantemente impegnato a perseguire le proprie ambizioni. Nei bambini esprime energia, apertura mentale, libertà e bisogno di movimento. Manifesta il desiderio di avere successo nell’ambito dell’amicizia e della scuola. Inoltre è simbolo di capacità di scelta.
Viola
Il viola rappresenta l’identificazione, una sorta di unione mistica, una profonda intimità di sentimenti che punta ad una fusione totale tra il soggetto e l’oggetto. In un certo senso è l’incantesimo, il sogno realizzato, uno stato magico nel quale i desideri sono soddisfatti. La persona che preferisce il viola vuole avere dei rapporti magici, vuole affascinare se stessa e gli altri. Si tratta di soggetti che necessitano di una comprensione particolare, di un trattamento pieno di riguardo e di molto affetto. Ma può anche trattarsi di soggetti che vogliono essere stimati per il proprio fascino. Nei piccoli rappresenta il desiderio di autorealizzazione, la tristezza, l’inquietudine, il pudore, la spiritualità. Può indicare un’eccessiva sollecitazione alla crescita o alla responsabilità che provoca tristezza nel bambino. Inoltre stimola l’intuito e l’immaginazione.
Arancio
L’arancio è il colore della crescita. Simboleggia il sole nascente, il colore anche della gioia. Rappresenta armonia, calore, avventura, vitalità, economicità e la soddisfazione per un successo già raggiunto. Anche sentimentalmente esprime un amore già consolidato ed appagante. Chi lo predilige esprime gioia e affermazione del suo io, buonumore e altruismo. Nei piccoli indica la gioia, l’entusiasmo, il desiderio di crescita, il coraggio e l’ottimismo. Rallegra i bambini ed è tipico di chi è aperto e loquace.
Marrone
Il marrone rappresenta le sensazioni di benessere fisico e di soddisfazione sessuale, la necessità di essere liberati da situazioni che creano sensi di sconforto, stati di insicurezza, malattie fisiche reali e ancora da conflitti o problemi che il soggetto non si sentirebbe in condizioni di risolvere. Chi sceglie questo colore ha un costante bisogno di sentirsi bene con il proprio fisico ed è alla continua ricerca di armonia. Nei bambini indica serietà, amarezza, contrasto e prudenza.
Nero
Il nero è la negazione dei colori. Rappresenta il limite assoluto oltre il quale non c’è più nulla. Simboleggia la negazione, la rinuncia, la capitolazione completa e l’abbandono. Chi sceglie il nero rinuncia a tutto e protesta in maniera energetica contro una situazione che non è come egli vorrebbe che fosse. In genere però un colore che attira in quanto si rimane nascosti da un velo di mistero. È un colore che comunica innovatività e considerato anche il colore dell’autorità. Per questo motivo le toghe di giudici e magistrati sono nere. Nei piccoli simboleggia ricchezza interiore, ansia, paure, riservatezza, malinconia, può esprimere disagio e insoddisfazione profonda per qualcosa che affligge il piccolo.
Bianco
Il bianco rivitalizza tutta l’organismo. È un colore fresco e solare che apporta energia. Nelle culture occidentali è legato ai concetti di purezza, castità, verginità, innocenza, sacralità, redenzione. È un colore che esprime discrezione, anche neutralità e un’idea di pace, ma allo stesso tempo anche di rinuncia. Per esempio, possiamo pensare alla bandiera bianca. Il bianco è anche il colore della saggezza e della vecchiaia, in quanto collegato ai vecchi saggi. E’ singolare come questo colore sia contemporaneamente il colore dell’infanzia e quello della vecchiaia, e la somma di tutti e sette i colori dell’iride. Quindi rivitalizza, rigenera l’organismo e schiarisce la mente.
Grigio
Il grigio si trova a metà strada tra il chiaro e lo scuro. Sono colori tranquilli e riservati che non provocano emozioni violente. Essi incoraggiano la curiosità, la riflessione, l’immaginazione. Infatti molti disegnatori lavorano in stanze dipinte con colori grigi. Perché questa sorta di sfondo non sfondo permette loro di creare e di avere delle idee, appunto creative e anche delle idee relative a colori nuovi. E’ neutro, simboleggia la depressione, l’umiltà. Indossato pone una barriera tra sé e gli altri. Andrebbe evitato a soggetti paurosi e timorosi, in quanto evidenzia angoscia di affrontare le difficoltà. E’ indice di uno stato di tensione vissuto anche nel bambino.
Rosa
Il rosa esprime l’amore, la gentilezza e anche l’impronta romantica, è il colore della mobilità femminile e agisce in maniera spiccata sul sistema nervoso, apportando benessere anche alla vista. Influenza positivamente la psiche perché è in grado di rendere più positiva la visione delle cose. Questo colore è spesso simbolo di delicatezza, tenerezza ed è tradizionalmente associato al genere femminile. I bambini che prediligono questo colore sono ricchi interiormente, amorevoli e disponibili con i coetanei, ma molto selettivi invece nelle loro scelte.