Testo estratto dalla lezione 1
CORSO ONLINE – LETTURA E BENESSERE: IL LIBRO COME RIMEDIO DELL’ANIMA
Prima di iniziare prendete una penna, un foglio di carta e vi lascio qualche secondo per riflettere dietro questa consegna: se vi dico “leggere” che cosa vi viene in mente? Ora mettete da parte il foglio e iniziamo ponendoci subito una domanda: “in che senso il libro può essere inteso come incontro?” Questa riflessione ci fa entrare già nel vivo del discorso su cosa significa leggere.
Massimo Recalcati nel suo libro sostiene, infatti, che “un incontro è un evento che taglia il percorso di una vita rendendola differente da come la prima”. Recalcati afferma che “se l’incontro è qualcosa che modifica il corso di una vita che ci fa riflettere, che permette un prima e un dopo, che ci fa vedere le cose in maniera diversa da come le abbiamo sempre viste, che al tempo stesso ci dà un senso a ciò che facciamo perché ci permette di vederla con occhi differenti, allora anche un libro può essere un incontro”.
Pensate, per esempio alla vostra vita quotidiana. Quando noi incontriamo qualcuno entriamo in contatto con questo qualcuno e qualcosa, anche se minimo, in noi cambia. Facciamo riflessioni, pensiamo all’incontro avvenuto, a che cosa è stato detto, a che cosa potevamo dire, ci vengono in mente riflessioni su ciò che è stato detto. Quell’incontro ha modificato quel momento della nostra giornata e magari ha modificato anche un pensiero, uno stato d’animo. E anche la lettura, essendo un incontro, può modificare non solo il lettore, ma anche il testo stesso. Ovvero le parole scritte da altri possono modificare un nostro pensiero, un nostro stato d’animo, ma al tempo stesso noi, nel leggere quelle parole, modifichiamo il testo.
Perché? Perché gli diamo un senso che è tutto nostro. Infatti è proprio come interpretiamo che rende il testo diverso da quello che pensavo fossi. Vi sarà sicuramente capitato che uno stesso libro viene letto da voi, da un vostro amico, ed entrambi leggete storie diverse, avvenimenti diversi, significati diversi. Magari leggete anche i comportamenti dei personaggi in modo diverso.
Avete mai osservato le vostre librerie, i vostri scaffali? Se vi osservate bene, sicuramente diranno qualcosa di voi. E dunque immaginiamo la nostra parte interiore come una dimora privata fatta di gradini e di stanze: leggere vuol dire salire, scendere queste scale, aprire stanze chiuse e rivedere, magari con occhi diversi, stanze aperte. Siamo internamente una mappa segreta, c’è una mappa segreta in noi interiore e grazie a libri possiamo fare questo viaggio segretamente in noi stessi.
La cosa importante è capire che non sono i libri in sé che hanno un effetto benefico, cioè il libro come oggetto, ma ciò che il libro contiene, il messaggio che porta, la corda che fa risuonare in noi. Anche Proust diceva che “ogni lettore, quando legge, legge se stesso”. E infatti noi siamo quelli che mentre leggiamo, ci emozioniamo, riflettiamo, ci facciamo domande, e ciò ci permette di comprenderci meglio e comprendere anche come funzioniamo e come, per esempio ci comportiamo con gli altri.
Perché uno stesso libro a noi emoziona e un nostro amico no? Ci avete pensato mai? Perché un comportamento a noi fa provare un senso di colpa e al nostro amico fa provare rabbia? Vi chiedo quindi di proseguire questo percorso, avendo sempre in mente però che uno stesso libro suscita emozioni e pensieri differenti tra noi e questo è importante per tutto ciò che abbiamo detto fino ad ora.
Vi voglio dare solamente qualche informazione per farvi capire che non è un qualcosa che ho inventato io o che nasce oggi e che è stata inventata da qualche mio collega. Ma c’è una storia dietro sull’utilizzo del libro come cura dell’anima. La concezione del benessere attraverso i libri risale all’epoca delle prime biblioteche in Grecia. Tantissimi anni fa, fuori la biblioteca sacra di Tebe, è presente la scritta Rimedio dell’anima, e già questo apre un mondo sul ruolo del libro e della lettura. Aristotele riteneva che la lettura dei libri avesse dei effetti di guarigione.
Andando avanti intorno al XVIII secolo le biblioteche entrano a far parte degli ospedali psichiatrici. Nel 1840 Sing Sing fu il primo carcere ad avere una biblioteca, ma andando ancora avanti nel tempo, nel 1937 lo psichiatra Manninger iniziò a utilizzare il termine libro-terapia e cominciò anche ad avvalersi, nella sua pratica clinica, dell’uso dei libri nel trattamento delle malattie mentali. Poi, in seguito, altri colleghi, altri medici intrapresero questa pratica consigliando ai propri pazienti i libri per gestire le difficoltà emotive.
Dal 1950 in poi la lettura selezionata e i gruppi di lettura ebbero un ulteriore svolta educativa e terapeutica. Fino ad oggi l’uso dei libri per il benessere personale, definito libro-terapia, si è andato formando e anche consolidando sempre più.
Personalmente vedo i libri come ricchi di spunti, riflessioni che rientrano poi negli scopi di vita di ognuno di noi a essere accettabile. essere amato, gli altri.
I nostri libri hanno anche, come dire, il potere di trasportarci in un’altra dimensione, che non è la nostra diretta in prima persona, ma riguarda qualcun altro e questo ci permette anche di vedere il mondo da un altro punto di vista.
Vi ho riportato qua nella slide un’immagine che a me piace molto e che riassume il significato del libro. È un’installazione di Jorge Mendez Black, un artista messicano dal titolo “Il cartiglio”. Questa immagine di forte impatto mostra appunto il potere del libro: questo libro, posto sotto a un muro che separa, un muro preciso, definito, che chiude.
Che cosa fa il libro?
Il libro crea aperture, fessure, il libro apre e mi mette in contatto con ciò che c’è al di là, ma anche in contatto con ciò che c’è dentro di me. Il libro può sicuramente metterci in crisi, può farci fare delle riflessioni che fino a quel momento non avevamo fatto.
I personaggi delle storie, in realtà, se ci pensate bene, siamo noi, o magari vorremmo essere noi, o magari siamo stati noi e temiamo di esserlo, di diventarlo di nuovo, per cui i nostri modelli interni si modificano, si rielaborano sulla base della lettura del testo che abbiamo di fronte. In termini cognitivi, le nostre credenze, le nostre regole di vita cominciano ad essere viste in modo differente. Il libro serve appunto per riflettere, rivivere, ri-ragionare, ma non direttamente, ma proiettando su qualcun altro. Quindi, quando parliamo delle storie raccontate in un libro, in realtà stiamo forse parlando di noi, ma ci rimane più facile tenere un certo distacco e parlare di protagonisti che sono altri da noi.
Nella mia professione di psicoterapeuta, quindi nella professione clinica in alcuni momenti con alcuni pazienti in cui vi è una difficoltà ad affrontare certe tematiche, spesso utilizzo il libro che viene in aiuto per affrontare appunto temi importanti di cui facciamo fatica a parlarne. Per cui attraverso il libro leggiamo esperienze diverse e questo mi permette anche di leggere le mie esperienze di viaggio e le nostre esperienze e al tempo stesso facciamo esperienze delle esperienze che nel libro vengono riportate.
Sto portando avanti online un laboratorio gratuito dal nome Oltre le righe, che ha l’obiettivo di dimostrare, proprio in modo creativo come dalle parole di altri, dalle parole prese da libri per noi importanti, significativi, nascono altre riflessioni e come dall’unione delle parole degli autori e delle parole nostre, nascono ancora ulteriori parole e riflessioni. Quindi il libro fa anche questo, stimola a riflettere e pensare.
Ora riprendete ciò che avete scritto in seguito alla mia richiesta iniziale: “Che cosa vi viene in mente se vi dico leggere?” Le risposte che possono emergere possono essere diverse. Sicuramente ci sarà chi ha scritto “leggo per rilassarmi, per staccare, per prendermi un momento“. Ma qualcuno di voi avrà anche scritto, “leggo per trovare risposte o per capire come gestire una situazione, leggo per trovare una mia situazione vissuta da qualcun altro, oppure leggo per dare spazio e voce a emozioni e pensieri inespressi”; qualcun altro avrà scritto “leggo per trovare coraggio, leggo per capire se solo io vivo certe situazioni e provo certe emozioni“.
E quindi è importante – e lo affronteremo con questo corso – capire che è bello leggere e interessante leggere, ma se facciamo una lettura guidata possiamo utilizzare la lettura e i libri che leggiamo per la ricerca del nostro benessere psicologico e per aumentare la nostra consapevolezza.