Via libera alla doppia laurea: come funzionerà
A partire dal prossimo anno accademico (2022/2023), con la cosiddetta legge “doppia laurea”, per gli studenti italiani sarà possibile iscriversi contemporaneamente a due percorsi di formazione presso università, scuole o istituti superiori a ordinamento speciale, e istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Il disegno di legge, infatti, prevede la possibilità di iscriversi non solo a due corsi di laurea (triennale o magistrale), ma anche a master universitari e diplomi accademici.
Gli studenti potranno, così, avere una maggiore libertà di scelta e personalizzazione rispetto al proprio percorso di studi universitari, usufruendo di un’ulteriore opportunità che finora era stata negata.
Cosa prevede la legge sulla doppia laurea
Il disegno di legge n.2415 sulla doppia laurea è stato approvato in via definitiva dal Senato il 6 aprile 2022 e consiste nell’abrogazione del divieto, in vigore da quasi novant’anni, di seguire contemporaneamente due corsi di studio presso università o istituti d’istruzione superiore.
In particolare, il divieto era incluso nel secondo comma dell’articolo 142 del Regio Decreto 1592 del 1933 (comma 7), che indicava: “è vietata l’iscrizione contemporanea a diverse Università e a diversi Istituti d’istruzione superiore, a diverse Facoltà o Scuole della stessa Università o dello stesso Istituto e a diversi corsi di laurea o di diploma della stessa Facoltà o Scuola“.
Nato da un’iniziativa parlamentare nel 2020, il percorso per l’abolizione di questo divieto è durato due anni, durante i quali – anche a causa di un incremento della disponibilità di corsi e percorsi formativi online – sempre più studenti si sono battuti per vedersi riconosciuta la possibilità di perseguire la doppia laurea.
In questo modo, infatti, la normativa italiana non fa altro che adeguarsi a quello che in altri paesi dell’Unione Europea è già uno standard e può costituire un vantaggio competitivo per chi si affaccia al mondo del lavoro. Avere un doppio titolo di studio, infatti, significa soprattutto avere maggiori opportunità lavorative, poiché le aziende sono sempre più alla ricerca di figure poliedriche, in grado di adattarsi rapidamente a contesti differenti e confrontarsi in modo efficace con team eterogenei.
Come funziona la doppia laurea
Con l’approvazione del disegno di legge, dal prossimo anno accademico sarà consentita l’iscrizione contemporanea a due diversi corsi di:
- Laurea triennale, Laurea magistrale, Master di primo o secondo livello, Dottorato di ricerca o di specializzazione, anche presso più università, scuole o istituti superiori a ordinamento speciale;
- Diploma accademico di primo o di secondo livello, di perfezionamento o master, presso più istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM).
Sarà possibile scegliere fino a un massimo di due percorsi universitari distinti in contemporanea, che potranno essere erogati da istituzioni italiane, estere e atenei telematici. Ad esempio, uno studente potrà scegliere di iscriversi a un corso di laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche presso un’università statale e, allo stesso tempo, frequentare un corso di laurea triennale in Sociologia presso un’università telematica.
Rimane, tuttavia, il divieto di iscriversi contemporaneamente a:
- due corsi di laurea afferenti alla stessa classe presso una stessa università o due università diverse;
- due corsi di specializzazione medica;
- un dottorato di ricerca e un corso di specializzazione medica;
- un master di primo o secondo livello e un corso di specializzazione medica.
Inoltre, per procedere con la doppia iscrizione è obbligatorio il possesso dei titoli di studio necessari richiesti dall’ordinamento (es: diploma di maturità per l’iscrizione al corso di laurea triennale, titolo di laurea triennale per l’iscrizione al corso di laurea magistrale, e così via). Restano invariati anche i criteri per l’ordinamento degli studi universitari e per la determinazione della tipologia dei titoli di studio (decreto MIUR n. 270/2004).
I prossimi passi
Sebbene il disegno di legge sia già stato approvato, rimangono ancora da definire alcuni dettagli di natura applicativa per affrontare le difficoltà pratiche che, inevitabilmente, una tale rivoluzione porta con sé in un contesto consolidato come quello dell’istruzione superiore in Italia.
Per questo motivo, il MIUR sarà tenuto, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, a definire un provvedimento per disciplinare le modalità e i criteri da adottare al fine di facilitare agli studenti la doppia iscrizione, previo parere del CRUI (Conferenza dei rettori delle università italiane), del CUN (Consiglio universitario nazionale) e del CNSU (Consiglio nazionale degli studenti universitari).
In particolare, il provvedimento dovrà affrontare nel dettaglio i seguenti aspetti potenzialmente problematici per gli studenti che intendono intraprendere un percorso di “doppia laurea” (o, comunque, un doppio percorso di formazione superiore):
- Iscrizione a corsi di laurea a numero chiuso o accesso programmato;
- Iscrizione a percorsi di formazione universitaria con obbligo di frequenza;
- Conseguimento di titoli finali doppi o congiunti (sulla base di apposite convenzioni stabilite tra due università, scuole o istituti superiori ad ordinamento speciale).
Inoltre, il disegno di legge prevede che “a distanza di quattro mesi dalla conclusione del terzo anno accademico successivo a quello di entrata in vigore del provvedimento, il Ministro dell’università e della ricerca presenti alle Camere una relazione sullo stato di attuazione della legge e una valutazione dell’impatto.”