Tesi Online: I Semi dell’Intelligenza Emotiva in Maria Montessori

A cura della Dott.ssa Serena Gregorini

Un estratto della tesi:

INTRODUZIONE

Iniziò come una discussione da poco, ma si trasformò in un contrasto sempre più grave. Ian Moore, studente all’ultimo anno della scuola superiore Thomas Jefferson di Brooklyn, e Tyrone Sinkler, più giovane, avevano litigato con un amico, il quindicenne Khalil Sumpter. Poi avevano cominciato a tormentarlo e a minacciarlo. Alla fine la situazione esplose.

Khalil, temendo che Ian e Tyrone volessero picchiarlo, un mattino si recò a scuola portando con sé una pistola calibro 38 e, a cinque metri di distanza da una guardia di sicurezza della scuola, sparò a entrambi a bruciapelo, uccidendoli nell’atrio della scuola.

Il fatto di sangue, così agghiacciante, può essere letto come un altro segnale del bisogno disperato di lezioni su come gestire le emozioni, comporre i contrasti in maniera pacifica e imparare ad andare d’accordo. Gli insegnanti, da sempre preoccupati che gli studenti non restino indietro nello studio delle materie scolastiche tradizionali, incominciano a capire che esiste un diverso tipo di lacuna, assai più pericolosa: l’analfabetismo emozionale. E mentre compiono sforzi lodevoli per alzare il livello della preparazione nelle materie scolastiche, questa nuova e inquietante lacuna non viene affrontata nei programmi scolastici regolari.

Daniel Goleman, Intelligenza Emotiva

Così Goleman, nel suo best seller, descrive una situazione scolastica americana che forse non sembra molto vicina alla realtà italiana, ma che in verità lascia presagire un inquietante futuro sulle abilità di dialogo, di confronto e di empatia, che interessano gli studenti italiani e quelli del mondo intero.

Si tratta di tematiche che sono invece molto attuali e che anche nelle nuove Indicazioni del 2012, il legislatore italiano per la scuola ha avuto presente. Ciò si evince già dal primo paragrafo La scuola nel nuovo scenario in cui si legge:

Le funzioni educative sono meno definite di quando è sorta la scuola pubblica. In particolare vi è un’attenuazione della capacità adulta di presidio delle regole e del senso del limite e sono, così, diventati più faticosi i processi di identificazione e differenziazione da parte di chi cresce e anche i compiti della scuola in quanto luogo dei diritti di ognuno e delle regole condivise. Sono anche mutate le forme della socialità spontanea, dello stare insieme e crescere tra bambini e ragazzi. La scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e “il saper stare al mondo”.

E più avanti nel paragrafo sulla Centralità della persona:

Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di porre la persona al centro dell’azione educativa […].

Insomma è chiaro che la scuola oltre che luogo di apprendimenti disciplinari, deve essere luogo di crescita sociale e di sviluppo personale. Un luogo in cui si sta bene con sé stessi e si sa stare bene con gli altri.
Per questo motivo si moltiplicano di anno in anno, nelle scuole, i progetti, per lo più seguiti dagli esperti delle Aziende sanitarie e dai centri di consulenza psicologica, che prevedono attività e proposte basate sulla collaborazione, la partecipazione attiva, la empatia, ecc.

Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unione Europea negli ultimi anni la Life skills Education è diventata uno degli obiettivi primari dell’educazione, principalmente scolastica, orientata alla conoscenza di abilità fondamentale nella vita di ciascuno, che permettono una strategia di promozione e di prevenzione fondamentale…