Tesi Online: Gli ingredienti del futuro – Inserimento scolastico in istituto alberghiero per utente con sindrome di Down attraverso le discipline laboratoriali

A cura della dott.ssa Elena Masi

Un estratto della tesi “Inserimento scolastico di uno studente down”:

  1. Fino a quando la mia stella brillerà: una nuova avventura

Piano piano le cose miglioravano. Ma ero ancora lontana dal sentirmi una ragazza ?normale?.

Per dare un significativo incipit ad un elaborato che si intitola “Gli ingredienti del futuro”, la seguente porzione di testo merita di essere inserita perché rappresenta fedelmente l’approccio al “non noto” che B. e la sua famiglia hanno dimostrato di avere:

Voglio spiegare qui il modo in cui prevedo il futuro; e come ciascuno di noi può farlo. “Conoscere il futuro”,” predire il futuro”, “prevedere il futuro”: tre espressioni che in apparenza dicono la stessa cosa. E che però sono del tutto diverse, in ogni lingua. Conoscere il futuro” equivale a pensare che sia fissato in anticipo, e che se ne possano scoprire tutti i dettagli[].
“Predire il futuro” equivale ancora a pensare che esso sia immutabile, ma senza più credere che sia interamente accessibile alla nostra conoscenza: possiamo indovinarne qualche briciola, anticipare una minima parte di quel che il destino ci riserva, ma senza sperare di modificarlo […]…

Infine, anche prevedere il futuro” e tentare di indovinarne almeno una parte, senza però crederlo rigido, bensì ritenendo che mediante l’azione sia possibile cambiare il corso descritto dalla previsione.
Cercare di 
conoscere” predire” il futuro è rassegnarsi. Cercare di prevederlo, e prepararsi, se ce lo si augura, a vivere liberi, a “divenire .

Da ciò può dedursi rapporto fra il prevedere […] e il divenire: il “prevedere sé” è quello che ci attende. Il “divenire sé” è quel che si desidera divenire. Il primo esige lucidità: il secondo ambizione. Si può essere ambiziosi senza essere lucidi ed essere lucidi senza essere ambiziosi. Chi pensa che si possa conoscere il futuro o predirlo considera il “divenire sé” come predeterminato, chi pensa di poter influire sul proprio destino ha bisogno, in primo luogo, di comprendere quel che il futuro sembra riservargli; per deviare se necessario, il corso del destino e avvicinarlo alla traiettoria sognata. Ma il reciproco non è sempre vero: ci si può augurare di prevedere il proprio futuro solo per evitare un pericolo, senza pertanto voler cambiare il corso della propria vita, nel cercare di “divenire sé”. Non bisogna mai dimenticare che la caratteristica dell’uomo, quel che gli ha consentito di dominare sulle altre specie, è la sua capacità di prevedere il futuro. È questo il prezzo della libertà.

1.1 Caratteristiche e predisposizioni di B.

Quando ho conosciuto B., lei aveva dodici anni e fin da subito è emerso un profilo caratteriale tenace e forte. Se dovessi pensare ad un’immagine che rappresenti B. nella sua essenza, senz’altro sarebbe quella stilizzata (figura 15) tratta dal testo “Il Piccolo Principe”, versione fiorentina dell’originale “Le Petit Prince” di Antoine Saint-Exupéry, dove è ben visibile la stella che brilla sulla Terra deserta quasi avesse il potere e la forza di insegnare e di illuminare la via a chi ha l’aridità nel cuore.