Webinar Gratuito: L’Importanza della Diagnosi nei DSA
Nel Gennaio di questo anno l’ISS ha pubblicato le Nuove Linee Guida per la gestione dei DSA. A poco più di 10 anni dalla Legge 170 del 2010 che per me prima ha regolamentato in materia di DSA, questo documento rappresenta una preziosa guida per tutti i professionisti che si occupano di psicopatologia dell’apprendimento.
La Nuova Linea Guida raccoglie raccomandazioni per la pratica clinica basandosi sulla più recente letteratura scientifica. Offre quindi dei criteri diagnostici e valutativi aggiornati che consentono di uniformare quanto più possibile il percorso diagnostico dando dei punti di riferimento evidence-based al clinico.
Si tratta di un lavoro corposo, che ha visto entrare in campo associazioni scientifiche e non, e che ha portato all’elaborazione di un documento di più di 800 pagine. I quesiti clinici delle nuove LG sono 9: otto riguardano i criteri diagnostici e uno il trattamento.
Perché così tanta attenzione al processo diagnostico? Perché è così importante definire in maniera chiara i criteri per giungere ad una corretta di DSA?
Il percorso valutativo-diagnostico è il primo e imprescindibile punto di partenza per la programmazione dell’intervento riabilitativo. Un intervento che sia davvero mirato, efficace e quindi consenta all’alunno di recuperare e compensare le su difficoltà.
Una diagnosi di DSA, infatti, non dovrebbe limitarsi ad assegnare un’etichetta diagnostica ma dovrebbe fornire una sorta di “identikit”, un profilo funzionale chiaro, definito e attendibile di quell’alunno, evidenziandone i punti di forza e gli aspetti di debolezza su cui occorre intervenire.
Nel corso del webinar capiremo insieme come riconoscere una valutazione di DSA ben fatta con esempi estrapolati dalla pratica clinica; vedremo, di contro, quali sono gli errori più comunemente commessi.
Oltre ad una buona conoscenza delle LG aggiornate sui DSA, diventa fondamentale il lavoro e il giudizio del clinico che compie la diagnosi. Quest’ultima si snoda in cinque momenti sostanziali:
- 1) Anamnesi;
- 2) Osservazione e formulazione di ipotesi;
- 3) Test;
- 4) Analisi dei risultati;
- 5) Conclusioni e ipotesi diagnostiche.
Partire da una valutazione di questo genere, che non si limita ed etichettare l’alunno ma ne stila un profilo di funzionamento dettagliato, permette:
- Alla famiglia di avere una visione chiara del proprio figlio e finalmente ricevere risposta ai propri dubbi;
- Alla scuola di comprendere le difficoltà che l’alunno incontra e sapergli fornire gli strumenti di cui necessita;
- Al clinico di implementare un intervento di trattamento efficace e ad hoc per quel paziente.
Buona visione!