Tesi Online: L’importanza del corsivo nell’era digitale

Presentazione

La scrittura manuale rappresenta uno dei comportamenti più complessi della persona e una modalità espressivo comportamentale altamente articolata e riccamente dotata di simbolismo, sia antropologico che psicodinamico.

Il rapido e massiccio avvento delle tecnologie digitali sembra mettere in pericolo l’esistenza della scrittura a mano, specie di quella corsiva, considera ormai obsoleta. La crescente indifferenza verso la scrittura manuale si fonda nel considerarla mero strumento di comunicazione, trascurando la concezione della scrittura come comportamento complesso della persona, compresa nella sua unicità esistenziale ed espressiva, nella sua individualità dinamica e nella sua relazionalità sociale.

Il dibattito sull’utilità o meno del suo apprendimento per le nuove generazioni c.d. digitali, è nato nei primi anni 2000, quando la Finlandia e una parte degli Stati USA, hanno abolito o reso facoltativo l’insegnamento del corsivo. I paesi del mondo hanno iniziato a prendere posizioni diverse: alcuni si sono allontanati dal corsivo per poi ritornare sui propri passi, come l’Inghilterra, che ha reintegrato l’uso della penna stilografica per costringere gli studenti a re-imparare la grafia, o la Francia, dove sono invece tornati al dettato per ridare dignità ai loro accenti banditi dalla generazione digitale. Altri invece, soprattutto nel mondo orientale, hanno sempre considerato il corsivo parte integrante della personalità dell’uomo.

La presente tesi si sofferma, nel primo capitolo, sulla situazione che esiste in Italia, dove l’insegnamento del corsivo non beneficia più della stessa attenzione, tempo e modalità del passato, non trovando quindi il modo di automatizzarsi nel bambino, il quale spesso preferisce lo stampatello minuscolo o l’uso della tastiera (precocemente introdotta sin dai primi anni della scuola primaria). La seconda parte esporrà alcune riflessioni e ricerche di vari studiosi, provenienti da diversi settori scientifici, che palesano le conseguenze negative di un eventuale uso precoce ed esclusivo della tastiera e mettendo in luce i benefici, di natura psicologica, cognitiva, emotiva, del corsivo. Alcune di queste ricerche affermano, inoltre, che nemmeno l’uso (esclusivo) dello stampatello ha gli stessi benefici del corsivo. È da premettere che l’obiettivo della presente tesi non è quello di criticare l’uso della tecnologia e il mondo digitale, ma la sua esclusività, sostenendo la complementarietà tra tecnologia e mano scrittura.

La tecnologia ha sicuramente portato nel mondo una rivoluzione epocale ma, riportando le parole di Carlo Merletti, direttore della rivista Scrittura, “voler eliminare dalle azioni umane lo scrivere a mano perché abbiamo la comodità del touch screen o della tastiera è come sostenere che è inutile camminare a piedi dato che abbiamo la comodità dell’automobile. (…). Non si pensa affatto ad abbandonare l’educazione del camminare soltanto perché ci sono le macchine che ci trasportano da un luogo all’altro, perché l’atto di camminare significa non soltanto potersi muovere in maniera autonoma ma anche tradurre in passi capacità psicomotorie che altrimenti rimarrebbero inerti, impoverendo l’espressività globale della persona. Altrettanto si dica della scrittura manuale, che rappresenta uno dei comportamenti più complessi della persona e una modalità espressivo comportamentale altamente articolata e riccamente dotata di simbolismo, sia antropologico che psicodinamico”.

Buona lettura!