Tesi Online: L’Autismo e l’Inclusione

Presentazione

Il concetto di inclusione educa alla valorizzazione delle diversità e all’eliminazione delle barriere per studenti con disabilità, enfatizzando l’importanza di adattare l’ambiente scolastico alle esigenze di tutti. Dalla legge del 1977, l’Italia si impegna nell’inclusione scolastica, specialmente per studenti con ASD, che richiedono attenzioni specifiche per la loro integrazione.

La formazione degli insegnanti gioca un ruolo chiave nel promuovere atteggiamenti positivi e strategie efficaci. Anche lo sport emerge come strumento inclusivo, essenziale per lo sviluppo sociale e personale, necessitando di adattamenti per accogliere le esigenze degli studenti con Disturbo dello Spettro Autistico. Il percorso di inclusione è essenziale per una coesistenza positiva delle diversità, richiedendo un cambio culturale e la rimozione di barriere di ogni tipo per promuovere l’autonomia e la partecipazione attiva di tutti.

Le politiche culturali e sociali devono essere potenziate per contrastare l’esclusione sostenendo finanziariamente iniziative che favoriscano l’integrazione e la partecipazione democratica. La Risoluzione A/RES/67/82 delle Nazioni Unite mira a supportare le persone con disturbo dello spettro autistico, promuovendo un approccio inclusivo e l’implementazione di piani di intervento efficaci per garantire la loro piena partecipazione nella società, sottolineando l’importanza di strategie personalizzate a seconda delle diverse abilità.

Il disturbo dello spettro autistico (ASD), è un deficit del neurosviluppo con cause complesse e molteplici. Studi hanno confutato il legame tra il vaccino MMR e l’ASD, indicando invece fattori genetici, ambientali e prenatali come possibili cause. Mutazioni genetiche, condizioni materne come il diabete e l’esposizione a sostanze nocive durante la gravidanza sono stati collegati all’ASD; ma anche anomalie nella trasmissione sinaptica e nell’espressione genica, soprattutto in geni attivi nelle prime fasi dello sviluppo cerebrale, svolgono un ruolo chiave.

La diagnosi e il trattamento del disturbo dello spettro autistico richiedono un approccio multidisciplinare, con la valutazione di aspetti comportamentali, cognitivi, comunicativi, sociali ed emotivi per elaborare strategie terapeutiche personalizzate. Recenti studi indicano che difetti neurobiologici precoci, manifestandosi entro i primi due anni di vita, potrebbero precedere e contribuire allo sviluppo dell’autismo, suggerendo una fase preclinica del disturbo. Tali difetti includono alterazioni nella circonferenza della testa, che riflettono anomalie nello sviluppo cerebrale, e specifiche anomalie neuroanatomiche e funzionali, come alterazioni nella struttura e attivazione del cervelletto, riduzione dei neuroni di Purkinje, e difetti molecolari. La teoria del “cervello maschile estremo”, invece, suggerisce che l’autismo rappresenti un’estremizzazione del funzionamento cerebrale tipicamente maschile, con un focus su sistematizzazione a scapito dell’empatia. Altri studi hanno evidenziato la relazione tra difficoltà di comunicazione sociale e comportamenti ripetitivi con deficit nella teoria della mente, ma non nella funzione esecutiva. La “coerenza centrale debole”, infine, indica una preferenza per dettagli rispetto al contesto generale, vista non come deficit ma come stile di elaborazione. Queste teorie forniscono dei dettagli importanti sui meccanismi cognitivi nell’autismo.

L’ASD presenta sfide uniche nell’ambito scolastico, richiedendo un’identificazione precoce e un approccio educativo inclusivo mirato a massimizzare il potenziale di autonomia degli studenti. Il programma TEACCH emerge come strategia integrata di sostegno, enfatizzando la collaborazione familiare, la personalizzazione dell’intervento, e la strutturazione dell’ambiente per facilitare l’apprendimento e l’integrazione degli studenti; tale approccio promuove un ambiente educativo che risponde alle esigenze individuali, sostenendo lo sviluppo delle competenze sociali, comunicative e cognitive necessarie per una maggiore autonomia. L’ABA (Applied Behavior Analysis) è un metodo basato sull’evidenza scientifica, focalizzato sull’analisi e l’intervento comportamentale per sviluppare abilità comunicative, sociali e comportamentali; utilizza tecniche come il rinforzo positivo, il modellamento, l’analisi delle funzioni comportamentali, sistemi di comunicazione alternativa e l’economia dei token per promuovere l’apprendimento e ridurre i comportamenti indesiderati, mirando a migliorare la qualità della vita degli individui. Il metodo Delacato, invece, è un programma di neuroriabilitazione che si concentra sulla plasticità cerebrale e sull’adattamento sensoriale per affrontare i comportamenti disfunzionali, includendo esercizi sensoriali e motori personalizzati per migliorare la percezione sensoriale, la coordinazione motoria, le abilità comunicative e di autoregolazione. Entrambi i metodi mirano al miglioramento comportamentale e sociale degli individui con ASD, ma differiscono nell’approccio e nelle tecniche specifiche utilizzate: l’ABA si basa sui principi del comportamentismo e si concentra sull’apprendimento e sul miglioramento delle abilità specifiche, mentre il metodo Delacato si focalizza sulla neurologia e sull’importanza dell’integrazione sensoriale per influenzare la plasticità cerebrale e il comportamento. Il Floortime, infine, è un approccio centrato sull’interazione e sullo sviluppo individuale per bambini con disturbi del neurosviluppo. Promuove l’apprendimento attraverso relazioni emotive significative, valorizzando i punti di forza del bambino e lavorando sulle sue difficoltà in un contesto di collaborazione tra famiglia, scuola e professionisti.

In conclusione questa tesi esplora l’inclusione e le strategie educative per l’autismo, evidenziando l’importanza di approcci personalizzati come TEACCH, ABA, Delacato e Floortime. Sottolinea la necessità di un ambiente supportivo che valorizzi la diversità, attraverso la collaborazione tra famiglie, scuole e professionisti, per migliorare l’integrazione sociale e l’apprendimento degli individui con disturbi dello spettro autistico.

Buona lettura!