Tesi Online: La Dimensione dell’Io e del Tu nel Rapporto Insegnante – Alunno – Una Ricerca Empirica

Se paragonassimo la scuola al tassello di un puzzle, comprenderemmo il fondamentale ruolo che essa assume all’interno della vita di ciascun individuo.
A tal proposito, Anna Silvia Bombi e Giovanna Scittarelli (1998) affermano che:

nella nostra cultura, gli anni scolastici assumono un ruolo particolarmente importante per lo sviluppo della persona, poiché rappresentano un valido supporto all’attività di socializzazione svolta sino a quel momento dai genitori all’interno del contesto familiare

Detto ciò, è importante considerare il contesto scolastico come il luogo ideale per poter costruire la propria identità e per imparare a vivere e convivere con gli altri.
Quindi, il vero compito della scuola è quello di concedere all’alunno la possibilità di confrontarsi con altri modi di guardare la realtà, e allo stesso tempo di sperimentare le proprie capacità relazionali con persone che hanno ruoli diversi ma uguali diritti (Rossini, 2018).

L’obiettivo di questo elaborato riguarda l’analisi della relazione tra insegnante e alunno, considerata basilare per lo sviluppo della personalità del singolo.

Nel primo capitolo la scuola viene considerata come una delle più importanti agenzie educative, all’interno della quale l’insegnante cerca di valorizzare l’alunno e il suo complesso ‘mestiere’. Franta e Colasanti affermano che:

la scuola e gli insegnanti non possono prescindere dal compito di incoraggiare la personalità scolastica, di abilitare gli allievi a interagire significativamente e ad affrontare con fiducia le situazioni di rendimento (1991)

infatti Meltz e Harris (1983) assegnano agli insegnanti il compito di «farsi strada dentro il mondo in cui abita l’individuo».

Dopo aver inquadrato i protagonisti della relazione educativa nel contesto scolastico, all’interno del secondo capitolo viene messa in evidenza prima l’importanza della relazione da un punto di vista più generale, e poi scendendo nel particolare, è stata analizzata la relazione insegnante-alunno insieme con tutte le dinamiche ad essa connesse.

Tutto questo discorso deriva dal fatto che «il bisogno di relazione è una esigenza molto primitiva nell’uomo, per così dire innata» (Money-Kyrle, 1961). Data l’importanza della relazione, è stato opportuno identificare e descrivere dinamiche come la comunicazione, l’empatia, l’ascolto e la valutazione; questo perché «la comunicazione aiuta a costruire una scuola per pensare e non solo una scuola per imparare» (Selleri, 1994), e inevitabilmente «il rapporto interpersonale tra insegnante e alunno può essere letto come una forma di ‘’comunicazione in umanità’’ che si realizza quando entrambi sono consapevoli del valore incondizionato e della dignità della persona dell’altro» (Rossini, 2018, p. 38). L’empatia è allo stesso modo dinamica indispensabile proprio perché determina l’interesse umano per l’altro, che praticherà un ascolto attivo, interrompendo così il proprio dire» (Rossi, 2014).

Nel terzo, e ultimo capitolo, è stata descritta la ricerca empirica condotta all’interno di una scuola secondaria superiore, attraverso la quale si possono osservare i dati ottenuti, previa somministrazione di un questionario.

Tramite questo strumento è stato possibile comprendere quale sia la percezione che gli studenti di oggi hanno dei loro insegnanti, sia dal punto di vista prettamente scolastico, e sia da un punto di vista più antropico. Allora è importante che la scuola possa rappresentare un’occasione per imparare e per andare oltre il semplice apprendimento di concetti; pertanto, considerarla come un modo per riconoscere l’importanza dell’altro, diverso da sé, rende questa esperienza profonda e utile per affrontare l’ingresso dei giovani nella società.

La relazione insegnante-alunno è un momento cruciale nella vita di ognuno, e per questo motivo è rilevante conoscere il contesto nella quale si svolge, quali sono i protagonisti di tale momento e infine comprenderne l’attuale condizione. Alla luce di queste considerazioni ne deriva che quello tra docente-discente è un rapporto delicato e determinante per l’esistenza di colui che apprende non soltanto i contenuti del sapere ma anche l’arte del vivere. «Tu se’ lo mio maestro e ‘l mio autore, tu se’ solo colui da cu’ io tolsi lo bello stilo che m’ha fatto onore» (vv.85-87, Canto I, Inferno, Divina Commedia).

La scuola, pertanto, ha la grande responsabilità di formare soggetti capaci di pensare, di leggere, di codificare la realtà circostante, di nutrire valori con i quali guardare in modo positivo al futuro.