Tesi Online: Il divorzio tra legami instabili e mediazione. Il racconto di un’esperienza vissuta

Presentazione

A lungo le donne e gli uomini hanno continuato a tenere insieme le loro vite e quelle dei loro figli, anche quando il sentimento lasciava il posto all’abitudine. Tornare indietro da quel fatidico “Sì” non era possibile e sciogliere un legame era davvero un’utopia. “Separarsi, sciogliere un contratto matrimoniale, disgregare una famiglia, dividere il patrimonio tra gli eredi, costruire nuovi nuclei: in ognuno di questi eventi, nella struttura familiare si ridiscutono le posizioni e il benessere degli individui che lo compongono.”

Il presente lavoro affronta il tema del divorzio analizzandolo nei suoi aspetti principali, in particolare nell’impatto che esso ha avuto sui legami familiari, fin dalle sue origini. È proprio la complessità di tali legami che ci porta ad esplorarne le dinamiche, sia nelle fasi precedenti la separazione, dove il mediatore può intervenire nella gestione delle controversie, sia nelle fasi post-divorzio, successive alla sentenza del giudice, che suggella gli accordi presi dai genitori.

Il primo capitolo dell’elaborato analizza l’evoluzione del fenomeno della separazione coniugale all’interno del contesto italiano, partendo dall’analisi del contesto storico e sociale degli anni 70, tra boom economico e movimenti giovanili di protesta, che condizionarono il sistema politico e istituzionale influenzando notevolmente la mentalità del popolo per quanto riguarda la battaglia per il divorzio.
L’approvazione della legge Fortuna – Baslini rappresentò il culmine di molti anni di lotte politiche e religiose caratterizzate da linee di pensiero differenti; il “No” al referendum abrogativo del 1974 rafforzò definitivamente l’istituto del Divorzio. Le abitudini degli italiani per quanto riguarda matrimoni e divorzi sono oggetto di analisi in questa tesi e i dati quantitativi sul fenomeno offerti dall’ISTAT ci mostrano come, nel corso del tempo, la famiglia sia cambiata.

Il secondo capitolo tratta la trasformazione delle strutture familiari, con l’introduzione del termine “famiglie” al posto di “famiglia” per indicare le molteplici e differenti esperienze familiari che un uomo incontra nel corso della sua vita.
Gli studi condotti da Robert E. Emery risultano particolarmente efficaci nell’analisi degli aspetti principali del processo di elaborazione del divorzio, definito dallo psicologo come un momento di lutto ed analizzato specificatamente nella sua teoria ciclica, dove amore collera e tristezza rappresentano i sentimenti principali che si susseguono durante una separazione.
Il riconoscimento di una pluralità di forme a livello familiare e la complessità di ognuna richiede un’analisi dettagliata delle loro caratteristiche peculiari, in particolare questo studio ha come obiettivo l’approfondimento della conoscenza riguardante le famiglie ricostituite, ovvero quelle coppie sposate e non, con o senza figli, in cui almeno uno dei due partner proviene da un precedente matrimonio. In questo nuovo scenario è necessaria dunque una ridefinizione dei rapporti e dei confini attorno e all’interno del nucleo familiare.
La separazione ed il divorzio naturalmente, potrebbero far pensare ad un’interruzione delle relazioni tra i componenti della famiglia ma bisogna ricordare che, nonostante la rottura della coniugalità, i membri della coppia restano genitori ed è per questo motivo che devono rispettarsi e stimarsi per un sano sviluppo psicologico dei figli. Ma quali sono le principali prospettive d’aiuto per la coppia che si separa? Prima tra tutte, la mediazione familiare, ovvero un percorso che la coppia congiuntamente decide di intraprendere per gestire al meglio i conflitti che scaturiscono dalla crisi coniugale. Il terzo capitolo dell’elaborato analizza le fasi e le peculiarità di tale percorso, esaltando la figura del mediatore, il quale, durante il processo di riorganizzazione della famiglia, aiuta i genitori a cooperare verso la loro meta comune: i figli. La mediazione tuttavia, non è applicabile sempre; ecco perché nella fase preliminare il mediatore deve valutare attentamente se una coppia ha i requisiti per cominciare tale percorso. In caso di esito positivo, i genitori possono così passare alla fase della negoziazione, nella quale si susseguono incontri e dialoghi specifici, per superare i conflitti e definire al meglio quelli che saranno poi gli accordi di responsabilità genitoriale previsti dall’ultima fase. Tali accordi possono essere sottoscritti ed assumere così una valenza giuridica di natura pre-contrattuale, o non sottoscritti, rimanendo dei semplici promemoria nel processo di ristrutturazione dei legami familiari. La questione dell’affidamento, purtroppo, tende molto spesso a trasformarsi in un tentativo di rivalsa di un coniuge sull’altro; si viene così a creare un clima di forte conflittualità che incide in maniera piuttosto negativa su entrambi i genitori. Il bene dei figli deve rimanere l’obiettivo primario durante le fasi dell’accordo. Per quanto riguarda la residenza, può succedere che uno dei due genitori si trasferisca in un luogo molto distante dall’altro e questo può dar vita a difficili negoziati. Anche per quanto riguarda le questioni di natura economica la responsabilità ricade in modo equo su entrambi i coniugi e per tali ragioni il mediatore familiare può suggerire delle soluzioni vantaggiose a riguardo come ad esempio l’apertura di un conto corrente comune per anticipare somme per importanti spese scolastiche.

Nell’ultima parte dell’elaborato ho voluto raccontare la mia storia, in quanto figlia di genitori divorziati. Ho preferito usare nomi fittizi per tutelare i protagonisti di questa esperienza. Riconoscermi in molte delle situazioni trattate in questa tesi, mi ha permesso di svolgere questo lavoro con maggiore coinvolgimento, soprattutto a livello emotivo. Nel finale, attraverso il pensiero di Papa Francesco sul tema della paternità, ho provato ad esternare quelle che erano e continuano ad essere le emozioni e gli stati d’animo che un’esperienza del genere ti lascia dentro.

Buona lettura!