DESCRIZIONE
Come indicato nelle linee strategiche del MIM, l’educazione teatrale a scuola si risolve, oltre che nell’acquisizione da parte degli studenti di abilità o competenze artistiche, anche e soprattutto nell’impiego del teatro come strumento pedagogico trasversale, in grado di incidere profondamente sulla crescita della persona nella sua interezza cognitiva ed emotiva. In tale ambito il Ministero ha avviato un lungo e proficuo percorso di promozione, sostegno e valorizzazione della pratica teatrale nelle scuole di ogni ordine e grado.
In occasione della Giornata Internazionale del Gioco è naturale e doveroso riflettere ai fini della propria crescita personale e interiore – sia essa volta ad un’attività di formazione personale che rivolta ad altri – sulla componente ludica del teatro, volta a stimolare la creatività, la fantasia, la conoscenza culturale, la crescita personale e la riflessione sociale. Il teatro come strumento di conoscenza attraverso la sua antropologica componente giocosa.
La conoscenza e la riflessione sul ruolo del teatro riconosciuto in quanto mezzo di espressione artistica e culturale, costituisce aspetto fondamentale della cultura e dell’identità nazionale nonché delle culture e delle identità locali ed ha un insostituibile valore intellettuale, sociale e formativo. Nella sua ottica ludica il teatro contribuisce ad affermare il diritto al gioco di tutti, promuovere l’inclusione e l’esercizio fisico, favorire lo sviluppo della capacità immaginativa, generare ottimismo, favorire l’empatia e promuovere un senso di appartenenza e di comunità.
Oggetto di studio e riflessione del webinar sarà la componente antropologica del teatro nella sua declinazione giocosa. A fornirci la visuale di come questa componente giocosa si sia sviluppata maggiormente nel tempo, saranno presi in esame alcuni esempi di riscritture teatrali che hanno attinto al linguaggio dell’infanzia, ad esempio il Pinocchio di Carmelo Bene, messo in scena per la prima volta nel 1961, il cui pubblico privilegiato proprio per la forte componente giocosa (l’uso dei pupazzi, dei burattini) è quello dei bambini e di un adulto che gioca, sperimenta il suo tornare bambino, al di là dei molteplici livelli di lettura della messa in scena.
Un’operazione pur simile ma diversa è stata quella dell’Orlando Furioso messo in scena da Luca Ronconi nel 1969, che utilizza le macchine, le scenografie immersive e accogliente, scegliendo di enfatizzare la componente giocosa evocata dalle rime dell’Ariosto. Due esempi che ci mostrano come il teatro possa privilegiare la componente giocosa della letteratura e conseguentemente di vicende e accaduti sollevandone una nuova visuale, prospettiva e comprensione. Lo stesso teatro dei burattini, dei pupi, indentificativi di un tradizione nazionale, attinge al gioco per generare spunti di riflessione sui caratteri, sulle interazioni personali ma sempre nella forma di un intrattenimento evasivo e giocoso. O ancora, come dimenticare Amleto, che si avvale del teatro per indagare sulle sue vicende personali attingendo proprio al gioco del teatro per smascherare gli amici/nemici che animano la sua corte. Ancora una volta, è Shakespeare a mostrarci come il gioco nella sua forma divertente e specificamente in forma teatrale, possa diventare strumento d’indagine e verità.
Nasce così quel “patto giocoso” a cui facevamo appello da piccoli del “Facciamo che io ero”, del fingiamo che possa essere, che sottintende comunque a delle regole e dei ruoli, già sottile riflessione di quanto nel gioco del teatro si specchi il gioco dell’essere in società, in comunità. Da lì anche la funzione pedagogica che assume la forma teatrale.
Gli incontri tematici intendono analizzare questo focus del gioco-teatro, perché possa essere spunto di riflessione per formatori, docenti e appassionati nella propria attività pratica professionale nonché uno stimolo di riflessione e creativo nella scoperta e nell’accostamento alla disciplina teatrale e le sue numerose declinazioni nella propria attività professionale quanto in quella di formazione personale, facendo riferimento a studi, spettacoli ed evidenze di studi antropologici di riferimento.
Gli Incontri Tematici hanno una durata di 1 ora e sono fruibili mediante piattaforma ZOOM.
Calendario Incontri Tematici
Di seguito il calendario completo degli incontri live:
- 26 Maggio 2025 dalle ore 18 alle ore 19 – Il Gioco a Teatro : “Facciamo che io ero”. Le declinazioni ludiche della disciplina teatrale (prima parte)
- 27 Maggio 2025 dalle ore 18 alle ore 19 – Il Gioco a Teatro : “Facciamo che io ero”. Le declinazioni ludiche della disciplina teatrale (seconda parte)
Ogni incontro live sarà registrata e disponibile il giorno successivo alla diretta.
Il Gioco a Teatro : “Facciamo che io ero”. Le declinazioni ludiche della disciplina teatrale (prima parte)
26 Maggio 2025 – Dalle ore 18 alle ore 19
Breve introduzione. Cos’è la Giornata Mondiale del Gioco e come si collega al teatro.
- Il teatro come strumento di conoscenza: le origini antropologiche del teatro
- Teatro e Ludicità: Come si è evoluto nel corso del tempo il legame tra il tempo del teatro e il tempo del gioco
- Giocare con le Emozioni: Il teatro come terapia del Gioco. Come il teatro ci mette allo specchio con le nostre paure per esorcizzarle.
- Giocare con la lingua: esperimenti di teatro linguistico: la lingua del grammelot. Esempi di esercizi teatrali che giocano a creare nuove lingue, giocando con i suoni e le interazioni.
- Il Gioco di ruolo nel Teatro, Creare Personaggi e Storie – Facciamo che io ero: approfondire come il gioco di ruolo possa essere applicato nel processo teatrale per la costruzione di personaggi, storie e ambientazioni.
Il Gioco a Teatro : “Facciamo che io ero”. Le declinazioni ludiche della disciplina teatrale (seconda parte)
27 Maggio 2025 – Dalle ore 18 alle ore 19
- Gioco, Immedesimazione, verità: il corpo, la mente e il gioco nella prospettiva recitativa del teatro del ‘900.
- La riscoperta della Commedia dell’Arte, Il lavoro dell’attore di Stanislavskj.
- Il gioco di Amleto e la scrittura visiva e giocosa di Shakespeare: il – To Play-, il recitar giocando del bardo
- Giocare, recitando e (ri)scrivendo: riscritture teatrali immersive del ‘900: Pinocchio di Carmelo Bene e L’Orlando Furioso di Luca Ronconi
- Il teatro dei burattini e dei pupi: dalla maschera greca al teatro dei “pupazzi”, che da ieri ad oggi parlano ai bambini
- L’importanza dell’educazione teatrale nelle scuole e nei percorsi formativi: riflettere, (ri)vivere, giocando
- Giochi teatrali per adulti e bambini: alcuni esempi di gioco per stimolare creatività, concentrazione, riflessione
ATTESTATO
A conclusione degli incontri tematici verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.
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