DESCRIZIONE
In occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, il 03 Dicembre di ogni anno, IGEA presenta due incontri di approfondimento mirati sulla relazione tra disabilità intellettiva, funzionamento intellettivo limite e plusdotazione evidenzia come le funzioni esecutive (inibizione, memoria di lavoro e flessibilità cognitiva) siano centrali per l’autonomia.
Trattamenti mirati, basati sui punti di forza individuali, includono esercizi di attenzione, pianificazione, problem solving e memoria, adattati al contesto familiare e scolastico per sviluppare abilità cognitive e adattive.
In particolare il 03 Dicembre dalle ore 18:00 alle ore 19:00, la Dott.ssa Angelica Venanzetti ci illustrerà come le funzioni esecutive, come pianificazione, memoria di lavoro e flessibilità cognitiva, sono fondamentali per l’autonomia e la differenza tra disabilità intellettiva e funzionamento intellettivo.
Mentre il 05 Dicembre, sempre dalle ore 18:00 alle ore 19:00, ci proporrà attività mirate, come esercizi di attenzione, memoria e problem solving, possono potenziare funzioni esecutive fondamentali per l’autonomia.
Gli incontri, della durata di 1 ora ciascuno, si svolgeranno su piattaforma ZOOM
Disabilità - Le funzioni esecutive tra disabilità intellettiva, funzionamento intellettivo limite e plusdotazione: suggerimenti di trattamenti (prima parte)
03 Dicembre 2024 dalle ore 18:00 alle ore 19:00
Le funzioni esecutive sono delle capacità che permettono di svolgere in maniera autonoma compiti di vita quotidiana, quali: la capacità di pianificazione del tempo, del denaro, capacità di apprendimento di lettura, scrittura e calcolo e problem solving. In situazioni di disabilità intellettiva le funzioni cognitive si mostrano carenti, seppur con diversi gradi di disabilità. Secondo alcuni modelli teorici, alla base del funzionamento cognitivo è presente la capacità di inibizione, caratterizzata dal saper mantenere alcune informazioni salienti e non essere influenzato da altre informazioni che in uno specifico momento risultano irrilevanti.
Inoltre, un’altra importante capacità cognitiva è la memoria di lavoro, mediante la quale si possono mantenere in memoria delle informazioni utili a raggiungere un risultato. La terza capacità cognitiva è la flessibilità cognitiva è, o shifting, caratterizzata dalla capacità di saper spostare la propria attenzione da una situazione ad un’altra.
È opportuno distingue la disabilità intellettiva dal funzionamento intellettivo limite (F.I.L), per tale ragione, uno strumento utile è l’utilizzo del quoziente intellettivo. Il Q.I. si manifesta nella popolazione tipica con una media 100 e deviazione standard di 15; dunque coloro che alle prove di valutazione intellettiva otterranno un punteggio compreso tra 85 e 115 saranno classificabili come popolazione nella norma. Se il risultato sarà tra 70 e 85 sarà opportuno definire la situazione di F.I.L, in tale condizione, la quale non è considerata come una disabilità, saranno presenti delle difficoltà riguardanti alcune delle funzioni esecutive suddette precedentemente. Quando il punteggio sarà inferiore al 70 si potrà considerare una disabilità intellettiva, è importante tenere in considerazione diversi gradi di disabilità che comprendono non solo la componente cognitiva ma anche il funzionamento adattivo negli ambiti: concettuale (ad esempio il tempo, il denaro), sociale (capacità comunicative) e pratico (orientamento spaziale, utilizzare mezzi di trasporto, lavorare, gestione della casa, cura della persona). Un altro aspetto rilevante è la plusdotazione, la quale si ha con un punteggio del Q.I. al di sopra del 130.
La disabilità intellettiva, il funzionamento intellettivo limite e la plusdotazione potrebbero trovarsi in comorbidità ad altri disturbi del neurosviluppo, ad esempio DSA, Disturbo dello spettro autistico, ADHD, disturbi del linguaggio, dunque occorre fare attenzione a come distinguerli.
Disabilità - Le funzioni esecutive tra disabilità intellettiva, funzionamento intellettivo limite e plusdotazione: suggerimenti di trattamenti (seconda parte)
05 Dicembre 2024 dalle ore 18:00 alle ore 19:00
La disabilità intellettiva è una condizione di compromissione di aree cognitive e aree adattive (sociale, pratica e concettuali); il funzionamento intellettivo limite si considera con un quoziente intellettivo tra 70 e 85; mentre la plusdotazione si considera con un Q.I. superiore al 130 (Vianello, 2015).
Ciascuna di queste situazioni richiede dei trattamenti specifici rispetto alle condizioni di carenza, è necessario mantenere la consapevolezza di come ciascuno sia caratterizzato da punti di forza e da punti di debolezza; dunque, i punti di forza possono essere lo strumento affinchè si possa intervenire sui punti di debolezza. Sia nel contesto familiare che nel contesto scolastico è necessario predisporre attività che vadano ad incrementare tali abilità deficitarie lavorando sulle potenzialità dell’individuo (Vianello, 2012).
Inoltre, un ulteriore aspetto è il trattamento delle funzioni esecutive, ovvero quelle funzioni che sono implicate in molte attività della vita quotidiana: l’inibizione, la memoria di lavoro e la flessibilità cognitiva. L’inibizione è la capacità di non recepire alcuna interferenza e di non essere influenza da altri stimoli che non sono utili ai fini del compito che si sta svolgendo. La memoria di lavoro è la capacità di elaborare delle informazioni. La flessibilità è la capacità di effettuare dei cambiamenti del proprio pensiero al fine di risolvere un problema (Miyake, 2000).
Per poter potenziare questi aspetti esistono delle attività specifiche che possono essere effettuate: ad esempio delle prove di barrage servono per lavorare su degli aspetti di attenzione e sull’inibizione. Inoltre, altri esempi di esercizi sono i labirinti, permettono di lavorare sull’inibizione. Per la memoria di lavoro è possibile utilizzare prove che chiedono al bambino di memorizzare delle informazioni e di elaborarle in parallelo.
Ulteriori compiti consigliati riguardano le attività di comprensione del testo in cui viene richiesto anche di attuare un monitoraggio e un aggiornamento costante delle informazioni e delle relazioni tra le informazioni. Talvolta si utilizza il riordinamento di storie figurate o di testi, che possono incrementare le abilità di pianificazione. Inoltre, utilizzare dei problemi di natura logica, sia in modalità figurata, che verbale o aritmetica, permetto di stimolare l’abilità di problem solving e di flessibilità cognitiva (Lab.D.A.).
ATTESTATO
A conclusione degli incontri tematici verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.
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