LO SPORTELLO SCOLASTICO CON GLI STUDENTI

psicologo a scuola

Spesso, per chi si occupa di adolescenti nelle scuole, ha la sensazione di avere a disposizione pochi strumenti da utilizzare nella propria «valigetta degli attrezzi oltre al colloquio clinico». In ogni momento del ciclo di vita (infanzia, adolescenza e adultità) l’individuo incontra processi di cambiamento profondi e superficiali che generano uno stato di crisi; la crisi è un momento che precede o accompagna ogni evento di cambiamento e, a seconda della propria disponibilità a cambiare, del tipo di cambiamento e del contesto, può generarsi uno stato di disagio o di sofferenza. L’adolescente può esprimere il disagio con differenti modalità: ansia, fobie, comportamenti aggressivi e oppositivi, collera e rabbia, difficoltà nel rispetto delle regole, iperattività, isolamento, sintomi fisici ricorrenti, disturbi dell’alimentazione, problemi del sonno, difficoltà di apprendimento, problemi di relazione con coetanei, adulti e con comportamenti a rischio.  

Lo sportello d’ascolto psicologico a scuola

Alcuni giovani, infatti, sottopongono gli operatori, oltre che loro stessi, a sfide continue, alzando sempre più l’asticella del pericolo, praticando sesso non protetto, facendo uso di sostanze stupefacenti e praticando comportamenti al limite della legalità.  Anche quando non giungono a condotte così estreme, sono spesso attori di contrasti anche feroci con i propri genitori, affrontano sfide esistenziali per le quali si sentono poco preparati e, a volte, passano lunghi periodi di apatia ed indolenza. 

Per questo motivo all’interno del corso saranno presentati delle strategie e dei metodi che cercheranno di orientare lo psicologo durante la conduzione dello sportello di ascolto con gli adolescenti, in particolare saranno approfonditi due metodi a cui il professionista potrà fare riferimento durante i colloqui: Il Colloquio Motivazionale e il Problem Solving Strategico.

Il Colloquio Motivazionale consiste in una particolare modalità comunicativa in grado di integrarsi con vari modelli di intervento.
Recentemente si è riscontrato che le caratteristiche di tale metodo risultano particolarmente adatte nelle conversazioni sul cambiamento con adolescenti e giovani adulti, andando a sostenere e stimolare bisogni e competenze chiave in questa fase dello sviluppo, come il bisogno di autonomia, il riconoscimento della propria identità nascente, la necessità di individuare ed esplorare i valori e gli obiettivi personali. Il Colloquio Motivazionale può essere utilizzato come strumento per riuscire nel non facile compito, di costruire un rapporto vero ed autentico, con questi minori nel pieno della loro crescita e della gran confusione che attraversano. Rappresenta un modo efficace per lavorare sulla resistenza al cambiamento e sull’ambivalenza.

Il secondo metodo che verrà presentato sarà il Problem Solving Strategico,  modello di terapia elaborato al Brief Therapy Cente. ll problem-solving strategico si focalizza fin dal principio della consulenza sul rompere il circolo vizioso che si è venuto a stabilire tra le tentate soluzioni e la persistenza del problema, lavorando sul presente piuttosto che sul passato, su “come funziona” il problema, piuttosto che sul “perché esiste”, sulla ricerca delle “soluzioni” piuttosto che delle “cause”. Scopo ultimo dell’intervento diviene così lo spostamento del punto di osservazione rigido del soggetto (le “tentate soluzioni”) ad una prospettiva più elastica e funzionale, con maggiori possibilità di scelta. Attraverso questo metodo lo psicologo incrementerà le sue abilità comunicative e relazionali con lo scopo finale di far divenire i ragazzi promotori del cambiamento.