A qualunque età il bambino si accosti a questo gioco dobbiamo conoscere lo sviluppo tipico della capacità grafico pittorica; in questo modo se un bambino per esempio di 8 anni produrrà uno scarabocchio e produrrà tendenzialmente soltanto scarabocchi, potremmo collocare lo scarabocchio in una fase dello sviluppo di questa capacità antecedente e quindi ipotizzare un disagio emotivo del bambino oppure un problema cognitivo quindi un ritardo cognitivo.
Per fare questo però dobbiamo assolutamente conoscere cronologicamente quali sono le tappe evolutive di questa abilità.
Prima di tutto dobbiamo dire che la capacità grafica è una capacità universale: lo sviluppo della capacità grafica è universale in quanto le ricerche hanno mostrato che i bambini alla stessa età in qualunque parte del mondo attraversano le stesse fasi di sviluppo.
I bambini ad una stessa età qualunque sia la cultura in cui vivono tendono a disegnare nello stesso modo: i bambini per esempio tra i 12 e i 18 mesi in Italia, in America o in Africa realizzeranno scarabocchi, scarabocchi che avranno determinate caratteristiche che saranno le stesse in qualunque cultura.
Condizione essenziale perchè possa impugnare il colore è la maturazione del sistema nervoso centrale: senza la maturazione del sistema nervoso non è possibile che il bambino impugni in modo corretto il colore, in modo da utilizzarlo adeguatamente allo scopo.
Intorno ai 12 mesi il bambino conosce questo nuovo gioco che è il disegno, un gioco costituito da colori, matite e fogli, ma non solo fogli: a quest’età qualunque supporto permette al bambino di sperimentare questi nuovi giochi e la prima attività che fa il bambino con questi nuovi oggetti, con questo nuovo gioco, è un’attività di scoperta.
Se abbiamo parlato di disegno come comunicazione del bambino, la comunicazione arriverà soltanto in seguito, all’inizio nelle prime fasi di sviluppo,
C’è la scoperta e lo stupore unito alla scoperta di un nuovo gioco: il bambino vuole capire tutto ciò che potrà fare con queste matite ed ecco perché tra i 12 e 18 e anche i 24 mesi il bambino tenderà a disegnare, a tracciare linee, su qualunque supporto trovi a disposizione, tavoli, un pavimento.
In questa fase manca l’intenzione comunicativa del bambino: il bambino viene paragonato all’uomo primitivo e alla sua scoperta di poter disegnare sui muri delle caverne le giornate vissute; al bisogno figurativo che aveva l’uomo primitivo di realizzare immagini per esprimere il suo mondo interiore, per lasciare una traccia di sé; lo stesso bisogno figurativo ha il bambino, lo stesso stupore vive il bambino nella scoperta di questo nuovo gioco.
Qual è la prima fase di sviluppo che il bambino vive? E’ la fase dello scarabocchio disordinato, tra i 12 e 18 mesi il bambino produce dei primi segni sul foglio, questi segni prendono comunemente il nome di scarabocchio disordinato.
Il bambino ha un controllo quasi nullo dei movimenti della mano e del braccio sul foglio, questo perché non sa ancora coordinare i movimenti del braccio e non sa adattare i movimenti dell’arto allo spazio grafico a disposizione; questo vuol dire che tenderà ad utilizzare per esempio il braccio e la spalla e quindi a fare dei movimenti molto ampi rispetto allo spazio che ha a disposizione, di conseguenza tenderà ad uscire più volte con il colore dal foglio.

Si chiama appunto scarabocchio disordinato perché notiamo delle linee disordinate che seguono direzioni diverse. Se osserviamo il bambino mentre scarabocchia vediamo come i suoi movimenti siano anch’essi disordinati: si tratta di movimenti non controllati, ampi e vigorosi.