LO PSICOLOGO SCOLASTICO

Lo sportello d’ascolto psicologico viene svolto dallo psicologo,  un professionista con competenze psicologiche e relazionali che opera direttamente e fisicamente nella scuola per svolgere interventi specifici (sul singolo o sul gruppo), mirati al contenimento del disagio e alla promozione del benessere di tutti gli utenti della scuola. 

Secondo la legge 18 febbraio 1989, n. 56.  La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.

 

Lo sportello d’ascolto psicologico a scuola

Lo psicologo per poter condurre uno sportello di ascolto nelle scuole, dopo la laurea magistrale deve aver svolto un anno di tirocinio, conseguito l’abilitazione in psicologia mediante l’esame di Stato ed infine essere iscritto nell’apposito albo professionale (Albo A), inoltre, coloro che esercitano come  liberi professionisti devono aprire la partita IVA ed effettuare l’iscrizione all’ENPAP.  Lo psicologo che si trova generalmente ad operare nelle scuole lo fa in veste di consulente esterno all’Istituto o all’interno di progetti comunali gestiti da cooperative sociali o in convenzione con altri organismi come le università. Lo psicologo responsabile dello sportello di ascolto rappresenta, quindi, una figura “esterna” al personale scolastico, docente e non docente, che può lavorare sia con i ragazzi, con i docenti e con i genitori fungendo spesso da raccordo fra loro.

Non è necessario essere psicoterapeuta poiché lo sportello di ascolto è uno spazio in cui si propone un intervento di sostegno psicologico di breve durata rivolto a persone che non presentano gravi situazioni di psicopatologia. I contenuti di ogni colloquio sono strettamente coperti dal segreto professionale (D. Lgs. 30.6.2003, n.196). Tuttavia, qualora dovessero emergere problematiche più serie su cui bisogna intervenire con l’aiuto di professionisti esterni, lo psicologo fornirà le opportune indicazioni ai genitori sia sulle strutture del territorio che sui professionisti che si occupano di trattamenti specifici, salvaguardando sempre l’interesse della salute del minore.

Lo psicologo che si formerà in questo corso sarà in grado non solo di condurre uno sportello di ascolto (quindi capace di individuare le situazioni a rischio, fornire interventi connessi alla crescita, dare sostegno individuale ai ragazzi, ai genitori e agli insegnati in caso di difficoltà), ma anche di progettarlo, organizzarlo e promuoverlo nelle scuole in autonomia. L’acquisizione di tali conoscenze daranno al professionista la possibilità di estendere tali interventi anche in altri contesti educativi pubblici e privati che coinvolgono i minori (nidi d’infanzia, ludoteche, scuole primarie, scuole secondarie di primo e di secondo grado pubbliche e private).