Intelligenza emotiva: l’importanza negli Sport da combattimento
L’Intelligenza emotiva, si configura come la capacità di di distinguere, identificare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni, riuscendo ad utilizzarle in modo funzionale come guida per il pensiero ed il comportamento.
L’Intelligenza emotiva è costituita da diverse componenti:
- Auto-controllo: cioè la capacità di regolare e gestire le proprie emozioni, imparando quindi ad adattarsi in modo flessibile ai cambiamenti, riuscendo a gestire eventuali conflitti ed attenuare le tensioni.
- Empatia: cioè l’abilità di essere in grado di “mettersi nei panni degli altri” per riuscire a “leggere” le altrui emozioni.
- Auto-motivazione: cioè l’abilità di motivarsi per raggiungere i propri obiettivi, inseguendo le proprie passioni e di motivare, influenzare ed ispirare le altre persone.
- Auto-consapevolezza: cioè la capacità di identificare le proprie reazioni emotive e l’effetto che tali emozioni possono avere sui propri comportamenti.
- Abilità relazionali: cioè imparare ad interagire in modo rispettoso ed attento con gli altri, imparare a conoscere ed interpretare la comunicazione non verbale e sviluppare la capacità dell’ascolto attivo.
Gli individui dotati di una buona dose di Intelligenza emotiva, quindi saranno in grado di:
- Riconosce e saper denominare le proprie emozioni;
- Produrre emozioni che facilitano il pensiero;
- Comprendere i propri cambiamenti emozionali;
- Saper controllare le emozioni sia positive che negative.
L’Intelligenza emotiva è una caratteristica da fondamentale da conoscere e sviluppare in tutti gli ambiti della propria vita.
Recentemente essa sta acquisendo notevole importanza anche nel contesto sportivo.
In ogni Sport, riconoscere le emozioni provate da Sé stessi e dagli altri e saperle utilizzare per affrontare un allenamento, una gara o l’incontro con un avversario, è enormemente importante e secondo diversi studi, sarebbero proprio gli atleti dotati di maggiori livelli di intelligenza emotiva, coloro che avrebbero più successo nella pratica sportiva. Tale dato sarebbe relativo soprattutto facendo riferimenti alla pratica di Sport da combattimento.
Come mai l’Intelligenza emotiva è tanto importante negli Sport da combattimento?
Le emozioni personali influenzano la prestazione sportiva e riuscire ad identificare i pensieri e le emozioni disfunzionali, modulandoli a proprio beneficio, rappresenta un vantaggio per lo sportivo.
Inoltre per una prestazione ottimale, risulta indispensabile, riuscire a gestire la risposta fisiologica del proprio corpo, ovvero la respirazione, la regolazione cardiovascolare e quella muscolare.
Ciò si rivela attendibile per ogni pratica sportiva ma diviene indispensabile negli sport da combattimento, soprattutto a causa di due specifici fattori.
Quali sono?
Gli sport di combattimento comportano la presenza di un avversario, con il quale entrare in contatto e confrontarsi.
Saper interpretare e decodificare lo stato mentale dell’avversario, consente coglierne aspetti di maggior debolezza e vulnerabilità, riuscendo ad anticiparne le mosse. Inoltre saper controllare le proprie emozioni, permetterebbe di “mascherarle”, per confondere l’altro e rendere imprevedibili le proprie mosse.
Negli sport da combattimento entrano in gioco massicci livelli di rabbia, aggressività, ansia e paura, le quali, se mal gestite, potrebbero compromettere la performance.
Un buon atleta dovrebbe essere in grado di dosare con cura la rabbia e riuscire a mantenerla a livelli bassi, affinché essa sia d’aiuto alla performance, altrimenti si rischierebbe un dispendio di energie e quindi diminuirebbero le probabilità di successo.
Saper decodificare e autoregolare le proprie emozioni, quindi, consente di mantenere un livello di attivazione mentale ottimale per concentrarsi sulla gare senza farsi sopraffare dalla pressione. Per affrontare un incontro al meglio, l’atleta deve riuscire a raggiungere un livello psicofisico ottimale.
Imparare a gestire le emozioni, rappresenterebbe quindi una componente indiscutibile per una buona pratica sportiva.
Le emozioni, negli sport da combattimento, possono rappresentare un ulteriore elemento di vulnerabilità o se ben modulate, una risorsa, per autoregolare il proprio comportamento ed il proprio livello di attivazione psicofisiologica.
Negli sport da combattimento, come ad esempio il pugilato, infatti: “Si vince con la testa e le gambe. I pugni hanno un’importanza secondaria”, così come affermava il pugile Georges Carpentier.
Vedi anche: La cultura del benessere: in America si investe sullo Sport