Le pari opportunità nella professione dello psicologo
Il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi questa mattina a palazzo Firenze, nel corso dell’incontro “Empowerment di comunità – L’alleanza delle differenze nelle strategie di sviluppo” ha presentato i risultati di una ricerca al femminile condotta dal Gruppo di Lavoro sulle Pari Opportunità, coordinata da Angela Quaquero.
Nel suo intervento di saluto il Presidente Fulvio Giardina ha evidenziato una sedia vuota che per tutto il giorno è rimasta protagonista al tavolo dei relatori “è la sedia di quella donna – spiega Giardina – che non ha potuto scegliere liberamente il proprio progetto di vita a causa dell’imposizione sociale che ha sempre spinto le donne a svalutare il proprio percorso di crescita in favore della maternità”.
La consulente del Gruppo di lavoro Dominella Quagliata ha evidenziato gli obiettivi del contenuto della ricerca, ovvero individuare e contrastare le discriminazioni di genere in essere. Infatti la ricerca effettuata insieme alle professoresse Elisabetta Camussi, Università degli studi Milano Bicocca, Laura Dal Corso, Università degli studi di Padova e Annamaria Giannini, Università degli studi di Roma La Sapienza, è una ricerca effettuata su un campione di 5000 psicologhe su tutto il territorio nazionale.
Dalla ricerca è emerso che il 43% delle psicologhe ritiene che il proprio mestiere sia potenzialmente rischioso. Nello specifico, il 47% delle intervistate ha dichiarato di aver subito nell’esercizio della propria professione aggressioni fisiche, verbali e in alcuni casi sessuali. Quasi il 30% del campione si sente discriminato, soprattutto dai propri superiori (16,8%).
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