La Violenza di Genere: Quando il Sesso diventa Pregiudizio pt.1

La Violenza di Genere è un fenomeno sociale e costituisce la prima causa di morte o di invalidità per le donne tra i 15 e i 44 anni.
L’art. 1 della dichiarazione ONU sull’eliminazione della violenza contro le donne definisce “violenza contro le donne” ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica alla donna, incluse le minacce, la coercizione e la privazione arbitraria della libertà.

Sesso” e “genere” sono sinonimi?

I termini “sesso” e “genere” non hanno lo stesso significato. Al momento della nascita, di solito, sono i genitali a differenziare i maschi dalle femmine; si tratta di differenze di sesso. Vestire una bambina in rosa e un bambino in azzurro, invece, è una scelta; questa è una differenza di genere.
Il “sesso” si riferisce alle caratteristiche biologiche con cui sono nati i maschi e le femmine. Si tratta di caratteristiche universali, in genere permanenti: ad esempio, gli uomini non potranno allattare al seno, le donne avranno le mestruazioni, ecc.

Il termine “genere” si riferisce ai ruoli e alle responsabilità assegnate alle donne e agli uomini dalla società. I maschi e le femmine non nascono sapendo come devono apparire, vestirsi, parlare, comportarsi o pensare. La loro socializzazione è influenzata dalle famiglie, dai colleghi, dalla comunità e dalle istituzioni, così come dai mezzi di comunicazione. I ruoli di genere sono creati dalla cultura, non dalla natura, e possono cambiare nel tempo. I ruoli di genere possono essere così radicati che spesso le persone li accettano come se fossero “il modo corretto di fare le cose” e non riescono a riconoscere il potere che hanno nell’influenzare le aspettative e i comportamenti (Carroll, 2010).

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Discriminazione nel mondo del lavoro

I dati sono abbastanza allarmanti ed è frequente osservare una discriminazione di genere nel sociale. Oggi, in Europa, rispetto alle donne gli uomini ricoprono cariche pubbliche superiori e rivestono un ruolo maggiore nelle attività politiche e pubbliche.

Nel 2009 nell’Unione Europea le donne hanno guadagnato in media il 17% in meno di salario lordo rispetto ai colleghi maschi che hanno svolto lo stesso lavoro (CE Eurostat Servizi, Ottobre 2010). Un posto su dieci nei consigli di amministrazione delle maggiori imprese europee è stato occupato da una donna (circa il 12%), ma solo il 3% delle posizioni di leadership e delle cariche elevate è stato occupato da donne (Network della Commissione Europea per Favorire le Donne nel Processo Decisionale in Politica ed Economia, Luglio 2011). Le donne passano più tempo (in alcuni casi fino a 20 ore in più a settimana) impegnate in lavori domestici rispetto ai loro partner (Voicu, 2008).

Diffusione della Violenza di Genere contro le donne

La Violenza di Genere è presente in ogni paese e si manifesta a prescindere dell’età, della cultura, della classe sociale, dell’istruzione e dell’etnia. Essa costituisce un serio ostacolo alla parità tra uomini e donne ed è riconosciuta come una violazione dei diritti umani.

In Europa, si stima che da un quinto a un quarto di tutte le donne abbia subìto violenza fisica almeno una volta nel corso della vita adulta e che più di un decimo abbia subìto una violenza sessuale. La percentuale riferita a tutte le forme di Violenza di Genere, tra cui lo stalking, sale al 45%. La maggior parte di tali atti sono compiuti da uomini che conoscono le vittime, il più delle volte da partner o ex partner (COE, 2011).

Nel 2006 in Europa 1409 donne sono state uccise da partner o ex partner violenti, 1010 hanno scelto il suicidio per “scappare” dalla violenza o dagli abusi subiti, 536 uomini si sono uccisi dopo aver esercitato violenza sulle donne o averle uccise. Il 70% delle vittime era già noto per aver denunciato le violenze subite.

In Italia la ricerca sulla Violenza di Genere si è diffusa con la nascita dei movimento femminista e negli ultimi anni è divenuta una tematica di rilievo, l’opinione pubblica è diventata più sensibile all’argomento, le politiche sociali sono divenute più efficaci ed il fenomeno sta emergendo perché cresce la consapevolezza delle vittime. In Italia si stima che il 32% delle donne di età compresa tra i 16 e i 70 anni abbia subìto, nel corso della vita, una violenza fisica o sessuale da parte di un uomo. Le donne di età compresa tra i 16 e i 24 anni corrono un rischio elevato di essere vittime di violenza (Istituto Nazionale di Statistica, 2006).

I dati relativi alla consapevolezza dei giovani sul fenomeno degli abusi e della violenza sono abbastanza allarmanti. Una ricerca condotta in Spagna ha mostrato che, su 11.000 partecipanti, una minoranza significativa di ragazzi e ragazze non riesce a riconoscere le diverse forme di abuso. Il 35% dei ragazzi e il 26% delle ragazze non hanno ritenuto che “controllare tutto quello che fa il proprio partner” sia una forma di violenza. Inoltre, il 33% dei ragazzi e il 29% delle ragazze hanno ritenuto che la gelosia sia un’espressione d’amore (Diaz-Aguado, 2011).
Un sondaggio britannico condotto su 1.353 giovani ha mostrato proporzioni simili tra ragazze e ragazzi che avevano subìto violenza emotiva e fisica nelle loro relazioni sentimentali.

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Bibliografia

Carroll, J. L. (2010) Sexuality Now: Embracing Diversity. Third Edition, Wadsworth Cengage Learning Publishers, Pacific Grove, C A

Díaz-Aguado, M. J. (coord.) (2011) Igualdad y Prevención de la Violencia de Género en la Adolescencia. Madrid: Ministerio de Sanidad, Política Social e Igualdad Centro de Publicaciones

Edwards, D. W., Scott, C. L., Yarvis, R. M., Paizis, C. L., Panizzon, M. S. (2003) Impulsiveness, Impulsive Aggression, Personality Disorder, and Spousal Violence. Springer Publishing company

European Anti-Violence Network (2010) Master Package: GEAR against IPV – Gender Equality Awareness Raising against Intimate Partner Violence

Karadole C. (2012) Feminicidio: la forma più estrema di violenza contro le donne. Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza. Vol. VI, n. 1, Gennaio-Aprile

Kernberg O.F. Aggressivity, (2004) Narcissism and self destructiveness in the psychotherapeutic relationship: new developments in the psychopathology and psychotherapy of severe personality disorders. Yale University Press. New Haven, Usa

Murgia M. (2012) È morta, ma la vittima è lui (www.michelamurgia.com)

Norwood R. (1990) Donne che amano troppo. Feltrinelli

Paglia C. (1990) Sexual personae: arte e decadenza da Nefertiti a Emily Dickinson, ed., traduzione di Daniele Morante, Einaudi, 1993, pp. 924

A cura della Dott.ssa Sara D’Ambrosio