Insegnamento della matematica e disabilità cognitiva

Leggere l’ora, calcolare il costo complessivo della spesa, decidere quanti grammi di pasta cucinare, sono solo alcuni esempi di come la matematica è una parte attiva nella nostra vita, ed è fondamentale per interagire con l’ambiente.

L’intelligenza numerica è un’abilità presente nell’essere umano fin dalla nascita e influenza l’interpretazione della realtà che ci circonda.

Brian Butterworth (1999,2005) parla di cervello matematico, per sottolineare come la capacità di vedere la numerosità sia innata nell’uomo, l’idea centrale è che le capacità numeriche umane si basino su un meccanismo ereditario specializzato nell’estrazione di informazioni sulla numerosità dall’ambiente. Fin dalla nascita, quindi, il nostro cervello è predisposto all’elaborazione dell’informazione numerica, i nostri antenati, nel corso dell’evoluzione, hanno fatto delle scelte basandosi su informazioni numeriche, e le abilità numeriche sono state fondamentali per l’approvvigionamento di cibo, la sopravvivenza, i rapporti sociali.

Le fasi di acquisizione della matematica

I principi del conteggio non sono appresi contemporaneamente ma in successione. Si possono individuare cinque fasi per la loro acquisizione (Lucangeli,1999):

  • I numeri sono pronunciati come una sequenza di parole: il bambino è in grado di pronunciare alcune parole-numero, ma non ha idea nè dell’ordine corretto nè della quantità a cui queste si riferiscono.
  • Le parole-numero sono pronunciate nell’ordine corretto, ma solo unidirezionalmente partendo da “uno”. Il bambino conosce la sequenza nell’ordine corretto ed è in grado di pronunciarla in ordine crescente, ma non in ordine decrescente o partendo da qualsiasi punto della sequenza.
  • La sequenza con ordine corretto puo’ essere iniziata da qualsiasi punto della serie conosciuta: il bambino è in grado di partire a contare da un numero in avanti, mostrando la capacità di concettualizzare il prima e il dopo della serie.
  • Le parole-numero assumono identita’ propria: il bambino ha capito che le parole -numero identificano una determinata quantità, quindi non ha più bisogno del riferimento fisico di oggetti da contare.
  • La sequenza delle parole-numero puo’ essere utilizzata per vari scopi in modo bidirezionale: il bambino è in grado di enumerare correttamente in avanti e indietro e utilizzare la sequenza per numerosi scopi, come per le somme e le sottrazioni.

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Cosa succede nell’acquisizione della matematica nei bambini con disabilità cognitiva?

Ci sono elementi comuni nella difficoltà di comprensione e manipolazione dei fatti numerici che coinvolgono i bambini con disabilità cognitiva, e sono:

  • Errori nei processi semantici.
  • Errori nel sistema del numero: processi sintattici,processi lessicali.
  • Errori nel sistema del calcolo: nel recupero dei fatti aritmetici,nel mantenimento e recupero delle procedure, nell’applicazione delle procedure,ad esempio errori di incolonnamento e di posizionamento dei numeri.

In maniera più sistematica, nel 1967 Johnson e Myklebust, analizzando le diverse fasi dell’apprendimento matematico, hanno individuato una vasta gamma di difficoltà che un bambino con deficit cognitivo può presentare e sono:

  • Incapacita’ di stabilire una corrispondenza uno a uno.
  • Incapacita’ di contare in maniera significativa.
  • Incapacità di associare i simboli uditivi e visivi.
  • Incapacita’ di eseguire le operazioni aritmetiche.
  • Incapacita’ di comprendere il significato dei segni dell’operazione,
  • Incapacita’ di comprendere i principi della misura.
  • Incapacita’ di comprendere la disposizione dei numeri su un foglio scritto.

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Attuare strategie di recupero e potenziamento

La ricerca scientifica ha evidenziato che possono essere utilizzate strategie di potenziamento, (ovviamente tenendo in considerazione la gravità di deficit cognitivo) che devono riguardare:

  • Processi di conteggio: cioè la capacità di rispondere alla domanda “quanti sono?”.
  • Processi lessicali: riguardano la capacità di attribuire i nomi ai numeri.
  • Processi semantici: riguardano la capacità di comprendere il significato dei numeri attraverso una rappresentazione mentale.
  • Processi sintattici: riguardano le particolari relazioni spaziali tra le cifre che costituiscono i numeri.
  • Il calcolo a mente: la composizione  e la  scomposizione, il raggruppamento, l’arrotondamento alla decina, le proprietà delle quattro operazioni, il recupero dei fatti aritmetici.
  • Il calcolo scritto: rafforzare sia il calcolo scritto che il calcolo a mente,consolidando i processi di memoria.

di Sartoretto Simona

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