Infermiere Case Manager: chi è e cosa fa
La figura dell’infermiere in Italia ha subìto nel corso degli anni una profonda trasformazione, che ha portato, soprattutto a partire dagli anni Novanta, a una sempre maggiore professionalizzazione e a un incremento delle responsabilità e delle funzioni attribuitegli: non più solo assistenziali, ma anche di coordinamento, direzione, pianificazione e gestione del personale e dei percorsi di cura.
Chi è l’Infermiere Case Manager
L’Infermiere Case Manager (ICM) è un professionista sanitario che si occupa di gestire i percorsi di cura (i “casi”) dei pazienti su base individuale e personalizzata, con lo scopo di facilitare il processo assistenziale e agevolare il rientro a casa o l’inserimento in altre strutture.
Si tratta di una figura interdisciplinare e multidisciplinare che, all’interno della struttura sanitaria, svolge tre ruoli distinti:
- Un ruolo clinico, che consiste nell’identificazione e accertamento dei problemi del paziente, valutandone condizioni fisiche, emotive e psicosociali, e nella pianificazione e gestione di un percorso assistenziale specifico per rispondere alle sue esigenze, in collaborazione con gli altri membri dell’équipe coinvolta nel caso.
- Un ruolo manageriale, che consiste nella gestione, coordinamento e valutazione delle attività assistenziali dell’utente dalla presa in carico e per tutta la durata della degenza ospedaliera.
- Un ruolo finanziario, che consiste nella verifica dell’adeguatezza delle cure e delle risorse assegnate al caso, allo scopo di evitare sprechi e ottimizzare i costi.
Cosa fa l’Infermiere Case Manager
L’Infermiere Case Manager rappresenta un punto di riferimento per il paziente, la famiglia e l’équipe di professionisti sanitari coinvolti nel caso: determina gli obiettivi del trattamento e la durata della degenza in collaborazione con l’équipe; pianifica le modalità di trattamento e gli interventi necessari per rispondere alle esigenze del paziente e della famiglia; valuta la qualità dell’assistenza fornita e gli esiti degli interventi.
In particolare, l’Infermiere Case Manager effettua, innanzitutto, un accertamento delle condizioni del paziente e del suo contesto (familiare, abitativo, ecc.), individuando e valutandone gli specifici bisogni assistenziali ed educativi. Una volta ottenute tutte le informazioni necessarie, l’ICM procede con la formulazione delle diagnosi infermieristiche e definisce i dettagli del percorso assistenziale, tenendo in considerazione il ruolo di tutte le persone coinvolte nel caso (paziente, familiari, infermieri, professionisti nell’ambito sociale e sanitario).
Al fine di ridurre la durata dei ricoveri e tutelare l’autonomia residua dei pazienti, l’ICM inizia a pianificare e organizzare il processo di dimissione sin dal principio della degenza e, allo stesso tempo, si occupa di fornire supporto e formazione alla famiglia per evitare che i pazienti rientrino in ospedale poco tempo dopo la dimissione, a causa di difficoltà o incapacità nella gestione domiciliare.
L’ICM ha il compito, dunque, di identificare anche il percorso extra-ospedaliero più idoneo a ciascuna situazione e condizione clinica, accompagnando il paziente e la sua famiglia in un processo assistenziale ed educativo e pianificando e attivando interventi di educazione terapeutica il prima possibile.
Come diventare Infermiere Case Manager
Per diventare Infermiere Case Manager è necessario, innanzitutto, conseguire la laurea triennale in Scienze Infermieristiche (classe L/SNT 1).
Una volta ottenuto il titolo abilitante, l’infermiere deve proseguire gli studi universitari con un Master di I livello dedicato al case management in ambito infermieristico. Non è, quindi, necessario, conseguire il titolo di Laurea Magistrale.
Il percorso di alta formazione è finalizzato a fornire allo studente tutte gli strumenti, le tecniche e le competenze necessarie a coordinare percorsi e interventi di assistenza che vanno dalla prevenzione al trattamento della fase acuta e della riabilitazione, fino ad arrivare alla dimissione e alla gestione delle cure a lungo termine.
La formazione di un Infermiere Case Manager prevede, quindi, prevalentemente un approfondimento rispetto alle competenze cliniche e uno sviluppo rispetto alle capacità organizzative e manageriali, ma viene riconosciuta molta importanza anche alle cosiddette competenze trasversali.
L’Infermiere Case Manager, infatti, deve possedere ottime capacità comunicative, relazionali ed empatiche, sia per costruire e mantenere rapporti di fiducia con i pazienti e le loro famiglie, sia per favorire la cooperazione e la collaborazione con e tra le altre figure professionali coinvolte nel caso. Inoltre, deve essere dotato di forti capacità di problem solving e decision making, per gestire in modo corretto eventuali situazioni di difficoltà e crisi, prendendo decisioni consapevoli e trovando soluzioni efficaci.
Per approfondire
Grazie alla collaborazione avviata con l’Università Telematica eCampus, abbiamo inserito nella nostra offerta formativa un Master Universitario di I livello per la formazione di Infermieri Case Manager.
Il Master di I livello – Case Manager Infermieristico ha durata annuale, è erogato interamente online e dà diritto all’esonero di 50 crediti ECM. Il master si rivolge agli infermieri che intendono intraprendere un percorso professionale post laurea per la gestione di percorsi di cura personalizzati in contesti sanitari, dalla presa in carico alla dimissione del paziente.
Il programma del corso è strutturato in quattro macroaree, corrispondenti ad altrettanti esami (scritti e a risposta multipla):
- parte legislativa
- parte propedeutica
- case manager
- gestire i sistemi comunicazionali
La prova finale del Master consiste nell’elaborazione di un progetto o di una proposta di miglioramento in ambito sanitario.