I nemici dello Sport: Il Burnout
Il fenomeno del Burnout viene utilizzato per indicare una particolare condizione di stress, che l’individuo vive nel contesto lavorativo, quando vi è uno squilibrio tra le richieste dell’ambiente e le risorse di cui il soggetto dispone.
Il termine Burnout è stato inizialmente introdotto in riferimento a tutte quelle professioni che prevedono il contatto con altre persone, come quelle sanitarie ed educative ma negli ultimi anni, è stato visto che può colpire anche altri ambiti, ad esempio quello sportivo.
Il Burnout nel contesto sportivo, è rappresentato da una uno stato mentale persistente e negativo caratterizzato da:
- Esaurimento fisico e psicologico;
- Riduzione del senso di realizzazione;
- Riduzione della performance e svalutazione nei confronti dello sport.
Gli atleti sono normalmente sottoposti a stress elevati, dovuti a gare, competizioni, allenamenti, valutazioni e giudizi continui e pertanto necessitano di notevoli risorse e strategie per riuscire a fronteggiarli efficacemente.
La sindrome del Burnout si associa a diversi sintomi nella sfera:
- Affettiva: umore depresso, bassa stima di sé, ostilità, apatia;
- Cognitiva: senso di impotente, riduzione di attenzione e memoria, risentimento, irritabilità;
- Fisica: senso di stanchezza, malattia;
- Comportamentali: assenteismo, isolamento, prestazioni ridotte;
- Motivazionale: delusione, mancanza di entusiasmo.
Quali sono i fattori determinanti la Sindrome di Burnout?
- Allenatore, genitori e squadra: è fondamentale il rapporto che l’atleta ha con le persone più importanti che ruotano intorno alla sua vita.
- Motivazione: ogni individuo altamente motivato è a rischio. La perdita di motivazione è uno degli elementi principali che causano il burnout, dato che le persone altamente motivate percepiscono molto più stress a seguito di una perdita o da una performance negativa.
- Allenamento: lo strumento cioè, che ha l’atleta per aumentare la performance. L’allenamento deve essere gradualmente più intenso, per aumentare le potenzialità del soggetto. All’allenamento deve inoltre seguire un adeguato recupero.
- Rischio di infortunio: l’atleta si trova costantemente a rischio di subire infortuni o sottoporsi a brevi o lunghe pause forzate a seguito di lesioni o incidenti sportivi.
- Brevità della carriera: la carriera di uno sportivo, spesso, è infatti più breve rispetto a molte altre occupazioni pertanto è necessario raggiungere livelli alti nel più breve tempo possibile.
- Caratteristiche di personalità: come ad esempio il perfezionismo, caratterizzato dal perseguimento compulsivo di standard eccessivamente elevati e dalla tendenza ad impegnarsi notevolmente per perseguire buoni risultati, i quali, se non vengono raggiunti in modo sperato, tendono a diventare fonte di disagio eccessivo.
Quali sono i fattori di protezione al Burnout?
- Gestione adeguata di eventuali problemi relazionali con la famiglia, l’allenatore o i compagni di squadra; i quali dovranno supportare ed accompagnare lo sportivo;
- Focalizzarsi sul miglioramento personale più che sul risultato;
- Organizzazione dei momenti di allenamento e di riposo;
- Contenimento a livello emotivo, psicologico e sociale a seguito di eventuali infortuni.
L’ atleta che vive l’esperienza del Burnout, si trova ad affrontare un forte carico di stress, unito alla sensazione di fallimento, negativismo o indifferenza, i quali se non adeguatamente compresi ed affrontati, possono portarlo all’abbandono della propria occupazione sportiva, fenomeno detto anche Drop-out.
Vedi anche: I nemici dello Sport: Il Drop-out