DIPENDENZE E NEW ADDICTIONS: CRAVING E GRATIFICAZIONE

A cura della Dott.ssa Eloisa Ticozzi
Abstract
Per Craving, si considera il bisogno compulsivo di ricevere una gratificazione immediata, tramite un’azione compulsiva; è incluso sia nella tossicomania, sia nelle New Addiciton come il gioco d’azzardo patologico e lo shopping compulsivo (Janiri et al., 2006).
Nella teoria della Self Medication Hypotesis, la dipendenza da droga o alcool o da un altro comportamento ossessivo, è il bisogno di autoguarirsi (Khantzian EJ,1993; McDougall J.,2003). Considerando Jown Bowlby (1978; 1983), storie di abuso o negligenza, frammenterebbero il Sé e l’unità psiche-soma, spingendo l’adolescente a dei supporti più immediati e certi, ma solo in apparenza.
La droga o l’alcool o una new addiction, pretendono di allontanare quella sensazione o evento traumatico, non facendolo riaffiorare alla coscienza (Caretti V. et al., 2007). Ci sono due teorie che spiegano la dipendenza da una sostanza o da un comportamento: la teoria incentrata sulla droga e la teoria incentrata sull’uomo.
La prima, spiega come la disponibilità di sostanze o di eventi, predisponga all’uso, poi abuso; inoltre una sostanza, agisce sul centro della gratificazione e del piacere (ippocampo e amigdala), oltre a modificare la modalità delle sinapsi fra neuroni, e rendendo più disponibile il neurotrasmettitore dopamina (S.E. Hyman; R C Malenka, 2006).
La seconda teoria si incentra di più sulle caratteristiche psicofisiche di un individuo, a prescindere dalla società o dalla disponibilità.
Le due teorie, accreditate entrambe, si compenetrano nello stesso modo; la comunità medico-scientifica le considera entrambe valide. L’alcolismo è una delle principali addiction assieme all’uso di droghe. Secondo la teoria dell’apprendimento e del rinforzo, l’acool ha una funzione materna e nutritiva, cercando di contenere il desiderio infantile del latte materno, sopperendo a una mancanza genitoriale.
L’alcool ha un’azione ansiolitica temporanea sul sistema nervoso centrale e disinibisce i comportamenti, donando piacere e benessere, favorendo anche la socialità; un uso eccessivo porta ad allucinazioni, deliri e momenti di aggressività.
Le donne in gravidanza, affette da alcolismo severo, devono evitare l’alcool per la possibile insorgenza della Sindrome Feto-Alcolica (De Sanctis L, et al., 2011). Le droghe più comunemente conosciute sono la cocaina, l’eroina e il L.S.D: ogni droga ha proprietà differenti sul corpo e sulla mente per la variabilità intraindividuale.
Le New Addictions sono comportamenti ben tollerati dalla società moderna, anche solo in apparenza. L’OMS definisce la “dipendenza patologica” come “condizione psichica, talvolta anche fisica, derivante dall’interazione tra un organismo e una sostanza, caratterizzata da risposte comportamentali e da altre reazioni che comprendono un bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo continuativo o periodico, allo scopo di provare i suoi effetti psichici e talvolta di evitare il malessere della sua privazione”.
Le dipendenze senza droga sono dipendenze patologiche classificate in questo modo: disturbi alimentari, il gioco d’azzardo patologico (GAD), lo shopping compulsivo, l’uso eccessivo di internet, l’iperattività sessuale, l’uso smodato di videogames. Il GAD si sviluppa nel sesso maschile e nella giovanissima età(Griffiths M et al, 2000). L’Addiction da Dipendenza Affettiva si associa con il Disturbo Post Traumatico da Stress e con bassi livelli di autostima (Mitchell J.E et al., 2005).
IL CRAVING
Il Craving è il bisogno imperioso e compulsivo di ripetere un’azione che ci potrebbe dare una gratificazione immediata. Il craving può essere considerato sia nella tossicomania, sia nel gioco d’azzardo, nello shopping compulsivo e anche all’interno di disturbi alimentari come bulimia e anoressia (Janiri et al., 2006).
Secondo la teoria della Self Medication Hypotesis, la dipendenza da droga o alcool o da un altro comportamento ossessivo, è il tentativo della psiche ad auto guarirsi, una forma di autoterapia (Khantzian EJ,1993; McDougall J.,2003).
Secondo la teoria pulsionale dell’inizio Novecento, potremo definire la tendenza all’abuso di droghe o di alcool, come una fissazione allo stadio orale, ipotizzato da Freud; questa teoria è stata comunque ampliata, a favore di altre ipotesi.
Si prende in considerazione come trigger, l’impulsività, quel tratto di personalità implicato nella scarsa capacità di concepire decisioni e comportamenti in diverse situazioni; si tratta di una scarsa modulazione di una forma molto residua di autocontrollo. Consumatori regolari di droga, hanno un’incidenza superiore alla media di impulsività.
Disturbi dell’attenzione e di iperattività, hanno una maggiore predisposizione alla tossicodipendenza. Inoltre l’impulsività potrebbe essere considerato fattore predittivo per la tossicomania. Un livello di ansia più elevato è associato ad una assunzione di droga in quantità più importante (Koob, Le Moal, 2008).
LA TEORIA SECONDO JOHN BOWLBY
Secondo le teorie psicoanalitiche di John Bowlby, le prime relazioni fra bambino e adulto (caregiver), vengono inglobate nei MOI, modelli operativi interni, dove risiedono tutte quelle capacità consce, inconsce, ma anche la memoria, l’intelligenza e l’affettività in relazione a se stessi e al mondo.
Il bambino riesce a comprendere l’ambiente esterno, grazie al rapporto costruito con un genitore o una guida. Se il bambino, sentendosi trascurato, secondo MOI disorganizzati o insicuri-ambivalente, non riesce a sintonizzarsi con l’adulto e a condividere le preoccupazioni e i propri desideri, potrebbe sviluppare disturbi nella crescita emotiva e dello sviluppo (J. Bowlby, 1983).
Inoltre storie di abuso o negligenza, frammenterebbero il Sé e l’unità psiche-soma, aumentando la probabilità di ricorrere a dei supporti più immediati e certi, ma solo in apparenza.
La droga o l’alcool o una new addiction, pretendono di allontanare quella sensazione o evento traumatico, non facendolo riaffiorare alla coscienza (Caretti V. et al., 2007). La sostanza assume quindi un valore imprescindibile e sostituitivo, alternativo alla negligenza infantile vissuta nella prima infanzia. L’addiction, la mera dipendenza, può essere considerata come rimedio che serve, sia a controllare un dato impulso o desiderio, sia come modulatore di un dolore insorto molto precocemente nella crescita.
DUE TEORIE PRINCIPALI PER SPIEGARE LA DIPENDENZA
Ci sono due teorie principali che tentano di spiegare come l’uso di droghe, diventi una dipendenza, la teoria centrata sulla droga, e la teorie centrata sull’uomo. La prima,spiega che l’influenza sociale come la pressione mondana, spingano la persona ad assumere, in modo sempre più abituale, la sostanza.
Inoltre, la droga porta dei cambiamenti molecolari sulle sinapsi, oltre che un aumento della produzione di dopamina dal nucleo accubens, influenzando l’ippocampo, sede della memoria, l’amigdala, che dona piacere e euforia, e l’area corticofrontale, sede della motivazione e dell’esecuzione, oltre che della pianificazione (S.E. Hyman; R C Malenka, 2006).
La seconda teoria, si incentra sulle caratteristiche psicologiche, emotive e fisiche di ciascuna persona. Ognuno, diverso da un altro, cerca compensazioni a delle fragilità emotive o fisiche e a reali vissuti familiari, a volte negativi.
Questa teoria, più attuale, è meno accreditata; tuttavia, oggigiorno, gli scienziati e i medici concludono che entrambe le teorie siano valide, in quanto una compensa l’altra. Da un lato, quello che viene denominato “errore interindividuale”, la differenza fra singole persone, dall’altro lato, la società e la possibilità di disporre di sostanze, predispongono all’uso e poi alla dipendenza da sostanze.
DEFINIZIONE OMS DI DIPENDENZA PATOLOGICA
L’OMS definisce la “dipendenza patologica” come “condizione psichica, talvolta anche fisica, derivante dall’interazione tra un organismo e una sostanza, caratterizzata da risposte comportamentali e da altre reazioni che comprendono un bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo continuativo o periodico, allo scopo di provare i suoi effetti psichici e talvolta di evitare il malessere della sua privazione”. In questa definizione rientrano anche le dipendenze senza sostanza, rientrando ilDisturbo da Gioco d’Azzardo (GAD), lo Shopping Compulsivo, la new technologies Addiction(dipendenza da internet, social network, videogiochi, televisione, ecc.), lo Shopping Compulsivo, la Dipendenza Affettiva, la Sex Addiction e l’Exercise Addiction.
ALCOOL
L’alcool nei paesi mediterranei, aveva una funzione sociale e di solidarietà, in quanto può essere considerato un aiuto per la socializzazione. Nei paesi anglosassoni, aveva una funzione prevalentemente trasgressiva, almeno in origine. Secondo una classificazione degli anni ’60, possiamo considerare un alcoolismo più lieve, a un alcoolismo più grave, dove la persona, ormai dipendente, ingerisce qualsiasi sostanza o bevanda che contenga alcool.
La tolleranza è l’aumento della quantità di droga o di alcool o l’aumento della frequenza di assunzione per recepire gli stessi effetti sul corpo e sulla mente. L’astinenza sono l’insieme di effetti fisici e psicologici quando non si è assuefatti. La persona può sperimentare vari tentativi per ridurre l’uso senza però riuscirci; sono tentativi vuoti e senza un reale progetto.
Si realizza il craving, il desiderio impellente della sostanza, ad ogni costo e subito. L’abuso e la dipendenza vanno a discapito di tutte quelle situazioni lavorative sociali e affettive che potrebbero realmente supportare la persona coinvolta.
Inoltre nella dipendenza, l’individuo perde controllo e autogestione, non realizzando un coping incentrato sul problema, vale a dire prefissando uno scopo, come quello di guarire o di migliorare, prediligendo un coping evitante e non di supporto sociale. L’alcool ha un’azione ansiolitica temporanea sul sistema nervoso centrale, inoltre dona senso di benessere ed euforia; un uso eccessivo porta ad allucinazioni, deliri e momenti di aggressività.
Questa bevanda supera facilmente la barriera feto-placentare; viene consigliato dai medici alle future madri di non assumere alcool in gravidanza. Nelle donne affette da alcoolismo grave, i rischi per il futuro nascituro sono basso peso alla nascita, disabilità intellettiva, malformazioni cardiache, fino alla Sindrome Feto-Alcolica (FAS); la maggior parte delle volte, non si riesce a diagnosticare nei primi mesi di vita questa sindrome, ma in seguito, per la disabilità riscontrata poi nel bambino (De Sanctis L et al.,2011).
TABACCO
Come l’alcool, questa sostanza, viene riconosciuta positivamente in ambienti sociali; il tabacco è una sostanza psicoattiva, che agisce direttamente sulle sinapsi, dando dipendenza.
Viene contenuta nelle sigarette, accanto ad altre sostanze più dannose come la nicotina. Dà dipendenza fisica e dipendenza psicologica, divenendo ormai parte della routine della persona. Non abusando più di questa sostanza, l’assuefatto può riscontrare ansia e agitazione, “sensazione di aver perso qualcosa”. Le madri che usano il tabacco in gravidanza, possono riscontrare con un’incidenza più alta, nei neonati, di infezioni respiratorie, asma e ritardo cognitivo (Jacobsen L.K. et al., 2007).
CONOSCIAMO ALCUNE DROGHE
Ogni droga ha proprietà differenti secondo la variabilità intraindividuale, in quanto ogni individuo ha effetti psicofisici diversi.
L’eroina si ottiene dalla trasformazione chimica della morfina. Si presenta come polvere bianca o marrone. L’assunzione può avvenire iniettandola in vena o può anche essere fumata o inalata. Gli effetti sono per lo più calmanti. Proteggono il consumatore dall’ansia, dalla paura, dal disagio psichico e riducono il desiderio di cibo, di sesso, dando sonnolenza.
Produce sia effetti euforici, sia stati depressivi, forte eccitazione e passività e annullamento del dolore. L’uso abituale dell’eroina porta ad apatia, trascuratezza, scarsa alimentazione. Il fenomeno dell’assuefazione è rapido, la dipendenza fisica e psichica fortissima. La “sindrome di astinenza”, particolarmente dolorosa, predispone il tossicomane ad atti violenti.
La cocaina nasce dalla raffinazione delle foglie della pianta di coca. Si presenta generalmente in polvere, cristallina, bianca, simile al sale fine ed allo zucchero raffinato. Si può trovare anche sottoforma di compresse, tavolette o allo stato liquido in fiale. Viene assunta inalandola per via nasale, fumata o iniettata. Gli effetti danno sensazione di forza e di energia con riduzione della fatica, eccitazione e loquacità, diminuzione del bisogno di cibo, euforia, minore sensibilità alla fatica e al dolore. Le pupille si dilatano dopo aver assunto la sostanza; dopo subentrano la depressione e il sonno.
I segni di intossicazione sono le pupille dilatate, tremori, e manie persecutorie. La tolleranza e la dipendenza fisica sono modeste, quindi, con tale stupefacente, non si ha la “sindrome di astinenza”. Elevata invece la dipendenza psichica.
L’L.S.D., prodotto di sintesi, è il più potente allucinogeno conosciuto. Si presenta sottoforma di pillole di varie dimensioni, di piccoli francobolli o zollette di zucchero. Gli effetti dell’assunzione portano all’intensificazione delle esperienze sensoriali quali il colore, il suono e il tatto, allucinazioni, visive ed uditive, errata percezione del tempo e dello spazio. La dipendenza fisica è modesta o bassa e la persona può interrompere il consumo senza che si verifichino disturbi particolari e sindrome di astinenza.
LE NEW ADDICTIONS
Le New Addictions sono comportamenti ben tollerati e benvisti dalla società moderna, anche solo in apparenza. Le dipendenze senza droga possono essere classificate in questo modo: disturbi alimentari, il gioco d’azzardo patologico (GAD), lo shopping compulsivo, l’uso eccessivo di internet, l’iperattività sessuale, l’uso smodato di videogames.
Il Gioco d’Azzardo (GAD) è sempre stato considerato come una sorta di socializzazione e di divertimento, in epoche anche remote, nelle classi sociali più abbienti; in epoca antica, poteva essere sfruttato come strumento profetico (Assiri e Sumeri).
Il Gap(gioco d’azzardo patologico), può essere suddiviso in giochi dalla vincita immediata (gratta e vinci, slot machine) e giochi che prevedono un prolungato tempo di attesa ( totocalcio, lotterie). In alcuni giochi, la persona è più attiva, in altri, la vincita dipende dalla fortuna, come il gratta e vinci. I giochi con riscossione immediata, sono i più pericolosi, in quanto il ruolo dell’eccitazione per la possibile vincita, è più sperimentato a livello emotivo (Garau L. 1998): la persona coinvolta spera che la fortuna sarà prima o poi dalla sua parte, investendo sempre più energie e più soldi nel gioco (Ladouceur R, 2003).
L’adolescenza o la giovanissima età e il sesso maschile sono fattori predisponenti a questo genere di addiction (Griffiths M et al, 2000). Inoltre, mentre nella donna, il GAD può essere inteso come una via di fuga da situazioni dolorose reali, nell’uomo è una fonte di gratificazione e anche di guadagno. (Liseieur HL et al, 1991).
Le Sex Addictions sono condizioni psicopatologiche o pensieri e fantasie intrusive che fanno perdere il controllo sui propri comportamenti sessuali. Carnes (1989) propone dei patterns comportamentali: incapacità di smettere nonostante le conseguenze dannose, comportamenti autodistruttivi, sforzo per controllare il proprio comportamento sessuale, l’uso delle ossessioni perverse come strategie di coping, aumento eccessivo dell’attività sessuale, cambiamenti molto gravi nell’umore, perdita di tempo nella ricerca assoluta del piacere, problemi rilevanti sociali e lavorativi.
Possiamo definire tre livelli: il primo, è considerato un comportamento accettabile perché in forma lieve; il secondo livello è caratterizzato da sanzioni legali per esibizionismo, voyerismo, e telefonate oscene, soprattutto verso le donne; Il terzo livello viola ogni confine sociale (come l’abuso sessuale o la pedofilia).
Lo Shopping Compulsivo si fonda sulla compulsività dell’acquisto, e le conseguenze sul piano sociale e familiare risultano non ponderate. A volte, le donne soprattutto, acquistano oggetti inutili e di scarso valore, fomentando un circolo di tensione, quindi di angoscia e di senso di colpa. Risulta una comorbilità con la bulimia nervosa, i Binge Eating Disorders e i disturbi alimentari in generale(Mictchell J.E et al., 2005).
La Dipendenza Affettiva è una forma di amore stagnante e possessivo, nel quale la persona sacrifica ogni aspetto della propria vita o di desiderio, dedicandosi in modo totalizzante all’altro. Viene associato a volte, con il Disturbo Post Traumatico da Stress, bassi livelli di autostima, e abusi sessuali in età infantile (Mitchell J.E et al., 2005).
In genere, questa addiction coinvolge donne e uomini, con disturbo dipendente di personalità, borderline o facente parte del cluster C dei disturbi di personalità. Risulta esserci un’ associazione minore col disturbo depressivo maggiore, con il gioco d’azzardo e l’abuso di sostanze.
L’Exercise Addiction è un disturbo in cui la persona, di sesso maschile in genere, si nutre esclusivamente di cibi molto sani (Ortoressia nervosa). A volte si fa uso di steroidi o anabolizzanti. La Bigoressia, è un’anoressia inversa, in quanto la persona non sente di possedere mai abbastanza muscoli; può essere considerata una dismorfobia, al pari di altre patologie riguardanti il corpo, mai abbastanza in forma o attraente per la società. Sia la bigoressia, che l’anoressia, che la bulimia, includono un’attenzione smodata sul corpo, il più delle volte eccessiva, non veritiera e fuori controllo.
Le Internet Addictions sono quelle attività che coinvolgono i giovani in modo sempre più ossessivo nella ricerca gratificante del web. Ci sono tre fasi: il coinvolgimento, in cui la persona, in genere molto giovane, è curioso di esplorare internet; segue la fase di sostituzione, nella quale la realtà è incentrata su un mondo virtuale, non essendo più veramente vissuta e tangibile; lo stadio terzo è la dipendenza, tramite la quale, il giovane sperimenta il senso di solitudine e la ricerca di internet è vissuta come veicolo di fuga da ogni realtà o incombenza. L’adolescente o il giovane usa il web in modo sempre più prolungato, anche fino a tarda notte o nei week-end (Young et al, 1998)
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