Cosa non deve fare l’insegnante con il bambino con DSA?

insegnante

Il bambino con DSA, solitamente, tende a percepirsi inadeguato rispetto al contesto scolastico, spesso si sente “diverso” dai suoi pari, inadatto, ansioso di fronte a compiti troppo gravosi per lui, perciò potrebbe manifestare poca partecipazione nelle attività scolastiche, noia o scarsa aderenza alle regole e alle prassi scolastiche.

Comprendere meglio il suo disturbo, i suoi vissuti emotivi e le sue difficoltà, consente all’insegnante di agire in modo maggiormente efficace sia da un punto di vista formativo che relazionale.

In caso di alunni con DSA, è importante che l’insegnante:

  • Non colpevolizzi il bambino rispetto al suo problema;
  • Non si avvalga di aspettative negative relativamente al raggiungimento di risultati positivi;
  • Non lo rimproveri continuamente rispetto ai tempi lunghi che necessita per la comprensione o lo svolgimento dei compiti o per i continui errori commessi;
  • Non lo rimproveri per lo scarso raggiungimento degli obiettivi che i suoi coetanei sembrano ottenere con pochi sforzi.

I comportamenti sopra citati, infatti, non aiutano il bambino a migliorarsi, anzi minano la sua autostima, generando conseguentemente: ansia di prestazione, demotivazione all’apprendimento, perdita di fiducia in se stesso, aggressività e depressione.

La mancanza di autostima induce nel bambino un forte vissuto di frustrazione che può aggravare ulteriormente il problema del disturbo di apprendimento, generando così un circolo vizioso, che rischiano di aggravare ancora di più la sua condizione emotivo-relazionale.

Il bambino con DSA, spesso si sente responsabile delle proprie difficoltà e ritiene che nessuno sia soddisfatto e contento di lui.

Alcune volte il bambino può arrivare a sviluppare disturbi della condotta.

Per gli insegnanti, gli educatori e tutti gli attori coinvolti nella crescita del bambino con DSA, è indispensabile approfondire la conoscenza dei disturbi specifici dell’apprendimento e tutte le pratiche comportamentali efficaci per promuovere lo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale del bambino.

Vedi anche: DSA e senso di autoefficacia: un difficile binomio