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OFFERTA CORSI CRIMINOLOGIA

Introduzione

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Nel tuo pacchetto troverai:

CRIMINAL PROFILING

Il corso ha una durata complessiva di 33 ore di formazione articolate in:

  • Videolezioni: 6 ore e 30 minuti
  • Questionari di apprendimento: 1 ora e 30 minuti
  • Sviluppo dello studio personale: 25 ore

PROGRAMMA DETTAGLIATO

 

MODULO I: LE FONTI DI DATI IN PSICOLOGIA CRIMINALE
  • Lezione 1: Introduzione alla Psicologia Criminale e al Criminal Profiling
Introduzione alla Psicologia Criminale e al Criminal Profiling
  • Lezione 2: Importanza della scena del Crimine Fisica
In questa lezione parleremo dell’importanza della scena del crimine fisica e quindi di tutti gli elementi utili come le tracce, il luogo, il posizionamento del cadavere in caso di omicidio
  • Lezione 3: Importanza della scena del Crimine Linguistica
Nella presente lezione parleremo dell’importanza della scena del crimine linguistica ovvero degli elementi verbali che emergono dalla scena facendo un esempio di una finta lettera di suicidio

 

MODULO II: PSICOPATOLOGIA DEL CRIMINE
  • Lezione 4: Il comportamento deviante
Argomento di questa lezione è il comportamento deviante, da un punto di vista storico e generale, ma anche da un punto di vista psicopatologico
  • Lezione 5: Principali parafilie associate ai sex offender
Nella quinta lezione descriveremo le principali parafilie associate a comportamenti criminali
  • Lezione 6: Disturbi Psicopatologici dell’offender
In quest’ultima lezione del II modulo parleremo in principal modo del disturbo antisociale di personalità, del disturbo narcisistico e del narcisismo maligno

 

MODULO III: Crimini seriali
Spiegheremo perché all’interno degli omicidi seriali nasce l’esigenza della creazione di uno strumento come il Criminal profiling
  • Lezione 7: Perché il Criminal Profiling è utile nei crimini seriali?
Nella settima lezione del corso spiegheremo perché all’interno degli omicidi seriali nasce l’esigenza della creazione di uno strumento come il Criminal profiling
  • Lezione 8: Classificazione dell’omicidio seriale
In questa lezione descriveremo brevemente quali sono le classificazioni dell’omicidio seriale e le caratteristiche di ognuno
  • Lezione 9: Modello Organizzato vs Disorganizzato
Nella presente lezione vedremo come per riconoscere la personalità di un criminale bisogna sempre considerare il modo in cui agisce parleremo quindi di due modelli di azione quello organizzato e quello disorganizzato
  • Lezione 10: Analisi del Crimine Seriale – modus operandi
  • Lezione 11: Analisi del Crimine Seriale – la vittima
  • Lezione 12: Analisi del Crimine Seriale – la firma
  • Lezione 13: Ricostruzione del Profilo dell’Offender sulla base dei dati raccolti
Nella tredicesima lezione parleremo di come utilizzare gli elementi raccolti sulla scena e dal fascicolo in modo da creare un profilo psicologico del offender da utilizzare nelle ricerche investigative
  • Lezione 14: Profilo del Pedofilo Predatore Sessuale
In quest’ultima lezione del III modulo delineeremo le caratteristiche psicologiche e di azione del sex offender

 

MODULO IV: ESEMPI PRATICI DI CRIMINAL PROFILING BASATI SU NOTI CRIMINALI
  • Lezione 15: Ted Bundy
  • Lezione 16: Dannis Rader (BTK killer)
  • Lezione 17: Gianfranco Stevanin
  • Lezione 18: Donato Bilancia

 

MODULO V: COLD CASE – CASI A PISTA FREDDA
  • Lezione 19: L’importanza dell’analisi dei dati emersi sulla scena in casi a pista fredda
Non sempre possiamo avere a disposizione tutti gli elementi utili per ricostruire un profilo, nel caso dei casi a pista fredda conosciamo soltanto quello che emerge dal fascicolo. Cerchiamo di capire insieme come è possibile utilizzare questi elementi per trovare il colpevole
  • Lezione 20: L’autopsia psicologica
Parleremo di come la Vittima e la sua storia possono aiutarci a capire la personalità dell’offender
  • Lezione 21: La ricostruzione Criminodinamica
La ricostruzione dell’evento lesivo è una delle parti fondamentali di un’indagine. Attraverso questo strumento è possibile ricostruire i movimenti dell’offender e della vittima in modo da avere un quadro complessivo di elementi in cui inserire le nostre ipotesi Investigative

 

MODULO VI: CONCLUSIONI
  • Lezione 22: Considerazioni conclusive sull’applicazione del Criminal Profiling
Considerazioni conclusive sull’applicazione del Criminal Profiling

VITTIMOLOGIA

Il corso ha una durata complessiva di 28 ore di formazione articolate in:

Videolezioni:  4 ore
Questionari di apprendimento:  1 ora
Sviluppo dello studio personale:  23 ore

 

PROGRAMMA DETTAGLIATO

MODULO I – Definizione generale di Vittima e di Vittimologia

In questo modulo il docente andrà a definire i principali costrutti teorici ruotanti attorno ai concetti di Vittima e Vittimologia.

  • Lezione 1 – Definizione di Vittima

In questa lezione il docente si focalizzerà sulla Vittima, definendone l’origine e l’inquadramento socio-culturale.

  • Lezione 2 – Definizione di Vittimologia

In questa lezione – suddivisa in due video – verrà definita l’origine della Vittimologia da un punto di vista concettuale.

  • Lezione 3 – Le Tappe della Vittimologia

In questa lezione – suddivisa in due video – verranno trattate le principali fasi storiche che hanno portato la Vittimologia a divenire una scienza autonoma.

MODULO II – Vittime del Crimine e dell’Abuso di Potere

In questo modulo il docente definirà le due più grandi categorie di vittime, riscontrabili in ambienti giuridico-clinici: le Vittime del Crimine e quelle dell’Abuso di Potere.

  • Lezione 1 – Vittime del Crimine e dell’Abuso di Potere

In questa lezione – suddivisa nei seguenti due video – il docente andrà a definire le principali caratteristiche appartenenti alle suddette due grandi categorie.

  • Lezione 2 – Le Modalità di vittimizzazione

In questa lezione il docente definirà le diverse modalità di vittimizzazione che possono colpire categorie diverse.

MODULO III – La Ricerca in Vittimologia

In questo modulo verranno esplorate le principali evidenze empiriche in materia di Vittimologia, applicata appunto allo studio della vittima.

  • Lezione 1 – Le principali evidenze sulla vittima, caratteristiche e interventi

In questa lezione – suddivisa in due video – verranno illustrate le principali caratteristiche proprie di una vittima, suddividendole per categorie e definendo gli interventi.

  • Lezione 2 – Le principali evidenze su vittima e aggressore, i principali schemi comportamentali

In questa lezione il docente andrà a definire i principali schemi comportamentali che possono legare la vittima all’aggressore.

  • Lezione 3 – Conseguenze psicologiche prodotte nella vittima

In questa lezione il docente andrà a definire i principali schemi comportamentali che possono legare la vittima all’aggressore.

MODULO IV – Caso di Studio

In questo modulo il docente si focalizzerà su un caso di studio, con cui vedremo applicati i principi e concetti espressi nelle lezioni precedenti.

  • Lezione 1 – Caso di Studio:La Sindrome di Stoccolma

In questa lezione verrà analizzata nel dettaglio la Sindrome di Stoccolma, esplorandone le modalità di funzionamento e le dinamiche psichiche fra aggressori e vittime.

MODULO V – Classificazione, Segni, Sintomatologie e Interventi

In questo modulo il docente andrà a categorizzare i principali segni e sintomatologie da prendere in esame in materia di interventi riabilitativi, di supporto e gestione del conflitto, fra vittima e aggressore.

  • Lezione 1 – Classificazione, Segni, Sintomatologie e Interventi

In questa lezione il docente categorizzerà i principali segni e sintomatologie da prendere in esame, in materia di interventi riabilitativi e di supporto.

  • Lezione 2 – La Gestione del Conflitto, Tipi di Mediazione

In questa lezione – suddivisa in due video – il docente illustrerà le principali modalità di gestione del conflitto fra vittima e aggressore, definendo anche i più efficaci metodi di mediazione.

 

TECNICHE DI INTERROGATORIO

Il corso ha una durata complessiva di 30 ore di formazione articolate in:

  • Videolezioni: 5 ore
  • Questionari di apprendimento: 2 ore
  • Sviluppo dello studio personale: 23 ore

PROGRAMMA DETTAGLIATO

PRESENTAZIONE

MODULO I: La memoria

E’ il primo di sette moduli, organizzato in 3 lezioni in cui verrà definita la Memoria e descritto il funzionamento dei processi di memoria, delle modalità con cui può emergere il ricordo e dei fattori che possono condizionarlo.

Lezione 1: Come funziona la memoria?

Parleremo dei meccanismi della memoria ed in che modo vengono immagazzinate le informazioni che apprendiamo dal mondo circostante

Lezione 2: Memoria emotiva e riemersione del ricordo

Parleremo del modo in cui il ricordo è condizionato dalle sensazioni e le emozioni associate all’evento.

Lezione 3: Modalità di riemersione del ricordo

Parleremo delle modalità in cui riemerge un ricordo: Visiva, Uditiva e Cinestetica.

MODULO II: Attendibilità del ricordo

Nel secondo modulo si approfondirà l’attendibilità del ricordo con particolare riferimento alla False Memory Sindrome nei casi di abuso infantile.

Lezione 4: Suggestionabilità e veridicità del racconto
Parleremo di come un ricordo può subire modifiche rispetto all’evento originale attraverso le suggestioni e dell’importanza di riconoscere un racconto vero da uno falso

Lezione 5: Sindrome del Falso Ricordo – un caso di abuso infantile
Parleremo della False Memory Sindrome riferendoci nello specifico alle applicazioni in casi di abuso su minore

MODULO III: La menzogna

Nel terzo modulo del corso si ripercorre la storia delle tecniche di rilevamento della menzogna, a partire dai metodi più antichi fino ad arrivare ad uno degli strumenti attuali più noti, il Poligrafo.

Lezione 6: Cenni storici sull’evoluzione delle tecniche di rilevamento

Parleremo dei metodi, dai più antichi ai più moderni, di rilevamento della menzogna.

Lezione 7: Il riconoscimento della menzogna oggi: Il Poligrafo

Parleremo di uno degli strumenti più noti di rilevamento della menzogna mettendone in luce punti di forza e criticità.

MODULO IV: Non si può non comunicare…anche quando si mente

Nel presente modulo, organizzato in quattro lezioni si parlerà del linguaggio, verbale e non verbale; in particolare si approfondiranno la comunicazione facciale e i micro segnali subliminali, per concludere con le false credenze sulla memoria.

Lezione 8: Linguaggio verbale, non verbale, para-verbale

In questa lezione si parlerà del linguaggio e della comunicazione nelle sue varie forme.

Lezion 9: Paul Ekman e le espressioni facciali

Oggetto della presente lezione è la teoria di Paul Ekman sulle espressioni facciali

Lezione 10: Micro segnali subliminali

Parleremo dei maggiori segnali – corporei e non – indicatori per comprendere la veridicità o meno del racconto

Lezione 11: Errori comuni e false credenze sulla memoria

In questa lezione si approfondiranno in particolare l’effetto Brokaw ed l’effetto Otello

MODULO V: L’interrogatorio

Il quinto modulo del corso, con le sue cinque lezioni è il più lungo ed è dedicato all’Interrogatorio. Dopo aver definito le funzioni e l’utilizzo dell’interrogatorio si passerà ad approfondire le principali tecniche di interrogatorio e le modalità più efficaci di conduzione. Il modulo si conclude con la presentazione della tecnica REID.

Lezione 12: Concetti introduttivi sull’Interrogatorio

In questa lezione parleremo di cosa è un’interrogatorio, le sue funzioni e il suo utilizzo.

Lezione 13: Principali Tecniche di Interrogatorio

la seconda lezione del modulo V è dedicata alla descrizione Descriveremo delle principali tecniche di Interrogatorio.

Lezione 14: Come condurre un buon interrogatorio – parte I

Nella lezione 14 verranno descritte le modalità più efficaci di conduzione dell’interrogatorio tenendo conto di atteggiamento, modo di parlare, del setting e delle reazioni dell’interrogato; la trattazione verrà conclusa nella lezione successiva.

Lezione 15: Come condurre un buon interrogatorio – parte II

Nella lezione 15  si conclude la trattazione delle modalità più efficaci di conduzione dell’interrogatorio.

Lezione 16: Tecnica REID

La presente lezione conclude il Modulo V del corso e presenta La tecnica di Reid; una tecnica di interrogatorio basata su due processi: distruggere le negazioni e la resistenza ed aumentare il desiderio del sospetto di confessare.

MODULO VI: L’intervista cognitiva

Il penultimo modulo del corso è dedicato all’intervista cognitiva: se ne delineano in un primo momento le caratteristiche per poi approfondire le modalità di conduzione più efficaci.

Lezione 17: Caratteristiche e punti di forza dell’intervista cognitiva

Nella presente lezione parleremo di cosa è un’intervista cognitiva , le sue funzioni e il suo utilizzo.

Lezione 18: Come condurre una buona intervista cognitiva

La diciottesima lezione del corso descrive le modalità più efficaci di conduzione dell’intervista cognitiva tenendo conto di atteggiamento, modo di parlare, setting e reazioni dell’intervistato.

MODULO VII: Conclusioni

L’ultimo modulo del corso si costituisce di una sola lezione e propone delle considerazioni conclusive sull’applicazione di metodologie di rilevamento della menzogna.

Lezione 19: Considerazioni conclusive

CRIMINOLOGIA URBANA

Il corso ha una durata complessiva di 20 ore di formazione articolate in:

  • Videolezioni: 1 ora 50 minuti
  • Questionari di apprendimento: 1 ora
  • Sviluppo dello studio personale: 17 ore

PROGRAMMA DETTAGLIATO

 

MODULO I – Lo Spazio Urbano e i Comportamenti Criminosi
Questo modulo vuole dimostrare il legame esistente fra la criminalità e la struttura dello spazio urbano entro cui si verifica.

Lezione 1 – Evoluzione Storica della Criminologia Ambientale

Questa lezione vuole introdurre lo studente alle tappe cruciali della criminologia ambientale, partendo dalla Scuola di Chicago fino alla ’Broken Windows Theory

 

MODULO II – Le principali teorie applicative di criminologia ambientale
Questo modulo vuole introdurre lo studente alle principali teorie di criminologia ambientale.

Lezione 2 – La Rational Choice Theory
In questa lezione si vuole illustrare i principali fattori motivazioni/individuali alla base del processo decisionale di un criminale in un contesto urbano.

Lezione 3 – La Routine Activity Theory
In questa lezione verranno presentati i 3 principali fattori di rischio che guidano un criminale alla commissione di un reato (oppure no).

 

 

MODULO III – L’impatto della struttura urbana sul crimine
Questo modulo vuole dimostrare agli studenti l’impatto decisivo della struttura urbana sul verificarsi del crimine.

Lezione 4 – ‘Crime Prevention Through Environmental Design’ (CPTED)
La lezione vuole introdurre gli studenti al metodo CPTED per la prevenzione del crimine urbano tramite crime displacement.

 

MODULO IV – Casi di studio
In questo modulo saranno presentati dei project work pratici.

Lezione 5 – Caso studio 1

Lezione 6 – Caso studio 2

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Modalità di accesso

Modalità di accesso e utilizzo

Il corso online è fruibile sulla nostra piattaforma attraverso tutti i dispositivi: smartphone, tablet e pc collegati ad internet. L’accesso è sempre disponibile (24/24)  e con durata illimitata.
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