Obiettivi
Il sonno occupa circa un terzo della nostra vita ed è fondamentale per il benessere del nostro organismo.
La diffusione dei disturbi del sonno è molto elevata, ma solo una minima percentuale di chi ne soffre è adeguatamente inquadrata e trattata. Un idoneo trattamento comporta immediati benefici diurni, come la scomparsa della sonnolenza ed il recupero della capacità lavorativa, oltre che rilevanti benefici a lungo termine, con una netta riduzione del rischio di incorrere in patologie associate.
Proprio per questo è fondamentale monitorare costantemente la qualità del proprio sonno e fare attenzione ad eventuali segnali di allarme, per poter trovare una corretta terapia.
L’obiettivo del corso è comprendere le cause, i sintomi, i fattori di rischio e di protezione, dei maggiori disturbi del sonno, acquisendo delle informazioni di base sugli aspetti psicobiologici, neurofisiologici e cerebrali implicati nei meccanismi sonno-veglia.
In particolare il corso pemetterà di fare:
- Conoscenza delle principali caratteristiche eziopatogenetiche dei disturbi del sonno e delle conseguenze cliniche di interesse per lo psicologo;
- Conoscenza specifica delle alterazioni cognitivo-comportamentali relative ai disturbi del sonno;
- Ampliamento delle capacità valutative, di analisi e raccolta informazioni, grazie ad una migliore comprensione degli aspetti legati ai disturbi del sonno;
- Promozione e sviluppo di un approccio integrato e multidimensionale nella presa in carico e nella gestione dei pazienti con disturbi del sonno.
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Programma
Il corso ha una durata complessiva di 36 ore di formazione articolate in:
- Videolezioni: 8 ore
- Questionari di apprendimento: 1 ora
- Sviluppo dello studio personale: 27 ore
PROGRAMMA DETTAGLIATO
MODULO I – Il sonno: cos’e’ e a cosa serve? Meccanismi psicobiologici e neurofisiologici del sonno e dei ritmi circadiani
Il sonno è un processo biologico, psicofisiologico e comportamentale divenuto oggetto di studio empirico a partire soltanto dai primi decenni del secolo scorso. Nonostante la ricerca abbia fatto numerosi passi avanti sui meccanismi biologici, fisiologici e psicologici implicati, in realtà, la comunità scientifica, non è ancora stata capace di fornire una risposta univoca ed esauriente circa la natura del sonno e, soprattutto, sul perché si dorma. In questo modulo saranno esposte le principali teorie e le più recenti ricerche riguardanti i meccanismi di regolazione del sonno, le strutture cerebrali e i principali sistemi neuronali implicati.
- Lezione 1 – Cos’e’ il Sonno? Dalla mitologia alla scienza: breve storia della ricerca sul sonno
Il sonno è un argomento che serba un grande fascino. Sin dai tempi più antichi filosofi, medici, poeti, sacerdoti e stregoni delle diverse civiltà si sono lasciati ampiamente ammaliare da questo fenomeno così imperscrutabile tanto da concepire miti, leggende e teorie al riguardo. Al fine di articolare una trattazione esaustiva sul sonno e sui suoi meccanismi, è doveroso avviare l’esposizione partendo da un breve excursus storico riguardante la ricerca sul sonno, partendo dalla mitologia e dalle credenze, sino ad arrivare alle scoperte più importanti in campo scientifico.
- Lezione 2 – Neurofisiologia del sonno e del ciclo sonno-veglia: stati funzionali del cervello, architettura del sonno e attività elettrica cerebrale
In questa lezione saranno analizzati e i meccanismi essenziali e i comportamenti che caratterizzano il ciclo ultradiano sonno-veglia. Il passaggio dalla veglia al sonno non è un processo che si dispiega in modo casuale; al contrario, esso è costituito da una struttura ben organizzata che segue un andamento e un’attività neurofunzionale altamente specifica.
- Lezione 3 – Strutture cerebrali e meccanismi neurali implicati nel ciclo sonno-veglia
In questa lezione si farà chiarezza sulle strutture cerebrali implicate nel controllo del ciclo sonno-veglia. Infatti, il ritmo sonno-veglia, annesso all’alternarsi delle diverse fasi del sonno, è un processo molto complesso che richiede il coinvolgimento di meccanismi anatomo-funzionali eterogenei e il lavoro congiunto di network corticali estesi.
- Lezione 4 – Ritmi circadiani e orologi biologici
La ritmicità è un aspetto imprescindibile della materia vivente; dalla singola cellula agli animali più complessi, numerose funzioni e meccanismi sono sottoposti a modulazioni e a variazioni che si alternano in modo periodico. In questa lezione vedremo come i ritmi circadiani (CR) ne siano un esempio: si adattano con precisione ai cicli giornalieri di alternanza tra luce e buio e la loro attività sembra essere profondamente adattiva.
- Lezione 5 – Perché si dorme? Teorie a confronto
Sono stati compiuti considerevoli passi avanti in ambito teorico e sperimentale nella ricerca sul sonno; nonostante questo, la comunità scientifica, non è ancora concorde nel decretare unanimemente quale sia la funzione esatta del sonno. In questa lezione saranno tracciate e messe a confronto le principali teorie – dalle più datate alle più recenti – per rispondere alla domanda: “Perché si dorme?”.
- Lezione 6 – Strumenti di indagine del sonno
In questa lezione sarà effettuata una breve ed esaustiva disamina dei principali test strumentali di laboratorio, utilizzati principalmente nell’ambito della diagnosi dei disturbi del sonno, al fine di indagare le eventuali cause fisiologiche a monte dei meccanismi patogenetici delle alterazioni legate al sonno e ai ritmi circadiani.
MODULO II – I disturbi del sonno: cause, sintomi e caratteristiche cliniche
Questo modulo è strutturato in modo da evidenziare le cause, i sintomi e le caratteristiche cliniche dei disturbi del sonno. Sebbene a livello clinico molti sintomi possano apparire simili, in realtà, essi sono la diretta conseguenza dell’alterazione di meccanismi eterogenei. In questa lezione comprenderemo come le diverse cause del “dormire male” si associno a quadri clinici estremamente differenti.
- Lezione 1 – L’approccio diagnostico ai Disturbi del Sonno secondo il DSM-5
In questa lezione sarà presa in esame la classificazione dei disturbi del sonno, così come proposta dal DSM-5. Saranno trattati e spiegati i criteri per porre diagnosi, tracciando le principali novità e differenze rispetto al DSM-IV.
- Lezione 2 (Parte 1 e Parte 2) – Le Insonnie: classificazione e caratteristiche clinico-diagnostiche
La lezione fornirà una disamina accurata dei diversi tipi di insonnia (insonnie primarie, insonnie secondarie, insonnie organiche), delle cause e delle caratteristiche cliniche e sintomatologiche di ogni forma.
- Lezione 3 – Le ipersonnolenze: classificazione e caratteristiche clinico-diagnostiche
La lezione fornirà una disamina accurata dei diversi tipi di ipersonnie (narcolessia, ipersonnie idiopatiche, Sindrome di Kleine-Levin, stupor ricorrente, OSAS) delle cause e delle caratteristiche cliniche e sintomatologiche di ogni forma.
- Lezione 4 (Parte 1 e Parte 2) – La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS): caratteristiche clinico-diagnostiche
Questa lezione sarà interamente dedicata all’OSAS. Data l’incidenza nella popolazione e il gravoso effetto di questa patologia sulla qualità della vita e sulle funzioni cognitive, sono sempre più numerosi gli individui che si rivolgono ai centri specializzati per il trattamento della patologia. Indagheremo le cause, i fattori di rischio, i criteri diagnostici, gli effetti e i principali trattamenti adottati in medicina del sonno.
- Lezione 5 – Le Parasonnie: classificazione e caratteristiche clinico-diagnostiche
La lezione fornirà una disamina accurata dei diversi tipi di parasonnie (Parasonnie dell’addormentamento, Miocolono propriospinale (Mps), Parasonnie del risveglio, Parasonnie del sonno sincrono, Epilessie frontali notturne, Parassonie del sonno REM) delle cause e delle caratteristiche cliniche e sintomatologiche di ogni forma.
- Lezione 6 – I Disturbi del ritmo sonno-veglia: classificazione e caratteristiche clinico-diagnostiche
La lezione fornirà una disamina accurata dei disturbi del ritmo circadiano e del ciclo sonno-veglia (Sindrome del sonno anticipato, Sindrome del sonno posticipato, Ritmo sonno-veglia irregolare, Sindrome Anergica Stagionale, Disturbi da Desincronizzazione) delle cause e delle caratteristiche cliniche e sintomatologiche di ogni forma.
MODULO III – Conseguenze neurocognitive e psicologiche dei disturbi del sonno: considerazioni teoriche, cliniche e metodologiche
I quadri clinici dei diversi disturbi del sonno mettono in luce le insidie di stati patologici le cui alterazioni funzionali inducono, inevitabilmente, un coinvolgimento multisistemico dell’organismo. In questo modulo si vedrà come – oltre agli effetti sul dominio anatomo-fisiologico dei diversi sistemi interessati – i disturbi del sonno provochino una compromissione altrettanto importante a carico del funzionamento cognitivo e comportamentale. Si farà luce tanto sull’entità delle disfunzioni morfologico/funzionali cui va incontro il cervello, quanto sui processi, sulle abilità cognitive e sugli aspetti psicologici coinvolti.
- Lezione 1 (Parte 1 e Parte 2) – L’importanza del Sonno per le funzioni cognitive e per il benessere psicologico
In questa lezione introduttiva si discuterà di come l’approccio caratteristico della psicologia cognitiva abbia permesso di compiere considerevoli passi avanti nella comprensione dei fenomeni neurocomportamentali associati alle alterazioni dell’architettura del sonno e del loro impatto sulle funzioni cognitive.
- Lezione 2 – Insonnie: modelli e funzioni neurocognitive
In questa lezione saranno approfonditi specificatamente gli effetti delle diverse tipologie cliniche di insonnia sul funzionamento cognitivo (quali aree implicati, quali i domini cognitivi maggiormente suscettibili ai danni provocati dall’insonnia) e l’impatto sulla qualità di vita dell’individuo.
- Lezione 3 (Parte 1 e Parte 2) – Conseguenze Neurocognitive dell’OSAS e Neuropsicologia delle Funzioni Esecutive
Data la pervasività, l’incidenza e la capacità di inficiare la qualità e lo svolgimento di abituali mansioni della vita quotidiana, si prenderanno in esame le disfunzioni neurocognitive e comportamentali specificatamente associate all’OSAS. Si tenterà di comprendere l’impatto della patologia sulle funzioni attentive e sulla concentrazione, la vigilanza, la memoria, le abilità di apprendimento, le performance psicomotorie e, in particolar modo, sulle funzioni esecutive.
- Lezione 4 – Disregolazione dei ritmi circadiani e patologie correlate: effetti cognitivi, disturbi psicologici e qualità della vita
In questa lezione ci si focalizzerà sull’importanza che i ritmi circadiani rivestono per il buon funzionamento del sistema cognitivo. Accanto a questo si vedrà come la presenza di anomalie nel normale alternarsi dei bioritmi e dei cicli dell’organismo rivesta un ruolo causale nell’insorgenza di determinati quadri psicopatologici e cognitivi.
Anteprima Video Gratuita
E’ disponibile per la visione il video di presentazione del corso
Destinatari
Il corso è rivolto ad Operatori interessati ad approfondire la conscenza dei meccanismi del sonno e dei disturbi connessi.
Attestato e benefit
A conclusione del percorso formativo verrà rilasciato al partecipante un attestato di formazione.
Procedura di iscrizione
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