Come sconfiggere la procrastinazione
Quando si ha di fronte un compito particolarmente impegnativo, noioso o difficile da portare a termine, può capitare di diventare preda della procrastinazione, un istinto quasi irrefrenabile di rimandare a un secondo momento e dedicarsi, invece, ad attività più piacevoli.
La procrastinazione è un problema comune a moltissime persone e può rappresentare un vero e proprio ostacolo nello svolgimento non solo del proprio lavoro, ma anche di attività di studio, crescita personale o legate alla sfera sociale.
Cos’è la procrastinazione
Con procrastinazione si intende la tendenza a posticipare e ritardare volontariamente un’azione, anche a costo di possibili conseguenze negative (fare le ore piccole, mancare una scadenza, presentare lavori o progetti insoddisfacenti ecc.).
In pratica, il procrastinatore temporeggia e rinvia fino all’ultimo momento possibile (e, a volte, anche oltre) un’attività prioritaria e importante, preferendo sfruttare il tempo a sua disposizione con compiti piacevoli o, comunque, meno urgenti.
La procrastinazione è un comportamento che si manifesta più comunemente nella fase di avvio di un’attività (all’inizio della giornata, durante la pianificazione di un progetto), ma può avvenire anche durante il suo svolgimento o nella fase conclusiva, in base alla motivazione di fondo che genera questa problematica.
Perché si tende a procrastinare
Cos’è che rende così difficile iniziare o portare avanti certe attività? Perché si preferisce rimandare, pur sapendo che gli effetti a lungo termine renderanno tutto ancora più difficile?
Ciò che fa della procrastinazione una risposta così comune e immediata di fronte a un compito percepito come sgradevole è il fatto che permette di ottenere un sollievo istantaneo, allontanando la sensazione di sgradevolezza – anche se solo temporaneamente. Infatti, il sollievo momentaneo viene sostituito, in breve tempo, da emozioni negative: sensi di colpa, ansia, stress, frustrazione.
La procrastinazione può essere interpretata, quindi, come una forma di evitamento, un meccanismo di difesa che nasce con lo scopo di proteggere da situazioni e stati d’animo spiacevoli ma, alla fine, rischia di generare solo un circolo vizioso, in cui per evitare un problema se ne crea uno ancora più grande.
Le motivazioni che possono portare una persona a procrastinare sono molto varie e strettamente dipendenti dal carattere e dalle esperienze individuali.
Tra le cause più comuni e diffuse di procrastinazione, tuttavia, c’è sicuramente la paura. Se una persona è spaventata, infatti, è normale che tenda a bloccarsi, magari inventando scuse e giustificazioni, in modo da prendere tempo e rimandare a un momento successivo le scelte o le azioni che la turbano. Può trattarsi di paura dell’ignoto, ad esempio se si deve prendere una decisione importante e non si è a conoscenza delle possibili conseguenze; di paura del fallimento, nel caso in cui si abbia a che fare con un progetto particolarmente difficile; di paura della responsabilità, se chi procrastina percepisce su di sé una forte pressione o aspettativa.
Tra le altre principali motivazioni che causano comportamenti procrastinatori rientrano, inoltre, la pigrizia, il disinteresse, il desiderio di ribellione (soprattutto nei bambini e negli adolescenti) e il perfezionismo.
Come sconfiggere la procrastinazione
La procrastinazione è una risposta automatica che viene data di fronte a un problema per evitare sensazioni spiacevoli. Per contrastare questa risposta così immediata e spontanea è, quindi, necessario aumentare la propria capacità di autocontrollo e di consapevolezza delle proprie emozioni. Comprendere perché una determinata scelta o azione provoca delle reazioni emotive negative, infatti, è il primo passo per imparare a gestirle, controllarle e reagire di conseguenza.
Per questo motivo, la pratica della mindfulness può rappresentare un valido alleato nella lotta alla procrastinazione, in quanto permette di raggiungere una maggiore consapevolezza del sé e di riportare l’attenzione al “qui ed ora” (l’eterno nemico della procrastinazione).
Per sconfiggere la procrastinazione, tuttavia, non sempre basta esserne consapevoli, bisogna anche avere un piano d’azione di come dev’essere svolta e portata a termine l’attività che si sta evitando.
Quali sono gli obiettivi da raggiungere? Quali sono, concretamente, le cose da fare per raggiungerli? Quali sono le risorse necessarie a procedere verso il prossimo step?
È essenziale porsi tutte queste domande per effettuare una valutazione della situazione e pianificare le azioni da compiere. Se l’oggetto della procrastinazione è una scelta importante, ad esempio, un punto di partenza può essere redigere una lista dei pro e dei contro, raccogliere più informazioni oppure rivolgersi ad esperti per consigli e raccomandazioni. Se, invece, si tratta di un compito o un progetto particolarmente difficile, può essere utile individuare le diverse fasi del processo e scomporlo in tanti sotto-compiti più piccoli.
È molto utile, inoltre, fissare delle scadenze per ogni fase o compito dell’attività: aggiungendo alla deadline finale una serie di ulteriori momenti di valutazione e controllo, è più facile mantenere alta la motivazione per tutta la durata del processo, evitare momenti di pigrizia e prendere atto di eventuali ritardi o rallentamenti sulla tabella di marcia prima che diventino irreparabili.
Infine, per imparare a sconfiggere la procrastinazione è necessario fare molta pratica: se, infatti, la tentazione di rimandare qualcosa di sgradevole è una risposta automatica, è importante abituarsi a contrastarla nel momento esatto in cui si manifesta e sforzarsi di mantenere, invece, un atteggiamento produttivo e lungimirante.
Per approfondire
Il corso online La Procrastinazione: un problema comune a molti, tenuto dalla docente Margherita Iannucci, Psicologa dello Sport, approfondisce il tema della procrastinazione, illustrandone le cause, gli effetti e gli strumenti che possono essere utilizzati per gestirla.