Come diventare Docente di Scuola dell’Infanzia

Diventare docente nella scuola dell’infanzia in Italia richiede un percorso formativo strutturato, che prevede studi specifici e il superamento di una selezione pubblica.
Se hai il desiderio di lavorare con i più piccoli e di contribuire alla loro crescita e formazione, è importante conoscere tutti i passaggi necessari per intraprendere questa carriera.
In questa guida approfondiremo le competenze richieste, il percorso di studi, le modalità di accesso all’insegnamento e le prospettive professionali.
Il ruolo di docente nella scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia rappresenta il primo step del sistema scolastico italiano ed è rivolta ai bambini dai tre ai cinque anni. Pur non essendo obbligatoria, svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo affettivo, sociale, cognitivo e motorio dei piccoli
Il Ministero dell’Istruzione la definisce come un’istituzione finalizzata a promuovere le capacità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento, assicurando pari opportunità educative.
L’insegnante della scuola dell’infanzia, quindi, non si limita a sorvegliare i bambini, ma si occupa della loro crescita globale, progettando attività didattiche e ludiche che stimolino l’apprendimento.
Le attività educative sono orientate alla preparazione degli alunni alla scuola primaria, favorendo lo sviluppo delle loro capacità comunicative e relazionali.
Retribuzione e condizioni lavorative
Per chi desidera intraprendere questa carriera, è utile conoscere il trattamento economico previsto.
Gli insegnanti della scuola dell’infanzia lavorano generalmente 25 ore settimanali, a cui si aggiungono 80 ore annuali dedicate a programmazione, formazione e riunioni.
Lo stipendio medio si aggira intorno ai 1.500 euro al mese, con tredici mensilità.
La retribuzione aumenta con l’anzianità di servizio, seguendo questa progressione:
- 0-8 anni di esperienza: circa 20.897 euro lordi all’anno;
- 9-14 anni: 23.182 euro;
- 15-20 anni: 25.204 euro;
- 21-27 anni: 27.171 euro;
- 28-34 anni: 29.101 euro;
- Oltre 35 anni: 30.536 euro.
Formazione e titoli richiesti
Per diventare insegnante della scuola dell’infanzia è necessario possedere determinati titoli di studio, che consentono l’accesso ai concorsi pubblici per l’insegnamento. In passato era possibile accedere con un diploma magistrale, ma oggi il percorso prevede il conseguimento di una laurea magistrale.
I titoli riconosciuti per l’abilitazione all’insegnamento nella scuola dell’infanzia sono:
- Laurea in Scienze della formazione primaria, sia del vecchio sia del nuovo ordinamento;
- Diploma magistrale, scuola magistrale o liceo socio-psico-pedagogico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002.
Il corso di laurea in Scienze della formazione primaria ha durata quinquennale e comprende un tirocinio obbligatorio. Questo titolo consente di accedere alle Graduatorie d’Istituto di II fascia per le supplenze e di partecipare ai concorsi pubblici per ottenere un posto a tempo indeterminato.
Differenze tra educatore dell’asilo nido e insegnante della scuola dell’infanzia
Spesso si tende a confondere il ruolo dell’educatore dell’asilo nido con quello dell’insegnante della scuola dell’infanzia. In realtà, si tratta di due figure professionali diverse, con percorsi formativi distinti.
L’asilo nido accoglie bambini da 0 a 3 anni e per lavorarvi è sufficiente una laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione (L-19), che abilita al ruolo di educatore socio-pedagogico.
L’educatore può essere affiancato nella gestione delle attività del nido dall’Assistente di Infanzia.
Per lavorare come docente nella scuola dell’infanzia, invece, è necessaria la laurea magistrale in Scienze della formazione primaria, che prevede un ciclo unico di cinque anni con accesso programmato
Questo significa che, prima di iscriversi, è necessario superare un test d’ingresso.
Il concorso per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia
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Dopo aver conseguito la laurea, l’aspirante insegnante può candidarsi per supplenze tramite le Graduatorie d’Istituto o attraverso la Messa a Disposizione (MAD), in attesa dell’indizione del concorso pubblico.
Il concorso, generalmente bandito ogni due anni, è strutturato in tre fasi:
- Prova scritta: verifica delle conoscenze pedagogiche, didattiche e disciplinari;
- Prova orale: valutazione delle capacità di progettazione educativa e gestione delle attività didattiche;
- Valutazione titoli: vengono attribuiti punti aggiuntivi per esperienze pregresse, corsi di formazione e master.
I vincitori del concorso entrano in graduatoria regionale, e in base alla disponibilità dei posti possono scegliere la provincia in cui insegnare. All’interno della provincia, si può poi selezionare la scuola, compatibilmente con le cattedre vacanti.
L’importanza del tirocinio
Un aspetto fondamentale della formazione per diventare insegnante della scuola dell’infanzia è il tirocinio, previsto nel percorso di laurea in Scienze della formazione primaria. Esso si divide in:
- Tirocinio diretto: si svolge presso scuole dell’infanzia accreditate, dove gli studenti affiancano docenti esperti per osservare e partecipare alle attività didattiche.
- Tirocinio indiretto: si sviluppa attraverso incontri con tutor universitari per riflettere sull’esperienza in aula e approfondire strategie educative.
Il tirocinio è obbligatorio e rappresenta un’opportunità per mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite durante il corso di studi. Nel corso degli anni, le esperienze di tirocinio si diversificano, seguendo un percorso progressivo che integra gli insegnamenti universitari con le attività pratiche nelle scuole.
Conclusioni
Diventare insegnante della scuola dell’infanzia richiede un impegno costante e un percorso formativo ben definito. Se il tuo obiettivo è lavorare con i bambini e contribuire al loro sviluppo educativo, è fondamentale intraprendere il cammino accademico previsto, acquisire esperienza tramite il tirocinio e prepararsi ai concorsi pubblici. Con dedizione e passione, potrai ottenere l’abilitazione all’insegnamento e iniziare una carriera gratificante nel mondo dell’educazione dell’infanzia.