Coaching e didattica: strategie di coaching in classe

coaching didattica

Il coaching scolastico rappresenta un modo diverso e innovativo di approcciarsi alla didattica, al rapporto insegnante-studente e, in generale, al concetto di “crescita”. A scuola, infatti, non si impara più soltanto a leggere, scrivere e far di conto, ma anche a comunicare, a mettersi nei panni dell’altro, a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni, a sviluppare uno spirito critico. 

Per questo motivo, il ruolo del docente si è evoluto nel corso degli anni (e, in particolar modo, durante il periodo della pandemia) e il suo “campo d’azione” si è esteso sempre di più, fino ad includere tutte quelle competenze trasversali che oggi vengono chiamate life skills e a integrare nuovi strumenti e metodologie per favorirne lo sviluppo.

Cos’è il Coaching

Il coaching è un’attività nata in ambito sportivo negli anni ‘80, con lo scopo di incrementare le performance degli atleti. Più recentemente, ha iniziato ad espandersi anche ad altri ambiti, come ad esempio quello della crescita personale, dell’orientamento professionale e della formazione.

L’obiettivo di base del coaching è quello di far emergere e sviluppare le potenzialità della persona, portando alla luce il “lato migliore” del proprio allievo o del proprio cliente attraverso il dialogo. 

Per fare ciò, il coach si serve di alcuni strumenti, mirati, da un lato, a stimolare nell’interlocutore un aumento della consapevolezza (di sé, dei propri obiettivi, delle proprie emozioni ecc.) e, dall’altro, a motivarlo e spronarlo all’azione.

Il coaching scolastico è una particolare forma di coaching finalizzata a favorire il cambiamento e la crescita personale degli studenti. Non si tratta, quindi, di un metodo per migliorare il rendimento scolastico in modo diretto, bensì di un insieme di tecniche che consentono allo studente di sviluppare gli strumenti necessari per approcciarsi all’apprendimento in modo più consapevole ed efficace.

Il coach all’interno del contesto scolastico mette in pratica, quindi, una sorta di “maieutica socratica”: piuttosto che trasmettere nozioni e informazioni allo studente, si adopera per far in modo di “tirare fuori” ciò che lo studente ha già dentro (la sua curiosità, il suo spirito di osservazione, la sua capacità di porre e risolvere problemi, ecc.).

Ovviamente, il coaching non può (e non deve) sostituirsi alla didattica, in quanto il ruolo del docente è proprio quello di insegnare e trasmettere conoscenza; tuttavia, alcuni strumenti e tecniche di coaching possono essere integrate all’interno del contesto scolastico per migliorare il clima di classe, definire e condividere obiettivi comuni e favorire lo sviluppo di Life Skills

Come (e perché) integrare attività di Coaching e didattica

La figura dell’insegnante-coach punta l’attenzione soprattutto sugli aspetti personali ed emotivi della crescita: il coaching scolastico può includere, ad esempio, attività di Mindfulness, Team Building o di peer learning, mirate a incoraggiare la cooperazione tra gli studenti, l’auto-consapevolezza e il senso di auto-efficacia.

Tra gli strumenti utilizzati dall’insegnante-coach, infatti, un ruolo di particolare rilievo è dato proprio dall’autovalutazione, che si distingue fortemente dalla forma di feedback (punteggi, voti, giudizi) che gli allievi sono abituati a ricevere dal docente. 

Nel coaching scolastico, l’insegnante non esprime giudizi e valutazioni, ma si limita a porre domande e guidare gli studenti nella riflessione, valutazione e ricerca delle risposte. Al termine dell’attività, quindi, il feedback dell’insegnante non viene presentato come un “voto”, bensì come un resoconto di quanto avvenuto e osservato: la vera valutazione proviene dallo studente, che è invitato a esprimere la sua opinione su ciò che ha appena fatto, su come si sia sentito nel suo svolgimento e su cosa abbia imparato.

I vantaggi di questo approccio sono immediatamente riscontrabili sia a livello individuale che nel contesto classe e si manifestano sotto forma di:

  • Una maggiore consapevolezza sia rispetto a se stessi (emozioni, aspirazioni, desideri, paure) che rispetto agli altri e alle dinamiche del gruppo classe;
  • Una migliore capacità di gestione delle emozioni e dello stress;
  • Un aumento delle capacità comunicative e relazionali, di problem solving e di decision making;
  • Uno sviluppo dell’intelligenza emotiva;
  • Una migliore risposta alle difficoltà e agli insuccessi scolastici;
  • Un approccio più disteso e sereno all’apprendimento;
  • Una maggiore sinergia e collaborazione tra gli studenti.

I nostri corsi

Il tema del Life Coaching e delle applicazioni del Coaching nei diversi contesti è trattato nel dettaglio nel Master in Life Coaching, tenuto dai docenti:

  • Carla Malinverni, Executive Coach, Formatore per nuovi Coach professionisti, Formatore in Comunicazione Nonviolenta e Comunicazione efficace;
  • Daniela Parena, Coach Professionista AICP e manager in azienda;
  • Giacomo Asta, Psicologo e Coach. 

Il master è accreditato per la formazione continua in medicina (ID EVENTO 342988). Il completamento del corso, con il superamento del test finale, dà diritto a 50 crediti ECM per tutti i professionisti sanitari.

Il corso online Fondamenti di Coaching per lo sviluppo dei talenti di bambini e adolescenti, tenuto dalla docente Rossella Capetti, approfondisce nello specifico i benefici del coaching nella sua applicazione con bambini e/o adolescenti. Il corso fornisce indicazioni teoriche e pratiche per supportare i ragazzi nel loro percorso di crescita attraverso una maggiore conoscenza di sé e delle possibilità a disposizione per realizzare i loro sogni e raggiungere obiettivi di soddisfazione personale.