L’abbreviazione ASPP identifica l’addetto al servizio di prevenzione e protezione, tale ruolo è caratterizzato da competenze specializzate nel campo della salute e sicurezza sul lavoro.
In conformità con l’articolo 31 del Decreto Legislativo 81/08, il datore di lavoro assume la responsabilità di organizzare il servizio di prevenzione e protezione, avendo il diritto di designare uno o più ASPP in base alla struttura e alle esigenze specifiche dell’azienda.
Quali sono i compiti di un ASPP
L’ addetto al servizio di prevenzione e protezione (ASPP) svolge un ruolo fondamentale all’interno del servizio di prevenzione e protezione (SPP), coordinato dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP).
Gli incarichi dell’SPP sono delineati dall’articolo 33 del Decreto Legislativo 81/08 e includono:
- Identificazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi e definizione delle misure per garantire la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, in conformità con la normativa vigente e sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale.
- Elaborazione, per quanto di competenza, di misure preventive e protettive e dei relativi sistemi di controllo.
- Creazione di procedure di sicurezza per le diverse attività aziendali.
- Proposizione di programmi di informazione e formazione per i lavoratori.
- Partecipazione a consultazioni sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro e presenza alle riunioni periodiche, obbligatorie almeno una volta all’anno nelle aziende con più di 15 dipendenti.
- Fornitura di informazioni ai lavoratori sui rischi e sulle misure di sicurezza.
Gli ASPP, in base alle proprie competenze e requisiti professionali, contribuiscono allo sviluppo di tali compiti.
A differenza del RSPP, che deve essere unico, la funzione di ASPP può essere svolta da più persone contemporaneamente, senza un numero definito di addetti, ma proporzionato alle caratteristiche e alle necessità dell’azienda.
Nell’adempimento dei loro compiti, gli ASPP sono tenuti al rispetto del segreto professionale riguardo ai processi lavorativi di cui vengono a conoscenza durante l’esecuzione delle loro mansioni.
Secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 81/08, gli ASPP non assumono responsabilità penali nell’ambito delle loro funzioni.
Chi può essere nominato ASPP
L’ASPP è definito come una persona dotata di capacità e requisiti professionali individuati dal D.Lgs. 81/08, inclusa nel servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
La nomina degli ASPP è facoltativa, ma il datore di lavoro deve valutarla attentamente per garantire l’efficacia del servizio di prevenzione e protezione.
Il Datore di Lavoro ha la libertà di scegliere i membri del SPP e può designare ASPP interni o, in mancanza di personale con competenze adeguate, esterni.
La normativa specifica alcune attività per le quali è obbligatorio che l’ASPP sia interno all’azienda.
Per diventare ASPP, l’addetto deve soddisfare requisiti minimi, tra cui il possesso di un titolo di studio almeno pari al diploma di istruzione secondaria superiore e la partecipazione, con esito positivo, a un percorso formativo in materia di salute e sicurezza sul lavoro adatto alla natura dei rischi presenti nel luogo di lavoro e correlato alle attività svolte.
Che differenza c’è tra RSPP e ASPP
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e l’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) sono entrambi componenti fondamentali del servizio di prevenzione e protezione, focalizzato sulla sicurezza sul lavoro.
Il RSPP, designato obbligatoriamente dal datore di lavoro, può essere un dipendente interno, un consulente esterno o persino il datore di lavoro stesso.
L’ASPP, invece, è l’addetto al servizio di prevenzione e protezione, una nomina facoltativa a discrezione del datore di lavoro, che può decidere di avere uno o più ASPP tra i dipendenti interni o nominando consulenti esterni.
RSPP e ASPP hanno responsabilità differenti:
il RSPP gestisce il Servizio di Prevenzione e Protezione, assistendo il datore di lavoro nella valutazione e gestione dei rischi, mentre l’ASPP fornisce supporto a questo servizio e al suo responsabile.
Il RSPP partecipa alle riunioni periodiche annuali con datore di lavoro, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e medico competente, mentre la presenza dell’ASPP non è richiesta.
Per diventare RSPP o ASPP, è richiesto almeno un diploma di scuola media superiore e un attestato di frequenza a un corso di formazione.
Tuttavia, il percorso formativo varia:
l’RSPP deve completare un modulo di specializzazione di 24 ore, mentre l’ASPP segue un modulo comune di durata inferiore, 20 ore di corsi di aggiornamento ogni 5 anni.
L’ASPP, essendo un supporto al RSPP, non è obbligatorio.
Il datore di lavoro decide se e quanti ASPP nominare, considerando l’efficacia del servizio di prevenzione e protezione in base alle esigenze aziendali.
Quanto dura la carica dell’ ASPP
L’incarico di ASPP non ha una durata stabilita dalla normativa.
La decisione sulla durata dell’incarico è lasciata alla valutazione del datore di lavoro, che tiene conto delle caratteristiche e delle necessità aziendali.
Qual è il percorso formativo per gli ASPP
Il percorso formativo per diventare addetto al servizio di prevenzione e protezione (ASPP) è regolato dall’Accordo Stato-Regioni del 7/7/2016.
Esso comprende moduli A, B (comune), e moduli B SP1, SP2, SP3, SP4, da seguire nell’ordine previsto dalla normativa.
Gli ASPP possono essere esonerati dalla frequenza di alcuni moduli se in possesso di specifici titoli di studio, come indicato nell’art. 32, comma 5 del D.Lgs. 81/08.
Per mantenere il ruolo, è necessario completare aggiornamenti formativi, con un totale di 20 ore nel quinquennio precedente.