Asilo Nido, come sceglierlo
La fine del congedo di maternità e il rientro al lavoro pone le famiglie di fronte alla necessità di delegare l’accudimento del bambino durante l’assenza della mamma. L’Asilo Nido è una delle opzioni, talvolta la sola a disposizione: come scegliere quello più adatto alle proprie esigenze?
Quando mandare il bambino al nido
Premesso che i bambini vengono accettati dopo il terzo mese di vita, molto dipende dalle necessità dei genitori.
E’ bene puntualizzare che nei primi sei mesi di vita il bambino soffre molto il distacco dalla mamma: perdere il contatto con il suo odore e il suo corpo genere in lui un senso di frustrazione e confusione; sarebbe auspicabile poter aspettare il compimento di 8/9 mesi, compatibilmente con le esigenze della famiglia.
I requisiti da valutare
La scelta dell’Asilo Nido non può certamente prescindere dalle esigenze oggettive dalla famiglia: la vicinanza del nido rispetto a casa o posto di lavoro, gli orari, il costo, sono tutte variabili che incideranno sull’organizzazione di tutta la famiglia per lungo tempo.
Senza nulla levare all’importanza degli aspetti qualitativi, bisogna riconoscere che il prezzo continua ad essere una variabile spesso determinante. Per esempio nel caso di asilo privato ci troveremo a sostenere delle spese ben maggiori, a fronte tuttavia di un’offerta generalmente più ampliata e personalizzabile.
La struttura
Gli spazi devono essere adeguati, non troppo dispersivi ne’ troppo contenuti, e rapportati adeguatamente al numero di bambini presenti; la presenza di spazi esterni per trascorrere anche quotidianamente del tempo all’aria aperta è sempre auspicabile.
I livelli di pulizia, luminosità e comfort possono essere facilmente riscontrabili.
Gli spazi devono inoltre essere suddivisi per fasce di età perché i bisogni di un bambino di 9 mesi sono molto diversi dai bisogni di una bambino di 2 anni: una razionale organizzazione degli spazi denota generalmente attenzione alle diversi fasi di sviluppo del piccolo.
Il personale
Conoscerlo già in fase di valutazione ci aiuterà a capire gli approcci, la preparazione, la modalità di relazione con il bambino; avere fiducia negli educatori e nelle loro capacità di interagire con il bambino è ben più importante del programma educativo che, se non applicato da professionisti qualificati, rischia di ridursi a poco più che una lista di attività da dover svolgere.
Soprattutto quando si tratta di bimbi molto piccoli, il rapporto dovrebbe essere di un educatore ogni 3-4 bambini, al fine di garantire ad ogni piccolo il livello di attenzione e dedizione necessario a soddisfare tutte le sue necessità fisiche e relazionali.
I servizi
Richiedere il programma educativo ci aiuterà ad avere un’idea ben precisa di come si svolgeranno le giornate del nostro bambino: la suddivisione del tempo, le attività, i pasti, il riposino, ecc. devono essere sufficientemente flessibili da poter far fronte alle esigenze (anche molto diverse tra loro) dei bambini più piccoli.
Il menu
Sia per i bambini appena svezzati che per quelli più grandicelli, assicuriamoci non solo della varietà della proposta ma anche del modo in cui i pasti vengono preparati, serviti, eventualmente conservati, e delle materie prime scelte.
L’inserimento
E’ certamente il momento più delicato in assoluto. La mamma e il bambino devono separarsi, la mamma è costretta a delegare l’accudimento mentre il bambino ad adattarsi ad un nuovo ambiente. Questo passaggio dovrebbe avvenire nel modo più rispettoso possibile e l’operatore deve essere in grado sia di accogliere le richieste del bambino (pratiche ma anche relazionali ed affettive, come il bisogno di essere consolato dalla separazione dalla mamma) sia di aiutare la mamma a vivere questo passaggio con fiducia.
Nel momento in cui scegliamo un Asilo Nido, assicuriamoci quindi di quale sia la modalità di inserimento e se questa risponde alle nostre esigenze; nel caso di timori o dubbi, confrontiamoci con gli operatori già in una fase precedente, al fine di costruire insieme a loro una transizione rispettosa e non traumatica.
L’Asilo Nido non è un parcheggio!
L’asilo nido non deve essere considerato una sorta di parcheggio dove obbligare il bambino a rimanere mentre la mamma è impegnata in ufficio. Deve al contrario essere considerato una prima, preziosa occasione di costruire nuovi legami con il mondo oltre la dimensione famigliare: in questo nuovo spazio il piccolo può sviluppare nuove abilità sociali sia con altri adulti che con altri bambini, e arricchirsi di innumerevoli scambi comunicativi.