Acquaticità in gravidanza: quando, come e perché farla
Mantenersi attive e in forma durante la gravidanza è molto importante, sia per uno stato di benessere psico-fisico, sia per la prevenzione di una serie di piccoli disturbi. In assenza di particolari problematiche, tutte le future mamme dovrebbero svolgere attività fisica commisurata al proprio stato, al proprio livello di salute, alle proprie capacità.
L’acqua è pertanto un ambiente ottimale per la mamma in dolce attesa, il luogo perfetto sia per svolgere attività fisica che per rilassarsi perché permette un efficace utilizzo di tutto il corpo senza particolare affaticamento di alcune regioni: la forza di gravità diminuisce, le articolazioni si fanno più leggere, aumenta la resistenza fisica e respiratoria.
In acqua viene inoltre agevolato il rilassamento, l’allontanamento degli stimoli esterni, la concentrazione su se stessi, il contatto con il proprio respiro: tutti elementi che possono efficacemente aiutare la donna a prepararsi al parto.
Quando si può iniziare a fare acquaticità in gravidanza?
L’attività può essere iniziata dalla dodicesima settimana di gestazione e continuata fino a che la donna lo desidera, fatta eccezione per eventuali controindicazioni segnalate dal ginecologo o dall’ostetrica.
Come si svolge una lezione di acquaticità in gravidanza?
La prima fase è costituita dal riscaldamento, della durata di 5 minuti; segue poi un’attività fisica regolare e moderata della durata di 20-30 minuti, per finire poi con 5 minuti di rilassamento attraverso esercizi di stretching; l’intensità dell’attività deve essere tale da consentire alla donna di recuperare la fatica entro 15 minuti dalla fine della sessione, pertanto il bravo operatore insegnerà alla futura mamma a regolare la sua attività fisica di modo da adattarla alle proprie reali capacità.
Le lezioni si svolgono generalmente in gruppi di 7-15 donne, con acqua non troppo alta (altezza spalla) ad una temperatura che va dai 28 ai 31 gradi (per favorire sia la fase di attività fisica sia quella di rilassamento), ed hanno cadenza settimanale. Durante la lezione possono essere utilizzate attrezzature di supporto (tavolette, ciambelle, tubi, ecc.) e gli esercizi possono essere svolti individualmente, in coppia o in micro gruppi. Gli scopi che l’operatore desidera raggiungere in ogni sessione possono essere diversi: – consentire il rilassamento, – aiutare la donna ad acquisire consapevolezza del proprio corpo, – aumentare la fiducia in se stesse, – favorire il controllo del respiro – aumentare la tonicità muscolare.
Quali sono i benefici dell’acquaticità in gravidanza?
I benefici sono molteplici, di tipo fisico ma non solo. L’acquaticità in gravidanza risulta essere particolarmente utile per combattere mal di schiena (e più in generale l’affaticamento della colonna vertebrale, che risulta essere sollecitata dall’aumento di peso), crampi, sovraccarico delle articolazioni, gonfiore delle gambe; è molto efficace nella prevenzione di emorroidi, stitichezza e formazione di vene varicose; una frequenza continuativa consente di migliorare la capacità cardiaca e polmonare, e la resistenza alla stanchezza. Inoltre si riscontrano importanti benefici anche dal punto di vista psicologico, in quanto la futura mamma beneficia di uno spazio di rilassamento che le consente la meditazione, il contatto con il proprio bambino e la vicinanza di altre future mamme.
Quali miglioramenti può notare la futura mamma?
Praticando l’acquaticità in gravidanza in modo costante, migliora: – il tono muscolare, – l’allungamento dei muscoli della schiena, – la consapevolezza della zona perineale, – la postura, – la mobilitazione del bacino e della colonna vertebrale, – la capacità aerobica, – il rilassamento, – l’accettazione del corpo e del peso, – la liberta di movimento, – la qualità del sonno e del riposo. I
noltre l’elemento acqua diventa comune a madre e bambino che vivono l’esperienza di un ambiente condiviso: il bambino si muove nel liquido amniotico così come la mamma si muove nell’acqua; questo aiuta la madre ad avvicinarsi al proprio bambino e ad identificarsi con lui.
L’acquaticità in gravidanza è in sintesi un’ottima occasione di concedersi l’abitudine di una coccola, di un momento per se stesse, in cui coniugare il desiderio di mantenersi in attività con il bisogno di rilassarsi. Vi piacerà cosi tanto che, una volta nato il vostro piccolo, tornerete con lui in piscina per la baby acquaticità.