Conciliare lavoro e università: consigli per studenti lavoratori
Gli studenti lavoratori in Italia costituiscono il 5,8% di tutti gli iscritti all’università, un valore in crescita – graduale ma costante – dal 2015, anno in cui soltanto il 4,5% degli studenti svolgeva anche un’attività lavorativa.
Studiare mentre si lavora è, certamente, una sfida, ma rappresenta anche un’importante opportunità: infatti, la proporzione di occupati tra coloro che durante gli studi hanno fatto un qualche tipo di lavoro (inclusi gli stage previsti dalla scuola o dall’università), è doppia rispetto agli studenti non lavoratori.
Come conciliare lavoro e università
Conciliare studio e lavoro non è facile, soprattutto se si svolge un’attività full-time o che, comunque, permette poca flessibilità. Per questo motivo, il punto di partenza per perseguire una carriera universitaria di successo senza essere costretti a lasciare il proprio lavoro o, viceversa, per trovare un’occupazione mentre si studia, è scegliere con molta attenzione il corso di laurea e la facoltà a cui iscriversi.
1. La scelta dell’università
Prima di iscriversi all’università, è essenziale informarsi sulle caratteristiche del corso di laurea che si intende frequentare, soprattutto in merito all’eventuale obbligo di frequenza delle lezioni e alla possibilità di fruire di servizi formativi in remoto. Molte università, infatti, hanno attivato corsi e Master interamente online e non richiedono la presenza fisica neanche in sede d’esame.
Se, per motivi legati al lavoro o alle responsabilità familiari, non si ha la possibilità di partecipare alle lezioni in presenza, può essere opportuno optare per un’Università Telematica o per un corso di laurea che non richiede la frequenza obbligatoria.
2. Pianificazione e organizzazione dello studio
Studiare mentre si lavora significa, innanzitutto, sviluppare la capacità di pianificare e organizzare le proprie attività in modo efficace, senza lasciarsi sopraffare dagli impegni e dalle scadenze. Il primo passo è, quindi, combattere la procrastinazione e preparare piani di studio giornalieri e settimanali per ogni esame che si intende sostenere.
Bisogna partire, quindi, da una valutazione del tempo necessario per la preparazione dell’esame e poi scomporlo in micro-obiettivi e tasks da portare a termine giorno dopo giorno. Alcuni strumenti utili in questo senso sono, ad esempio:
- il Time Blocking, che consiste nella suddivisione della giornata in blocchi di tempo dedicati ad attività specifiche;
- la Tecnica del Pomodoro, che consiste nella suddivisione di ogni task in blocchi da 25 minuti, alternati a pause da 5-15 minuti;
- il Metodo Bullet Journal, che consiste nel tenere traccia di tutti gli impegni, gli eventi e i task personali, professionali e di studio previsti nel corso della giornata e del mese corrente.
3. Il metodo di studio per l’università
Nel passaggio dalla scuola superiore all’università ci si può rendere conto, soprattutto se si è impegnati anche in attività di lavoro, che il metodo di studio utilizzato in precedenza non è più efficace.
Può essere opportuno, quindi, testarne di nuovi (es: leggere e ripetere, fare mappe concettuali) e individuare quello più congeniale al proprio corso di laurea e alle proprie propensioni individuali.
È importante, in questo caso, anche tenere conto del luogo e dell’ora del giorno in cui si studia, in quanto i livelli di attenzione e di energia sono molto variabili nel corso della giornata. Ad esempio, se si è più attivi durante la mattina, può essere utile inserire una piccola sessione di studio nella propria routine mattutina, prima di andare al lavoro, e dedicare le ore serali al semplice ripasso. Se, invece, si preferisce studiare una volta terminati gli impegni della giornata, è possibile pianificare sessioni più intense nelle ore che precedono o seguono la cena e dedicarsi al ripasso nei ritagli di tempo.
4. Motivazione e consapevolezza
Destreggiarsi tra gli impegni e le responsabilità lavorative e universitarie può essere fonte di stress e frustrazione. È importante, quindi, sviluppare le capacità di auto-motivazione necessaria ad affrontare le sfide che, inevitabilmente, si avranno di fronte. In questo modo, è possibile focalizzarsi sull’obiettivo che si desidera raggiungere e non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà.
Inoltre, è essenziale sviluppare una buona consapevolezza di sé, delle proprie reazioni emotive e dei propri obiettivi, in modo da non “perdere la bussola” e mantenere la direzione giusta per raggiungerli. Un metodo efficace per migliorare la propria consapevolezza è fare pratica di meditazione o di mindfulness, ovvero esercitarsi a prestare attenzione al “qui ed ora” e vivere nel momento presente.
5. La rete sociale
Per mantenere un buon equilibrio e raggiungere buoni risultati, per gli studenti lavoratori è essenziale circondarsi di persone in grado di incoraggiare, motivare e sostenere i propri sforzi.
Il collega di lavoro che si offre di coprire un turno, il compagno di classe che condivide gli appunti della lezione, l’amico a cui ripetere il programma d’esame o il genitore/partner che si occupa di fare la spesa e cucinare: avere attorno a sé un team di supporto è un valore aggiunto e inestimabile che può davvero fare la differenza da un punto di vista non solo pratico, ma anche emotivo.