Cyberbullismo: come riconoscere il bullismo online
Il 7 febbraio ricorre in Italia la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, istituita ufficialmente nel 2017 per sensibilizzare giovani e meno giovani sui rischi che comportamenti ostili, violenti o discriminatori possono avere sul corretto sviluppo e sul benessere psico-emotivo di bambini e adolescenti.
Il fenomeno del cyberbullismo è particolarmente allarmante soprattutto oggi, in un periodo in cui, anche a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, la vita scolastica e privata di moltissimi adolescenti si è spostata sempre più online, lontano dagli sguardi di insegnanti e genitori.
Cos’è il Cyberbullismo
Con “cyberbullismo” si intende un insieme di azioni aggressive, offensive e intenzionali, ai danni di una singola persona o di un gruppo, che avvengono online, tramite social media, e-mail, forum o chat. Atti di cyberbullismo includono, ad esempio:
- La condivisione di foto o video privati della vittima;
- La realizzazione e diffusione di fotomontaggi o editing video allo scopo di ridicolizzare la vittima;
- L’invio di contenuti offensivi, volgari o minacciosi, in pubblico (es: bacheca personale, commenti sui social) o in privato (es: sms, e-mail, messaggi privati).
Le stime sul fenomeno del cyberbullismo riportano che oggi, in Italia, circa il 20% degli atti di bullismo sono perpetrati online, prevalentemente attraverso chat e social media. Secondo l’indagine conoscitiva dell’Istat relativa alle forme di violenza fra minori e ai danni di bambini e adolescenti, il fenomeno interessa il 7,1% delle ragazze e il 4,9% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni che possiedono e utilizzano regolarmente uno smartphone, che hanno dichiarato di aver subìto vessazioni continue tramite internet o cellulare.
Differenze tra bullismo e cyberbullismo
Rispetto al bullismo tradizionale, il cyberbullismo presenta alcune differenze, che rendono il fenomeno ancora più pericoloso e difficile da contrastare.
In primo luogo, se nelle forme di bullismo “offline” la figura del bullo (o dei bulli) è facilmente individuabile, ciò non è sempre vero quando si parla di cyberbullismo. Il bullo che opera online, infatti, può nascondere la sua identità o cercare di cancellare le sue “tracce” se teme di essere scoperto (messaggi, foto, video ecc.).
Inoltre, mentre il bullismo tradizionale è, solitamente, limitato nel tempo e nello spazio (ad esempio, al contesto scolastico o quello sportivo), il cyberbullismo può colpire la vittima in ogni momento e in ogni luogo.
Infine, l’elemento forse più allarmante che distingue il bullismo tradizionale dal cyberbullismo è che la “barriera” virtuale che separa il bullo dalla vittima, può portare il primo a farsi meno scrupoli, sentendosi protetto dalla distanza e dalla possibilità di nascondersi e, allo stesso tempo, può spingere a comportamenti ancora più aggressivi e persecutori.
Segnali e campanelli d’allarme
Individuare i segnali di una situazione di cyberbullismo può essere molto complesso in quanto, come avviene anche in alcune forme di bullismo tradizionale, gli atti di violenza psicologica sono più difficili da individuare e riconoscere, soprattutto se si svolgono attraverso mezzi che, nella maggior parte dei casi, non possono essere controllati.
Ci sono, tuttavia, alcuni campanelli d’allarme a cui prestare attenzione, che possono indicare la presenza di una situazione di cyberbullismo o bullismo in corso:
- Aumento di ansia, nervosismo e preoccupazione, soprattutto al rientro da scuola, da attività pomeridiane o dopo aver utilizzato smartphone/pc.
- Calo improvviso del rendimento scolastico, difficoltà a studiare e a concentrarsi.
- Rifiuto di condividere informazioni riguardo alla propria attività online e ai propri account.
- Paura di andare a scuola o partecipare ad attività extra-scolastiche.
- Bassa autostima, insicurezza, rifiuto verso se stessi e verso la propria immagine corporea.
- Apatia, perdita improvvisa di interesse verso hobby e attività prima gradite.
- Isolamento, difficoltà nella socializzazione.
- Disturbi del sonno, difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti durante il riposo notturno, incubi.
- Alterazioni nel comportamento alimentare, sotto forma di scarso appetito, digiuno o, viceversa, di grandi abbuffate. È opportuno prestare particolare attenzione a queste variazioni, in quanto possono sfociare in veri e propri disturbi alimentari (es: anoressia o bulimia nervosa).
- Tendenze autolesioniste.
Per approfondire
Il tema del bullismo e del cyberbullismo è affrontato nel dettaglio in due articoli di approfondimento, dedicati rispettivamente alla descrizione del fenomeno e alle possibili strategie di prevenzione e intervento.
Inoltre, nella nostra offerta formativa sono presenti tre corsi online dedicati all’argomento:
- Conoscere il Bullismo, corso online realizzato dalla Redazione IGEACPS. L’obiettivo del corso è fornire una conoscenza di base sul fenomeno, a partire dai primi studi internazionali, per poi considerare la situazione attuale in Italia. Inoltre, approfondire non solo le caratteristiche con cui si manifesta, ma anche i fattori sociali e psicologici da cui queste manifestazioni possono aver origine.
- Il Bullismo, seminario gratuito online tenuto dalla docente Roberta Giusto, Psicologa – Operatrice LILT e formatrice per la realizzazione del Progetto “Guadagnare Salute con la LILT”. Il seminario fornisce una prima introduzione al fenomeno e una panoramica dei contesti in cui può manifestarsi (scuola, ambienti di lavoro, ecc.).
- Bullismo e Cyberbullismo – Quando la violenza incontra l’omofobia, corso online tenuto dalla docente Roberta Giusto. Il corso affronta, in modo specifico, il tema del bullismo e cyberbullismo di natura omofobica, individuando con precisione come, perché, dove e soprattutto chi è coinvolto in questi comportamenti persecutori e violenti.