Team Building: cos’è, come e perché funziona
L’importanza del lavoro di squadra nel contesto aziendale e organizzativo è al centro di studi e ricerche da quasi un secolo: i primi esperimenti a evidenziare il rapporto tra appartenenza a un gruppo e produttività dei lavoratori, condotti dallo studioso Elton Mayo sui dipendenti della Western Electric Company di Chicago, risalgono agli anni ‘20 del Novecento. I risultati di questi studi hanno dimostrato come la creazione di uno spirito di gruppo e di aggregazione (quella che sarà, successivamente, definita “identità sociale”) influenzi positivamente in misura significativa il coinvolgimento e la performance delle persone.
Questi importanti risultati, confermati anche da studi successivi, hanno portato allo sviluppo di specifiche metodologie e tecniche mirate alla costruzione di una solida identità di gruppo, che prendono il nome di team building.
Cos’è il Team Building
L’espressione “Team Building” significa letteralmente “costruzione della squadra”. Con Team Building, infatti, si intendono tutte quelle attività e strategie mirate a incoraggiare l’interazione tra i membri di un gruppo e favorire, così, la nascita di uno spirito di squadra e lo sviluppo di capacità relazionali e di teamwork.
Le attività di Team Building possono essere molto variegate: si va da esperienze prettamente formative ed educative a momenti di svago e gioco (comunque strutturati e supervisionati), in base alle specifiche esigenze del team e agli obiettivi da raggiungere.
Anche gli ambiti di applicazione sono molto vari e diversi tra loro:
- il Team Building è molto diffuso soprattutto nel contesto aziendale, con lo scopo di promuovere la cooperazione all’interno di un team di lavoro, migliorare l’engagement e la soddisfazione lavorativa e aumentare la motivazione sia a livello individuale che di gruppo;
- nel contesto scolastico, le attività di Team Building sono spesso proposte allo scopo di migliorare il clima di classe e supportare bambini e ragazzi nello sviluppo di capacità relazionali e collaborative;
- durante viaggi o ritiri (es: villaggi turistici, campi estivi, vacanze studio), il Team Building è uno strumento utilizzato soprattutto per incentivare la partecipazione, il coinvolgimento e il divertimento di tutti i presenti.
Come funziona
Una sessione di Team Building inizia, solitamente, con un briefing che si svolge in aula, in sala riunioni o in un altro spazio dedicato, durante il quale l’organizzatore (generalmente un coach, insegnante, formatore o HR manager) illustra i dettagli dell’attività che si sta per intraprendere: tempi e scadenze, luoghi in cui muoversi, istruzioni e regole da rispettare, compiti da portare a termine, requisiti di successo, e così via. È in questa fase, inoltre, che vengono formati i sotto-gruppi che parteciperanno all’attività.
Una volta terminata la fase di preparazione, solitamente il gruppo si trasferisce in un altro spazio, in cui i singoli sotto-gruppi dovranno svolgere i compiti loro assegnati. La scelta di allontanarsi dal luogo iniziale non è casuale: soprattutto quando ci si rivolge a un pubblico di persone che già si conoscono tra loro (come avviene nel contesto scolastico o aziendale) o si utilizzano spazi già noti ai partecipanti, durante la fase di briefing si possono andare a creare dinamiche di gruppo analoghe a quelle che avvengono nel quotidiano. Colleghi o compagni di classe che hanno più confidenza tra loro tenderanno a sedersi vicini e scambiare due chiacchiere, le persone più timide e introverse tenderanno, invece, a stare in disparte. Spostarsi altrove significa allontanarsi non solo dallo spazio fisico in cui ci si trova, ma anche dallo spazio mentale, emotivo e relazionale che quel luogo rappresenta.
Alla conclusione dell’attività, il Team Building termina con una fase di debriefing, in cui vengono discussi collettivamente i risultati ottenuti e i gruppi e i partecipanti sono invitati a condividere eventuali commenti e riflessioni.
Attività di Team Building
Come accennato in precedenza, non esiste un solo modo di fare Team Building: le attività che possono rientrare in queste definizione sono moltissime. Tra le più comuni e versatili si possono menzionare:
- Caccia al tesoro. Adatta sia per grandi che per piccini, la caccia al tesoro è un’attività che consente di sviluppare non solo le proprie competenze comunicative e relazionali, ma anche di sfruttare le proprie conoscenze personali e di esercitare la capacità di problem solving. In pratica, è un’occasione per migliorare contestualmente tutte le cosiddette “life skills”.
- Escursione, campeggio, trekking. Le attività di Team Building all’aria aperta risultano particolarmente piacevoli ed efficaci perché, oltre a favorire lo spirito di squadra e di cooperazione, offrono anche tutti i benefici del contatto con la natura sul benessere psicofisico: diminuzione dell’ansia e dello stress, aumento della capacità di concentrazione, migliore ossigenazione dei muscoli, maggiore produzione di vitamina D.
- Sport di squadra. Lo sport è un tipo di attività molto strutturata e regolamentata che, tuttavia, riesce a mantenere l’aspetto e i vantaggi del gioco: le istruzioni sono chiare a tutti, la contrapposizione tra squadre genera un forte senso di identità sociale e un sana competizione tra i gruppi, si sviluppano competenze sia di leadership che di collaborazione e, soprattutto, ci si diverte!
- Giochi da tavolo, giochi di ruolo. Una variante più “sedentaria” ma ugualmente divertente dello sport di squadra. I giochi da tavolo e, ancor più, i giochi di ruolo rappresentano uno strumento molto utile in tutti quei casi in cui l’obiettivo non è tanto “fare gruppo” per raggiungere un obiettivo comune, bensì incoraggiare i membri del gruppo a sviluppare una maggiore capacità empatica. Questo può avvenire, ad esempio, per contrastare situazioni di ostilità (bullismo, mobbing) o per promuovere un clima orientato all’amicizia e fiducia reciproca.