La PNL nella comunicazione medico-paziente
Essere in grado di costruire un legame di fiducia attraverso una buona comunicazione medico-paziente può avere un impatto anche molto significativo sul percorso di cura: oltre a influenzare positivamente l’adozione delle terapie e dei regimi prescritti, infatti, può contribuire a migliorare l’accuratezza della diagnosi e, in alcuni casi, anche l’esito stesso della cura.
Per questo motivo, è essenziale per un medico o un operatore sanitario sviluppare le proprie capacità comunicative e relazionali, in modo da poter coltivare relazioni positive con i propri pazienti. In questo contesto, un valido strumento di supporto può provenire dall’applicazione di tecniche di Programmazione Neuro-Linguistica (PNL).
Cos’è la PNL?
La Programmazione Neuro-Linguistica è un approccio innovativo alla comunicazione, allo sviluppo personale e alla psicoterapia nato negli anni ‘70 del Novecento in California. L’idea alla base della PNL è che esiste una stretta connessione fra i processi neurologici, il linguaggio e i comportamenti di un individuo. In particolare, l’approccio della PNL prevede che, attraverso la comunicazione (verbale, paraverbale e non verbale), sia possibile modificare la struttura percettiva di un individuo e, in questo modo, condizionarne il comportamento.
L’obiettivo della PNL è, quindi, quello di modellare la “mappa del mondo” di un individuo, ovvero l’insieme delle sue percezioni, convinzioni e credenze rispetto al mondo che lo circonda, in modo da incoraggiare lo sviluppo di abitudini positive, favorire l’emergere di comportamenti cosiddetti “facilitanti” (in linea con gli obiettivi prefissati) e frenare i comportamenti “limitanti” (ostacoli agli obiettivi prefissati).
Come applicare la PNL nella comunicazione medico-paziente?
Nella comunicazione tra medico e paziente, il fattore determinante per la costruzione di una buona relazione è la capacità di generare e trasmettere fiducia, mostrandosi aperti non solo al dialogo ma, soprattutto, all’ascolto.
È essenziale, quindi, che il professionista sanitario non si limiti a ricercare e fornire le informazioni necessarie, ma anche che nel farlo mostri empatia nei confronti del paziente e si sforzi di comprendere il suo vissuto esperienziale ed emotivo. Attraverso l’applicazione di alcuni principi di PNL, è possibile facilitare questo processo di comprensione.
In primo luogo, è essenziale entrare in contatto con la “mappa” del mondo del paziente, mettersi nei suoi panni e capire quali sono le sue sensazioni, paure e preoccupazioni. Comprendere esattamente il punto di vista del paziente, cosa lo turba e cosa, invece, può farlo sentire meglio, è fondamentale per trasformare le sue prospettive da negative e angosciose (ansia, dolore, paura) a positive e desiderabili (serenità, benessere).
Per entrare in sintonia con il paziente e incoraggiarlo a manifestare i propri pensieri, le proprie emozioni e i propri dubbi, è importante fare in modo che si senta ascoltato e capito.
È opportuno, ad esempio, mantenere costante il contatto visivo con il paziente, fornire frequenti feedback verbali (“sì”, “certo”, “capisco”) o non verbali (cenni di assenso con la testa, la mimica facciale o la gestualità), e adattare il proprio modo di parlare in base alle caratteristiche e alle preferenze mostrate dal paziente (ritmo e tono della voce, postura, prossemica ecc.).
Mostrare un sincero interesse nei confronti di ciò che il paziente ha da dire e prestare attenzione a tutti i segnali, espliciti e impliciti, che vengono trasmessi nel corso della conversazione sono gli elementi fondamentali su cui si basa l’approccio della PNL: da una parte, infatti, l’atto del mostrarsi aperti e interessati contribuisce a generare fiducia e incoraggia l’apertura nel paziente; dall’altro, l’osservazione e l’ascolto multisensoriale permette di individuare immediatamente eventuali fattori di stress e di interpretare più correttamente le effettive condizioni di salute – fisica, psicologica ed emotiva – del paziente. In questo modo, è possibile scegliere con maggiore consapevolezza l’approccio comunicativo migliore per venire incontro alle sue esigenze, rispondere ai suoi dubbi e ridurre le sue paure.
Per approfondire
L’importanza di una buona comunicazione nel contesto di cura è trattata e approfondita in due corsi online rivolti ai professionisti della salute:
- Principi di PNL – La Comunicazione Efficace nella relazione di cura, tenuto dal docente Giuseppe Sferrazzo, Formatore e Coach nell’ambito della Comunicazione Efficace, Public Speaking e Abilità Relazionali. Il corso è organizzato in quattro moduli e offre una panoramica sui concetti di base di Comunicazione e Relazione e sull’applicazione dei principi di Programmazione Neuro-Linguistica all’interno della relazione medico-paziente (l’importanza delle domande, la pratica di ascolto attivo, l’identificazione e gestione degli stati emotivi).
- Costruire relazioni terapeutiche significative: strategie di comunicazione efficace nella gestione e nella presa in carico dei pazienti nei contesti socio-sanitari, tenuto dalla docente Maria Rosaria Mottola, Psicologa ed Esperta in Neuropsicologia Clinica dell’Età Evolutiva, dell’Adulto e dell’Anziano. Il corso è organizzato in quattro moduli, dedicati rispettivamente a:
- Strategie per lo sviluppo della comunicazione efficace nei contesti di cura;
- Educare alla salute e al benessere;
- L’esperienza della malattia e della sofferenza;
- Le competenze socio-relazionali del professionista della salute.
Il completamento del corso in modalità FAD (Formazione a Distanza), con il superamento del test finale, dà diritto a 50 crediti ECM per tutti i professionisti sanitari.