Come si diventa assistente sociale

assistente sociale

La figura dell’assistente sociale può essere difficile da inquadrare e incasellare in uno specifico profilo professionale, poiché, avendo un campo d’azione abbastanza vasto, è aperta a contesti e prospettive di lavoro anche molto differenti tra loro. 

I servizi sociali, infatti, sono rivolti a tutte le fasce della popolazione, con differenze e variabili considerevoli in termini di età, di etnia, di stato di salute, di background linguistico e culturale, e molto altro.

Cosa fa un assistente sociale

L’obiettivo primario dell’assistente sociale, comune a tutti i contesti lavorativi in cui può trovarsi a operare, è fornire aiuto e sostegno a chi si trova in condizione di difficoltà sociale o presenti un handicap cognitivo o fisico.

Le principali aree in cui può essere richiesto l’intervento o il supporto di un operatore sociale sono:

  • diritti e problematiche dell’infanzia e dell’adolescenza (dispersione scolastica, tribunali per i minorenni, case-famiglia);
  • condizioni di tossicodipendenza o malattia mentale;
  • riconoscimento degli handicap fisici e mentali;
  • valutazione delle pratiche di adozione e affido familiare.

Inoltre, gli assistenti sociali si occupano di fornire assistenza:

  • ai giovani che si rivolgono ai consultori;
  • ai malati e le loro famiglie;
  • agli anziani e ai disabili;
  • ai detenuti nei carceri penitenziari;
  • agli extracomunitari che si rivolgono alle comunità di accoglienza.

La figura professionale dell’operatore sociale si occupa, quindi, di mettere le proprie conoscenze e competenze a servizio della comunità, offrendo la sua consulenza e, in alcuni casi, esercitando il potere decisionale consentito dalla sua qualifica.  Queste attività possono essere svolte all’interno di enti pubblici, associazioni o organizzazioni private, o in loro collaborazione.

Come si diventa assistente sociale

Per diventare assistente sociale è necessario aver conseguito un titolo di studio universitario e aver superato l’esame di Stato abilitante che consente di iscriversi all’Albo professionale, requisito obbligatorio per esercitare la professione.

Per quanto riguarda il titolo di studio, è necessario fare una distinzione tra la figura dell’Assistente Sociale (AS) e quella dell’Assistente Sociale Specialista (ASS), che, oltre ai compiti già indicati, può svolgere anche mansioni di gestione e supervisione. 

Nel primo caso, è sufficiente la Laurea Triennale (Classe 6 – Scienze del Servizio Sociale oppure L-39 Servizio Sociale); nel secondo, occorre una Laurea Specialistica (Classe 57/S – Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali) oppure una Laurea Magistrale (Classe LM-87 – Servizio sociale e politiche sociali).

L’Albo professionale degli assistenti sociali

L’iscrizione all’Albo professionale degli assistenti sociali è un obbligo di legge per chiunque voglia lavorare come assistente sociale, sia in qualità di dipendente pubblico che in qualità di dipendente per un’azienda privata o di libero professionista.

Per potersi iscrivere, l’aspirante operatore sociale deve rivolgersi all’Ordine Assistenti Sociali della propria regione. In Italia, infatti esistono 20 Ordini Regionali, coordinati dal Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali, ciascuno dei quali si occupa di curare l’Albo regionale, provvedendo alle iscrizioni e cancellazioni dei professionisti ed svolgendo revisioni periodiche.

Sul sito web del Consiglio Nazionale, invece, è possibile verificare l’avvenuta iscrizione effettuando una ricerca all’interno dell’Albo Unico, contenenti tutti i nominativi degli assistenti sociali registrati su territorio nazionale.

L’esame di stato

Il superamento dell’esame di stato consente di iscriversi alla sezione A (Assistente Sociale Specialista) o B (Assistente Sociale) dell’Albo professionale, in base al proprio titolo universitario.
Ma in cosa consiste questo esame?

L’esame per Assistente Sociale, valido per l’iscrizione alla Sezione B dell’Albo professionale, è composto da quattro prove:

– due esami scritti;

– una prova orale;

– una prova pratica.

L’esame per Assistente Sociale Specialista, valido per l’iscrizione alla Sezione A dell’Albo professionale, invece, è costituito da tre prove:

– due esami scritti;

– una prova orale.

Il nostro corso online, “Preparazione all’Esame di Stato in Assistente Sociale per le sezioni A e B”, fornisce tutte le basi e gli approfondimenti necessari per orientare l’attività di studio dei candidati. Il corso è tenuto dalla docente Teresa Esposito, Assistente Sociale Specialista e Progettista Sociale.

Quanto guadagna un assistente sociale

Lo stipendio di un assistente sociale può variare molto in base all’area di competenza, al titolo di studio conseguito e al tipo di contratto stipulato.

Per un assistente sociale che vuole svolgere lavoro dipendente, le possibilità sono principalmente due: accedere a una posizione tramite concorso pubblico oppure tramite assunzione da parte di una cooperativa.

Nel primo caso, oltre a una maggiore stabilità e sicurezza a livello contrattuale, anche la retribuzione è più alta: per un contratto di lavoro full-time di almeno 36 ore lavorative settimanali un assistente sociale guadagna almeno 1200 € al mese.

L’assunzione da parte di una cooperativa, invece, difficilmente può assicurare contratti a tempo indeterminato, ed è molto più comune ottenere contratti a progetto o comunque a tempo determinato. Questo comporta, anche a livello di retribuzione, uno stipendio sensibilmente più basso, che si aggira attorno agli 850 € al mese.

Chi intende, infine, svolgere l’attività come libero professionista, ha un guadagno molto variabile, che dipende dal numero di clienti che riesce a gestire. In questo caso, il costo delle prestazioni dev’essere calcolato sulla base di un apposito tariffario pubblicato dal Consiglio nazionale dell’ordine degli assistenti sociali.