In questa unità parleremo dei sintomi non cognitivi della demenza, ovvero l’insieme di sintomi psicologici e comportamentali meglio conosciuti con l’acronimo inglese BPSD Behavioral and Psychological Symptoms of Dementia.
I BPSD raggruppano i sintomi della demenza che si caratterizzano per un’alterazione della percezione, del contenuto del pensiero, dell’umore e del comportamento, quindi possiamo suddividerli in sintomi psicologici e in sintomi comportamentali.
La manifestazione dei disturbi psicologici e comportamentali si lega alla forma di demenza, alla fase della malattia, al tratto della personalità premorbosa, al contesto di vita esoprattutto alla qualità dell’assistenza;per questo motivo viene riportata una frase di Tom Kitwood che dice: “Tutti i comportamenti-problema dovrebbero essere considerati principalmente come tentativi di comunicazione di un bisogno, si deve cercare di comprendere il messaggio per poi impegnarsi con il bisogno non soddisfatto” (questo è unconcetto che occorre tenere bene a mentequando le persone con demenza manifestano un sintomo comportamentale o psicologico).
Dunque adesso andiamo nello specifico a vedere quali sono i sintomi psicologici e sono: i deliri, le allucinazioni, gli errori di identificazione o dispercezione, sintomi depressivi, ansiosi e di apatia.
Per quanto riguarda i deliri, i contenuti di pensiero deliranti più frequenti nelle persone con demenza sono: la convinzione che le altre persone rubino degli oggetti personali, la tendenza a sostenere che la casa in cui si trova non è la sua, il fatto che il familiare che si occupa del malato sia un impostore, la paura di essere abbandonato e laconvinzione che si cospiri per un suoallontanamento; inoltre è una cosa molto frequente il delirio di gelosia e l’accusadi infedeltà del proprio coniuge, quindi è necessario dire che la presenza dei deliri è una delle cause più importanti di aggressività del paziente nei confronti del curante.
Un altro sintomo psicotico che si associa ai deliri sono le allucinazioni,le più ricorrenti sono: le allucinazioni di tipo visivo che riguardano la percezione di persone nella propria casa.
Queste allucinazioni possono essere tali a tal punto che la persona si comporta come se avesse queste persone, che in realtà non sono nella propria abitazione e tutto questo si puòspiegare con una combinazione tra quello che è un deficitdi riconoscimento visivo (agnosia) e un’alterata sensibilità al contrasto di luce tra chiaro e scuro, infatti molto spesso le allucinazioni avvengono durante le ore notturne.
Ai sintomi più psicotici (deliri, allucinazioni) dobbiamo affiancare le dispercezioni o errori di identificazione, ossia un errore d’interpretazione di un oggetto che è realmente presente, per esempio il fatto che la persona non riconosca la propria immagine riflessa nello specchioe pensi che quella persona sia un’altra; altri errori di identificazioni possono essere relativi o a eventi visti in televisioni che vengono vissuti come reali; errori di identificazione di persone, ovvero pensare che le persone non sono quello che dicono di essere o pensare che si travestono come persone a loro conosciute, usando i loro vestiti.
Ora andiamo a vedere la depressione. In corso di demenza la presenza di depressione sicuramente è un fattore che riduce molto l’autonomia e aggrava quello che è il decorso della malattia, peggiora molto la qualità di vita del paziente, dei familiari e molto spesso anticipa l’istituzionalizzazione; è importante fare una diagnosi differenziale con la demenza, ma questo lo andremo a vedere nell’unità riguardante la pseudo demenza depressiva.
In corso di demenza la depressione molto spesso è una delle prime reazioni che lapersona accusa nel momento in cui comincia ad avere le sue primedéfaillance cognitive, andiamo a vedere quali sono gli aspetti da tenere in considerazione.
L’aspetto piùcaratterizzante è una deflessione, cioè un abbassamento del tono dell’umore e quindi una riduzione di quella che è la dimensione del piacere, dunque la persona in corso di demenza può apparire con un umore triste fino alla disperazione, al pianto; c’è una riduzione di quella che può essere un’affettività positiva in risposta a quelle che sono le interazioni sociali e le attività quotidiane; un isolamento; un ritiro sociale; un’alterazione neurovegetativa sia dell’appetito sia del sonno; un’agitazione oppure un rallentamento; una facile irritabilità; fatica; un senso di astenia e possono essere presenti i sentimenti di colpa, di inutilità, di disperazione.
Ovviamente è molto importante fare una diagnosi differenziale, perché ci sono alcuni sintomi che si sovrappongono.
Un’altra psicopatologia presente nella demenza è l’ansia, una delle manifestazioni più frequenti è la cosiddetta sindrome di Godot, ovverosia la ripetuta e incessante richiesta di avereinformazione su un evento futuro,tutto questo avviene perché la persona dimentica di aver chiesto e quindi la ripetitività e come se aumentasse proprio questa reazione ansiosa della persona; oltre a questo una delle più grandi paure e quella di essere abbandonato, fino ad arrivare a dei veri e propri sintomi di espressione ansiosa quali per esempio movimenti come torcersi le mani e delle vere e proprie cantilene.
Ultimo sintomo psicologico della demenza è l’apatia, cioè la perdita di interesse nello svolgimento delle attività di vita quotidiana. Le persone con demenza possono mostrare (questo avviene soprattutto in fase iniziale) una perdita di interesse, una minore spontaneità, una minore disponibilità a iniziare la conversazione, ad essere meno affettuose, a contribuire meno alle faccende, ad avere un disinteresse nelle attività e nei progetti altrui, ad avere una perdita di interesse; quindi che può colpire lo svolgimento delle attività quotidiane, ma lo si può intravedere anche nella stessa mimica facciale della persona.
Dopo aver visto i sintomi psicologici ci soffermeremo sui sintomi comportamentali della demenza e quindi nelle prossime slide parleremo del vagabondaggio, dell’agitazione psicomotoria, delle reazioni catastrofiche, della disinibizione e dei disordini del sonno e dell’alimentazione.
Con il termine vagabondaggio intendiamo una serie di manifestazioni comportamentali che sicaratterizzano per la tendenza della persona a compiere determinati movimentio avere degli specifici atteggiamenti, per esempio il seguire continuamente il familiare o chi lo assiste, il camminare incessantemente senza una meta, il lavare continuamente oggetti, il risvegliarsi e girovagare per casa durante le ore notturne, un affaccendamento motorio afinalistico, quindi fare e rifare le stesse cose senza un obiettivo, o ancora aprire e chiudere i cassetti oppure i tentativi di abbandonare la propria casa, il cosiddetto wandering.
Con agitazione invece intendiamo la presenza di un’attività che può essere motoria o verbale, che risulta essere inadeguata, poco consona al contesto. L’agitazione si può esprimere sia attraverso dei comportamenti motori di tipo aggressivo, come per esempio il picchiare e nonaggressivo come avere per esempio deitic, oppure si può manifestare con comportamenti verbali di natura aggressiva come urla offese, oppure non aggressiva come lamentele e vocalizzazioni persistenti.
Un sintomo comportamentale tipico della demenza sono le reazioni catastrofiche, con questo termine intendiamo avere delle risposte emotive eccessive ed improvvise che sono sproporzionata rispetto alla situazione; peresempio delle improvvisi crisi di pianto, delle vere e proprie aggressioni, che non sono reattive alla situazione, ma sono molto sproporzionate, quasi fuori luogo.
Alla base di queste reazioni catastrofiche spesso si hanno delle novità per il paziente o il fattoche magari la stessa persona non è ingrado di comunicare, o c’è una scarsa illuminazione, o il fatto che magari la persona risente di una gestione poco consona alla sua situazione.
Ora quindi passiamo alla disinibizione, ovverosia la tendenza ad agire in maniera impulsiva e non consona della persona rispetto al contesto, quindi una persona che agisce senza apparentemente considerare le conseguenze.
Questa disinibizione può essere sia a livello sociale (parlare ad estranei come se si conoscessero) sia a livello sessuale, magari dire cose volgari, fare degli apprezzamenti sessuali o parlare per esempio di cose private in pubblico; dunque avere tutta una serie di comportamenti appunto impulsivi che in qualche modo sono l’espressione di uno scarso autocontrollo della persona rispetto al proprio ambiente di vita. Per concludere i sintomi comportamentali parliamo di disturbi di natura neurovegetativa, quindi di disturbi del sonno, ovverosia una disregolazione del ciclo sonno-veglia che può manifestarsi sia con un eccesso di sonno (ipersonnia anche diurna), sia invece in difetto, dunque un’insonnia, un sonno completamente assente.
Diciamo che la difficoltà del sonno se inizialmente può essere lieve, può portare a un vero e proprio cambiamento del ciclo sonno- veglia, cioè i pazienti arrivano praticamente o a non dormire più o a scambiare il giorno per la notte.
Come idisturbi del sonno in eccesso o indifetto, possiamo avere lo stesso in termini di alimentazione, cioè la persona modifica quelli che sono i tempi, la frequenza dei pasti e il luogo del pasto;oltre all’alimentazione, ci sialimenta o in maniera iperfagica (ci si alimenta troppo) o non ci si alimenta proprio, quindi fino ad una vera e propria anoressia, con conseguente aumento/riduzione del peso.
Valutare lapresenza o meno di questi sintomipsicologici e comportamentali è comunque importante perché la loro presenza si correla con una riduzione significativa della qualità di vita della persona affetta da demenza e del caregiver; sicuramente sono la principale fonte di stress assistenziale dei familiari a tal punto che risultano essere una delle prime cause di istituzionalizzazione di queste persone, aumentando esponenzialmente quelli che sono i costi socio-assistenziali.
Possiamo riassumere dicendo che nella fase iniziale abbiamo dei sintomi più affettivi di reazione adatta della persona, come per esempio reazioni di ansia, di depressione, una labilità del tono dell’umore; man mano emergono sempre più i sintomi comportamentali, i quali possono essere quelli divagabondaggio, di agitazione o disinibizione, con la presenza o meno di delirio, allucinazioni che sono più di natura psicotica; nella fase severa prevalgono l’agitazione, chepuò essere di tipo verbale-motoria, insonnia, movimenti afinalistici e incontinenza.
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