Nei disegni più comuni dei bambini troviamo anche le figure meccaniche, sicuramente prevalgono però nei disegni dei maschietti, perché con le figure meccaniche il bambino esprime l’indipendenza, la forza, ovviamente tutto quanto con valenza sociale.
Pensiamo prima di tutto alla macchina o alla moto: la macchina è molto legata all’indipendenza, alla capacità sociale di essere indipendenti sia economicamente sia anche praticamente; muoversi con una macchina e poter avere la possibilità di comprarla, e di comprare la macchina grande, la macchina bella, è sicuramente un valore sociale molto apprezzato e i bambini vivono molto nelle famiglie anche questo tipo di dinamiche e di vissuti. Se pensiamo infatti ai bambini più piccoli, molte volte il papa è associato alla macchina o alla moto: quando un bambino piccolo è all’asilo e sente il rumore di una moto molto spesso si ferma e indica la maestra che sta arrivando papà, difficilmente la mamma è associata allo stesso rumore, proprio perché la mamma è associata ad altro; il femminile non è associato solitamente a questo tipo di valori. La macchina e la moto sono appunto simboli psicologici di forza e di indipendenza, uno status sociale importante.
Pensiamo poi, spostandoci dalla terra ferma al mare, alla barca: prima di tutto non dobbiamo pensare soltanto alla barca, ma anche ai diversi tipi di barca; generalizzando possiamo dire che la barca si muove sul mare, il bambino piccolo che disegna la barca nel mare non sa, non è consapevole, che anche il marinaio ha le strade da percorrere, ha delle rotte; per il bambino c’è un mare sconfinato e quindi la barca è libera di muoversi a differenza per esempio della macchina che invece ha delle strade tracciate e delle regole da rispettare sulla strada oltre a questo dobbiamo però pensare al significato simbolico del mare.
Una barca che naviga sul mare è una barca che viene cullata dalle onde del mare, dove il mare per definizione simbolica-psicologica, rimanda alla figura materna e in particolare all’utero materno e quindi il tutto rimanda al farsi cullare nel grembo materno, farsi cullare ma non sempre, perché dobbiamo sempre pensare al modo di rappresentare il mare nel disegno del bambino: può essere un mare calmo e quindi può rimandare a questo farsi cullare nel grembo materno, ma può essere un mare in tempesta.
Oltre alla rappresentazione grafica abbiamo sempre detto che dobbiamo far accostare al disegno anche una breve descrizione – lì dove è necessario o possibile – dal bambino e quindi unire anche la verbalizzazione del bambino alla rappresentazione grafica proiettiva.
Oltre quindi al mare dobbiamo pensare anche alla barca: la barca effettivamente sta viaggiando nel mare, si sta facendo cullare, si sta facendo trasportare, oppure c’è un’àncora? Perché non rimanda sicuramente alla libertà una barca che ha gettato l’àncora.
Abbiamo prima accennato alla diversa tipologia di barche, e quindi il bambino potrà esprimere aggressività con una nave dei pirati, oppure potrà esprimere la volontà, o il desiderio, o il sogno, o il ricordo di una vacanza in crociera con una nave da crociera, oppure l’attività, l’operosità, la quotidianità dei pescatori disegnando per esempio una barca di pescatori.
Quindi prima di poter dare un significato omologato e unico al disegno della barca dobbiamo considerare tutti questi fattori.
Poi dobbiamo pensare all’aereo: l’aereo simbolicamente è un elemento, una figura meccanica, con cui si parte, si evade, si va lontano. Con l’aereo, e quindi chi disegna l’aereo, ha bisogno di evadere, di viaggiare, ha bisogno sicuramente di una pausa. L’aereo poi si situa nella parte alta del foglio quindi c’è anche un distacco dalla base, dal piano di realtà; questo però non è sempre valido, dobbiamo sempre considerare il disegno in quel bambino. Un bambino per esempio può rappresentare, disegnando l’aereo, la sua quotidianità se abita vicino all’aeroporto, quindi potrà disegnare l’aereo che atterra o l’aereo che decolla, oppure potrà disegnare la sua famiglia che parte in vacanza con l’aereo, oppure potrà disegnare il papà che torna con l’aereo, e sono desideri emozioni sicuramente diverse dal bisogno di evadere.
Abbiamo poi figure meccaniche che rimandano alla guerra come il carro armato: una figura sicuramente aggressiva, di guerra; è una figura meccanica con cui sia ci difendiamo nascondendoci dentro il carro armato e sia possiamo attaccare. Il carro armato poi simbolicamente e la figura meccanica di guerra dei vincitori, di solito si vedono scene dei vincitori che alla fine della guerra dominano il territorio camminando nei carri armati, e poi concludiamo con i robot e le figure spaziali dove troviamo sicuramente un distacco dalla realtà, un rifugio nella fantasia, e andiamo poi a vedere col racconto di fantasia sia grafico e si ha verbalizzato del bambino qual è la simbologia psicologica data a quella rappresentazione grafica.