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STADIO DI REALISMO VISIVO NEL DISEGNO INFANTILE

L’ultimo stadio di sviluppo di cui parliamo è il realismo visivo.

Intorno agli 8-9 anni – parlando sempre per medie di età, perché dobbiamo sempre pensare all’individualità dello sviluppo e ad una espressione individuale e molto soggettiva nei disegni – comunque intorno a quest’età, dobbiamo pensare ad uno sviluppo graduale nella capacità del bambino di rappresentare la realtà: passiamo appunto dal realismo intellettuale o cognitivo che caratterizzava alla fase precedente al realismo visivo.

Il bambino avrà la maturità di capire che dovrà rappresentare la realtà così come si vede, la realtà fenomenica, e non la realtà come la conosce, e tenderà gradualmente a non realizzare più elementi in trasparenza.

Tutto questo lo porterà ad uniformare all’apparenza visivo fenomenica le sue rappresentazioni e lo porterà a realizzare gradualmente disegni in prospettiva appunto, seguendo le leggi della prospettiva euclidea, e quindi a realizzare gradualmente disegni in profondità che danno appunto la sensazione della tridimensionalità e della profondità.

Assistiamo quindi gradualmente ad una ricchezza nell’espressione grafica dei bambini e possiamo quindi iniziare a parlare delle forme più comunemente rappresentate dai bambini: parleremo quindi del disegno della figura umana che si sviluppa poco dopo e gradualmente dopo l’omino testone o cefalopode, parleremo del disegno della casa del disegno della famiglia del disegno dell’albero degli animali e delle figure meccaniche.

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