Principali strategie usate per far fronte al fenomeno Burnout
Il modo migliore per prevenire il Burnout è sicuramente prendersi cura dell’organizzazione e del singolo operatore promuovendo l’impegno nel lavoro e ponendo particolare attenzione alla sfera personale. Questi interventi consistono non solo nel ridurre gli aspetti negativi presenti sul posto di lavoro, ma anche nel tentare di aumentarne quelli positivi. Questi ultimi, concorrono ad accrescere l’energia, il coinvolgimento e l’efficacia, sostenendo i lavoratori, permettendo loro di affermarsi nel contesto, non tralasciando l’importanza dell’autonomia nelle decisioni da prendere ed offrendo un’organizzazione del lavoro chiara e coerente.
Le strategie alle quali facciamo riferimento sono molteplici e la loro adozione permetterebbe lo sviluppo di una visione oggettiva, una maggiore consapevolezza dello stato individuale e collettivo interno all’ambiente organizzativo, sia da parte del singolo che dell’intera azienda.
Uno degli interventi di maggiore efficacia riguarda le strategie di Coping. Questo termine può essere tradotto con la parola fronteggiamento, gestione attiva, capacità di risolvere i problemi ed indica l’insieme di strategie mentali e comportamentali che sono messe in atto per contrastare una certa situazione. Secondo Lazarus e Folkman, il coping svolge diverse funzioni fondamentali in base alle quali è possibile prevedere diverse tipologie di risposta, tra le quali troviamo: accettare il confronto, prendere le distanze, auto-controllarsi, cercare il sostegno sociale, accettare la responsabilità, pianificare la soluzione e rivalutarsi positivamente. Ne consegue che il coping è una strategia fondamentale per il raggiungimento del benessere e presuppone un’attivazione comportamentale dell’individuo, che lo renda protagonista della situazione e non soggetto passivo. Lo stato di benessere è, dunque, raggiungibile attraverso un equilibrio tra la volontà della persona e la possibilità di realizzarle, in sintonia con il contesto in cui vive.
Negli ultimi anni, una pratica che ha riscosso molto successo è la Mindfulness, disciplina che trae le sue basi nel pensiero filosofico buddhista. Questa tecnica si è dimostrata in grado di esercitare un’influenza potente sulla salute, sul benessere e sulla felicità delle persone, apportando significative modificazioni anche a livello cerebrale e neuronale, attivando alcune aree del cervello e particolari connessioni neurali. In generale si può dire che i risultati che si potrebbero ottenere nel metterla in pratica con costanza, riguardano la riduzione dei livelli di stress, ansia, depressione e irritabilità; aumento della memoria, i tempi di reazione e la resistenza mentale e fisica; rende migliori e appaganti le relazioni umane; rinforza il sistema immunitario; spinge le persone a diventare più pazienti e compassionevoli con se stesse; riduce gli automatismi e migliora la regolazione delle emozioni; permette di potersi radicare nel presente per riprendere il controllo della propria vita nel qui e ora.
Ancora, la pratica di Empowerment, un processo capace di liberare il potenziale personale e professionale per raggiungere con piena soddisfazione obiettivi rilevanti per se stessi e per l’organizzazione, servirebbe a migliorare la capacità motivazionale, il potenziamento delle prestazioni intellettive e l’aumento della propria consapevolezza e resa professionale. Non solo, attraverso l’adozione di questa tecnica, si incrementano le performance dei singoli individui e dei gruppi di lavoro, a livello personale e professionale. Si potenziano le capacità di persuasione e di comunicazione, il senso di responsabilità nella gestione di tutte le problematiche e nel raggiungimento degli obiettivi, la gestione del tempo e la propria efficienza personale assieme all’efficacia organizzativa. Con l’Empowerment si esercitano tecniche personali e di gruppo in maniera che i manager, gli imprenditori ed i responsabili di gruppi di lavoro, riescano a gestire meglio le resistenze dello stress lavoro – correlato che quest’epoca sta presentando come biglietto da visita ad ogni azienda.
In conclusione, se non sempre è possibile eliminare le situazioni che procurano stress, possiamo però trovare il modo per evitare di sentirci impotenti di fronte ad esse.