IL PROFESSIONISTA CHE SI OCCUPA DI AUTISMO
Il professionista che si occupa di intervenire nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico è solitamente un professionista sanitario con formazione universitaria e post universitaria inerente tematiche quali: pedagogia speciale; psicologia; neuropsicologia; psicofarmacologia ecc
Per porre una diagnosi di autismo è necessario che questa venga effettuata da una equipe di persone con una specifica formazione ed esperienza, ed è importante realizzare una valutazione completa, che fornisca un quadro esaustivo delle condizioni del bambino. Le valutazioni che devono essere effettuate in questo senso sono:
- Valutazione diagnostica attraverso gli strumenti dell’ADOS- 2 o della CARS2, onde valutare la presenza o meno dei sintomi necessari ad apporre la diagnosi
- Valutazione funzionale consente di conoscere i punti di forza e le difficolta’ del bambino e di mettere a punto un programma di intervento sulle sue necessita’ specifiche.
Il professionista che intende occuparsi di riabilitazione di persone che sono nello spettro dell’autismo dovra’ possedere conoscenze relative alle:
- caratteristiche delle sindromi dello spettro autistico, dell’epidemiologia, eziologia, diagnosi;
- tecniche educative evidence-based, predittive di efficacia secondo la letteratura esistente, analizzando in particolare la Linea Guida 21 dell’Istituto Superiore Della Sanità;
- metodologie dell’Analisi Applicata del Comportamento (ABA), che è la terapia d’elezione per le sindromi dello spettro autistico;
- Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) e dei principali ausili che possono essere utilizzati con le persone con sindromi dello spettro autistico;
- I correlati comportamentali dell’autismo, di come questi possono impattare nella vita delle famiglie e di come ngli operatori possono intervenire con funzione di supporto.
La formazione permette, inoltre di acquisire conoscenze e competenze su:
- Che cosa è l’autismo.
- Quali sono i bisogni educativi del bambino o del ragazzo sulla base del livello di funzionalità, l’età cronologia e l’età dello sviluppo.
- Come impostare programmi e proposte didattiche tenendo conto dell’organizzazione dell’ambiente e dei tempi dell’attività didattica.
- Quali sono le strategie per gestire i problemi comportamentali.
- Quali sono le strategie d’intervento più significative per l’autismo.
Inoltre, dal momento dell’ingresso di un alunno con certificazione di disabilità nel ciclo scolastico (a partire dalla scuola dell’infanzia), o a partire dal momento in cui un allievo riceve una certificazione, la scuola è vincolata alla redazione del PEI che deve contenere:
- obiettivi didattici, educativi e di apprendimento: fanno parte degli obiettivi anche l’inclusione e la socializzazione, e più in generale il benessere dell’allievo nel contesto della scuola
- l’elenco di tutte le attività didattiche, l’organizzazione degli orari e la strutturazione delle attività insieme al metodo e ai sussidi impiegati per organizzarle
- la valutazione delle attività, con la descrizione dei metodi e dei criteri che la sostengono
- il rapporto tra la scuola e il contesto extra-scolastico.
Il Piano Educativo Individualizzato è elaborato dai docenti contitolari della classe o dal consiglio di classe.
Partecipano alla redazione del PEI i genitori o chi ne esercita la responsabilità e le figure professionali specifiche interne ed esterne alla scuola, che interagiscono con la classe e con l’alunno con disabilità.