Esperto nell’interpretazione dei test grafici proiettivi: Chi è e cosa fa?
E’ fondamentale per lo Psicologo avere un quadro preciso della personalità del paziente, e non solo dei sintomi che quest’ultimo presenta e, per realizzare tale premessa, la strumentazione professionale di cui il professionista può avvalersi è rappresentata principalmente dal colloquio, dall’osservazione e dai test.
I test psicologici, se conosciuti e utilizzati in modo corretto, diventano un valido veicolo di informazioni necessarie rispetto agli aspetti comportamentali, cognitivi e di personalità.
Essi integrati con altri strumenti diagnostici, consentono di compiere una valutazione iniziale (assessment) approfondita.
Essi si prestano bene ad essere utilizzati sia con gli adulti che con i bambini. In particolare, i test che utilizzano la produzione grafica, detti test grafici proiettivi, sono particolarmente utili per conoscere approfonditamente gli aspetti più intimi del soggetto in maniera poco intrusiva. Il soggetto, infatti, preso dall’aspetto ludico dell’esperienza proposta, proietta quasi senza accorgersene sentimenti, emozioni, paure e desideri.
Il metodo inoltre sarebbe caratterizzato da diversi vantaggi, quali: essere di facile applicazione, essere eseguito in un tempo non particolarmente lungo, essere utilizzabile anche con le persone che hanno difficoltà nel esprimersi verbalmente e, quindi applicabile anche con soggetti analfabeti o stranieri.
Chi è il lo Psicologo esperto nell’interpretazione dei test grafici proiettivi?
Tutti gli psicologi possono avvalersi dei test per lo svolgimento della propria attività; tuttavia data la complessità e l’articolazione tecnica della maggior parte degli strumenti psicodiagnostici, è molto indicato il conseguimento di un’ulteriore formazione specialistica, attraverso Corsi di formazione o Master.
Cosa fa? (saper fare, saper essere, saper divenire)
Lo Psicologo adeguatamente formato sui test grafici proiettivi, è in grado di decodificare il significato attribuito ai diversi segni grafici, sa comprendere il significato delle risposte fornite dal paziente ed è in grado di procedere alla siglatura.
I test proiettivi di personalità, infatti, basandosi su meccanismi di tipo “proiettivo”, attraverso la proposizione di materiale non strutturato o scarsamente strutturato al soggetto, sono solitamente caratterizzati da modalità strutturate e standardizzate di codifica ed analisi delle risposte fornite e da specifici criteri di valutazione.
Cosa non fa?
Lo Psicologo esperto di test proiettivi grafici, sapendo ben discriminare tra i diversi test, tenderà a prediligere altre tipologie di reattivi quando bisogna testare e valutare gli aspetti strettamente intellettivi e cognitivi del paziente.
Dove lavora?
Lo Psicologo può ricorrere all’ausilio dei test grafici proiettivi in differenti ambiti, che comprendono sia quello clinico, all’interno di percorsi di valutazione psicologica con soggetti adulti che in età evolutiva, che nel campo della ricerca, insieme ai test cognitivi e di livello per valutare l’apprendimento, in ambito giuridico-peritale.
Breve intervista ad uno Psicologo esperto nell’interpretazione dei test grafici proiettivi.
“Sono Valentina, ho 28 anni e sono una Psicologa Clinica. Ho iniziato da due anni la libera professione. Mi occupo sia di adulti che di bambini. Nella mia pratica ricorro spesso ai test. Con grande stupore mi tocca ammettere che i test, specie quelli proiettivi, a volte, sono visti come qualcosa verso cui anche gli stessi psicologi sono scettici. A mio avviso, ciò è guidato dal pregiudizio, dovuto spesso all’assoluta mancanza di conoscenza e quindi di esperienza verso tali strumenti. Mi è spesso capitato, infatti, di scoprire che molti dei miei colleghi, critici verso le tecniche proiettive non avessero mai avuto modo, in realtà, di maturare alcuna esperienza clinica con esse.
Secondo la mia esperienza, le tecniche grafiche proiettive svolgono un ruolo di primo piano nell’importante lavoro diagnostico che deve precedere e accompagnare ogni intervento psicologico”.
Vedi anche: Lo psicologo: chi è? E perchè andarci? Un po’ di ordine