Il ruolo centrale della famiglia nei DSA

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Può succedere che un genitore intento ad aiutare il proprio figlio nei compiti scolastici, noti che il bambino abbia notevoli difficoltà nel leggere, nello scrivere o fare i calcoli. Ciò può essere segnalato anche dalla Scuola o da terzi che aiutano i bambini nelle attività extra-scolastiche.

Il genitori hanno il compito di prestare attenzione agli eventuali “campanelli di allarme” di un DSA. Riconoscere e accettare che il proprio figlio possa avere delle difficoltà scolastiche (e forse un DSA) è il primo passo per aiutarlo.

Sarebbe opportuno che i genitori, individuate nel bambino difficoltà di apprendimento, si rivolgessero a degli specialisti che possano effettuare una diagnosi del disturbo ed accertare quindi se si tratta di un DSA.

Qualora ci fosse una diagnosi di DSA, è necessario che i genitori informino la scuola della diagnosi e la consegnino in segreteria affinché venga protocollata. Questo consentirà alla scuola di attivare tutte le indicazioni a tutela del diritto all’istruzione per gli studenti con DSA.

Una volta dato un nome al problema di fronte alla diagnosi di DSA, molti genitori si interrogano su quale sia la modalità più appropriata da adottare per supportare il proprio figlio e facilitare il suo processo di acquisizione dell’autonomia.

Come aiutare il proprio figlio con DSA?

  • Cercare di informarsi il più possibile sul problema;
  • Mettersi in contatto con Associazioni specializzate nei DSA per comprendere meglio il disagio del proprio figlio e trovare uno spazio utile per confrontarsi con gli altri genitori che vivono la medesima situazione;
  • Confrontarsi con gli insegnanti del bambino, per cercare insieme strategie di aiuto volte ad incrementare l’apprendimento da parte del bambino;
  • Evitare punizioni rispetto all’andamento scolastico ed evitare di sottoporre il bambino a esercizi interminabili ed estenuanti di lettura o copiatura;
  • Potenziare le condotte autonome del bambino sia in ambito scolastico che extrascolastico.

Inoltre, per il genitore è fondamentale comprendere che:

  • La riabilitazione non è un intervento che si risolve in breve tempo ma che richiede lunga durata e capacità di tollerare la frustrazione sia da parte sua che del bambino, pazienza!
  • Non è colpa del bambino se presenta un DSA, né tantomeno della famiglia o della scuola, non sentitevi responsabili!
  • Il DSA è una caratteristica specifica del bambino, da accettare per affrontarla al meglio, accoglietelo!
  • E’ utile interrogarsi su come il bambino vive ed affronta il suo disagio, ascoltatelo!
  • Occorre aiutarle il proprio figlio ad individuare le sue capacità e qualità per poterle mettere in risalto, valorizzatelo!