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IN COSA CONSISTE IL LAVORO DI UN CRIMINOLOGO?

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La figura del criminologo ha cominciato ad affermarsi in Italia solo negli ultimi anni – complice l’entrata in vigore della Legge 7 dicembre 2000, n. 397 (Disposizioni in materia di indagini difensive) – ma c’è ancora molta confusione riguardo alle sue competenze ed alle funzioni che può ricoprire, anche a causa della diffusione di prodotti quali fiction e serie televisive a tema che diffondono un’immagine non aderente alla realtà e/o si riferiscono a contesti extraitaliani.

Il criminologo è un professionista i cui possibili ambiti di intervento sono numerosi: penitenziario, peritale, investigativo, di ricerca, di prevenzione, di sicurezza, di intelligence. Tuttavia, è sempre la formazione di base del criminologo a delineare ciò che in concreto egli potrà andare a fare; ad esempio, uno psicologo criminologo non può lavorare in un contesto riguardante la sociologia o il diritto oppure solo ad uno psichiatra criminologo può essere affidata la stesura di una perizia sulla capacità di intendere e volere.

Fra le tante attività che può svolgere, il criminologo può:
– operare nella fase dell’esecuzione della pena nell’ottica della rieducazione del condannato, insieme al resto dell’équipe di osservazione e trattamento,
– ricoprire l’incarico di giudice onorario presso il Tribunale di sorveglianza o presso il Tribunale per i minorenni,
– lavorare presso enti pubblici per promuovere la prevenzione della devianza, l’integrazione sociale, la sicurezza urbana e la riqualificazione del territorio,
– diventare consulente esterno o dipendente esperto di sicurezza presso aziende private,
– lavorare presso associazioni di vittime di violenza, racket ecc.,
– partecipare alla stesura ed alla realizzazione di progetti finalizzati a prevenire la criminalità, ad incrementare la sicurezza o a supportare le vittime,
– dedicarsi alla ricerca accademica, ad esempio diretta ad orientare la politica criminale, a prevenire più efficacemente il crimine o ad arginarne le conseguenze,
– essere chiamato in fase processuale o in fase di applicazione della pena per perizie o consulenze,
– in fase investigativa, essere interpellato come consulente esterno dalle forze dell’ordine.

Come si vede, in ambito preprocessuale e processuale, sono anche molti i possibili interlocutori del criminologo: il giudice, la parte civile, la difesa, la procura, la polizia giudiziaria.


Bibliografia
• STRANO M., Manuale di Criminologia Clinica, Firenze, Società Editrice Europea, 2003

A cura della dott.ssa Ester Belfatto

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