FAMIGLIE IN MOVIMENTO
a cura di Incoronata Ricciardi
Il fenomeno migratorio è intrinsecamente complesso e variegato, caratterizzato da una molteplicità di motivazioni, modalità e risultati. Le variabili individuali, familiari, sociali e contestuali si intrecciano in un intricato processo che influisce profondamente sulle esperienze migratorie di ogni singolo individuo e della sua famiglia che rimane un punto centrale nel processo decisionale legato alla migrazione, sebbene sia sempre più difficile definirne i confini, data la sua natura complessa e dinamica. La decisione di migrare comporta spesso la separazione dai parenti e dagli amici nel paese d’origine, e il supporto familiare può influenzare significativamente lo stato emotivo e psicologico del migrante durante il viaggio. Le motivazioni alla base della migrazione sono molteplici e spesso complesse, riflettendo non solo il desiderio di miglioramento economico, ma anche fattori politici, religiosi, etici o personali. Le modalità e la durata del percorso migratorio possono variare notevolmente, e ogni modello presenta dinamiche familiari distinte. La migrazione non solo altera le dinamiche familiari preesistenti, ma spesso richiede un riassetto dei ruoli e delle relazioni all’interno della famiglia: il genere svolge un ruolo significativo sia nella decisione di migrare che nel nuovo assetto familiare post-migrazione. Il processo di ricongiungimento, sia emotivo che pratico, rappresenta una fase critica per le famiglie migranti, poiché richiede un adattamento sia individuale che familiare alle nuove dinamiche e alle interazioni con la società ospitante. Le famiglie transnazionali, caratterizzate da legami affettivi o matrimoniali mantenuti attraverso grandi distanze fisiche, rappresentano una realtà sempre più diffusa nel contesto migratorio contemporaneo. Essere genitori all’interno di una famiglia migrante comporta sfide uniche, che vanno dalla gestione dei movimenti protettivi all’emancipazione dei figli verso la nuova cultura e società. Le esperienze passate dei genitori migranti influenzano la loro disposizione ad aprirsi alla nuova realtà e a negoziare con essa.
CONTESTUALIZZAZIONE DEL FENOMENO MIGRATORIO
Negli ultimi decenni, il panorama globale delle migrazioni ha subito significativi cambiamenti, influenzati da una serie di fattori geopolitici, economici, sociali e ambientali. Sebbene le cause e le modalità delle migrazioni possano variare notevolmente da un contesto all’altro, una tendenza comune è emersa: l’importanza crescente dei legami familiari come motivazione principale dietro i movimenti migratori. Questo fenomeno, noto come migrazione familiare, rappresenta una parte significativa del totale dei flussi migratori in molti paesi del mondo. Per cui, La famiglia non è semplicemente un’entità passiva coinvolta nel fenomeno migratorio; piuttosto, gioca un ruolo attivo e cruciale in tutte le fasi del processo (Ambrosini e Abbatecola, 2010; Ambrosini, 2019):
- Decisione di migrare: La scelta di migrare spesso coinvolge l’intera famiglia. Le motivazioni possono essere varie, tra cui la ricerca di opportunità economiche, la fuga da conflitti o persecuzioni, o il desiderio di riunirsi con familiari già all’estero. Questa decisione è influenzata da fattori individuali, ma anche da considerazioni familiari più ampie, come il benessere dei membri più vulnerabili, le prospettive di crescita e sviluppo dei figli, e la ricerca di una migliore qualità della vita per l’intero nucleo familiare.
- Identificazione delle opportunità di insediamento: Una volta presa la decisione di migrare, la famiglia si impegna nell’identificare le opportunità di insediamento nel paese di destinazione. Questo può includere la ricerca di lavoro, la valutazione delle condizioni socio-economiche e politiche del nuovo contesto, nonché la ricerca di alloggio e servizi adeguati per soddisfare le esigenze della famiglia. Le decisioni su dove stabilirsi sono spesso guidate dalla ricerca di un ambiente sicuro e favorevole alla crescita e al benessere familiare.
- Sostegno finanziario del progetto migratorio: Il sostegno finanziario è spesso un aspetto cruciale del processo migratorio. La famiglia può dover risparmiare o prendere decisioni finanziarie significative per finanziare il viaggio e l’insediamento nel nuovo paese. Inoltre, una volta arrivati nel paese di destinazione, possono essere necessari investimenti finanziari per l’istruzione, l’assistenza sanitaria, l’alloggio e altre esigenze fondamentali. Il contributo finanziario della famiglia può determinare il successo o il fallimento del progetto migratorio e influenzare il benessere e l’adattamento dell’intero nucleo familiare.
- Guida e plasmatura dei percorsi migratori individuali: In molte società, gli obiettivi e le aspettative della famiglia nel loro insieme hanno un’enorme influenza sui percorsi migratori individuali dei suoi membri. Ad esempio, le famiglie possono incoraggiare i loro figli a cercare opportunità di istruzione o lavoro all’estero per migliorare le loro prospettive di carriera e contribuire al sostegno della famiglia. In alcuni casi, possono anche essere coinvolti accordi di lavoro o matrimoni combinati che sono influenzati dalle dinamiche familiari e dagli interessi collettivi.
IMPATTO SULLA DINAMICA FAMILIARE E SUI LEGAMI INTERGENERAZIONALI
Le migrazioni non sono soltanto un processo di spostamento geografico, ma rappresentano un’esperienza emotiva e sociale che penetra profondamente nella trama della vita familiare e nei legami intergenerazionali. Questa complessa realtà va oltre la mera transizione da un luogo all’altro, influenzando in modo significativo la dinamica interna delle famiglie coinvolte. Un aspetto fondamentale da considerare è il modo in cui i cambiamenti nel contesto migratorio possono riplasmare i ruoli familiari, ridefinendo le relazioni di potere e generando nuove dinamiche di genere (Crivellaro, 2021). La migrazione può comportare una redistribuzione delle responsabilità all’interno del nucleo familiare, con un maggiore coinvolgimento dei membri più giovani nei compiti domestici e nell’assistenza ai membri anziani o disabili. Questo cambiamento non è semplicemente una conseguenza logistica del trasferimento, ma spesso si traduce in una rinegoziazione dei rapporti tra i membri della famiglia, con un adattamento continuo alle nuove circostanze. Inoltre, la migrazione può rappresentare un banco di prova per le relazioni di potere esistenti e le dinamiche di genere all’interno della famiglia. Nei contesti in cui i ruoli di genere erano tradizionalmente rigidi e predefiniti, il processo migratorio può aprire nuove possibilità di partecipazione e autonomia per le donne, consentendo una ridefinizione dei confini tradizionali e un maggiore equilibrio nel rapporto tra i generi. Da un punto di vista emotivo, la migrazione è un’esperienza carica di sfide e opportunità. I membri della famiglia possono sperimentare una vasta gamma di emozioni, dall’ansia all’eccitazione, dalla paura alla speranza, mentre affrontano l’ignoto e si adattano a un nuovo ambiente sociale e culturale. Queste emozioni possono influenzare profondamente le relazioni familiari, creando sia tensioni che momenti di solidarietà e supporto reciproco.
LA SFIDA DELL’INTEGRAZIONE SOCIOEDUCATIVA
Le nuove generazioni e i minori provenienti da contesti migratori rivestono un ruolo di fondamentale importanza nell’adattamento della famiglia alla nuova realtà socio-culturale determinata dalla migrazione (Ambrosini, 2019). Questo ruolo cruciale deriva da una serie di fattori interconnessi che influenzano sia la percezione della famiglia rispetto al cambiamento, sia l’effettivo processo di adattamento all’interno della società ospitante. In primo luogo, i bambini e i giovani migranti spesso agiscono da mediatori culturali all’interno del nucleo familiare. A causa della loro maggiore esposizione e familiarità con la cultura e le istituzioni della società ospitante, essi sono in grado di facilitare la trasmissione di informazioni e conoscenze ai membri adulti della famiglia che potrebbero avere più difficoltà nell’adattarsi. Questo ruolo di mediatore culturale è particolarmente evidente nei contesti in cui i genitori migranti hanno limitate competenze linguistiche o conoscenze della cultura locale. In secondo luogo, le istituzioni educative diventano luoghi di estrema importanza per favorire l’inclusione e la comprensione reciproca tra le diverse culture rappresentate nella comunità scolastica. Attraverso l’interazione quotidiana con coetanei provenienti da sfondi culturali diversi, i bambini e i giovani migranti hanno l’opportunità di sviluppare competenze sociali e interculturali che sono fondamentali per il loro successo e integrazione nella società ospitante. Inoltre, le scuole possono offrire programmi di supporto linguistico e culturale mirati per aiutare i migranti a superare le barriere linguistiche e a integrarsi più facilmente nel contesto educativo, tuttavia, la piena integrazione socioeducativa dei bambini e dei giovani migranti richiede un impegno congiunto da parte della scuola, della famiglia e della comunità nel suo complesso poiché le sfide legate alla lingua, alla cultura e all’identità possono rappresentare ostacoli significativi per i migranti e solo attraverso un approccio olistico e collaborativo è possibile affrontarle con successo. La scuola deve assumere un ruolo attivo nell’accogliere e supportare i bambini e i giovani migranti, fornendo loro le risorse e il sostegno necessari per affrontare le sfide educative e sociali che possono incontrare, ciò può includere programmi di apprendimento della lingua, consulenza psicologica e supporto accademico personalizzato. Allo stesso tempo, è essenziale coinvolgere attivamente le famiglie dei migranti nel processo educativo, offrendo loro opportunità di partecipazione e supporto per comprendere e affrontare le sfide che i loro figli possono incontrare. Infine, la comunità nel suo complesso ha un ruolo fondamentale nel creare un ambiente inclusivo e accogliente per i migranti. Ciò richiede un impegno costante nella lotta contro stereotipi e pregiudizi e nella promozione della diversità come valore positivo per la società. Solo attraverso questa collaborazione sinergica tra scuola, famiglia e comunità è possibile garantire che i bambini e i giovani migranti possano realizzare il loro pieno potenziale e contribuire positivamente alla società in cui vivono.
SFIDE E OPPORTUNITÀ NELLA TRASMISSIONE LINGUISTICA E CULTURALE
La trasmissione linguistica e culturale da parte della famiglia alle generazioni future è un aspetto cruciale dell’identità e dell’adattamento dei migranti nella società ospitante, le politiche linguistiche familiari possono creare una serie di sfide e opportunità che influenzano direttamente l’integrazione e il benessere emotivo e sociale dei membri della famiglia stessa. Innanzitutto, le famiglie migranti devono affrontare la complessa decisione di quale lingua e cultura trasmettere ai loro figli. Alcune famiglie possono scegliere di mantenere salde le loro radici linguistiche e culturali, considerandole fondamentali per la preservazione dell’identità familiare e della coesione sociale, questa scelta può essere motivata dalla volontà di preservare le tradizioni e i valori culturali del paese d’origine, garantendo così un legame emotivo e affettivo con la propria storia e patrimonio culturale. D’altra parte, altre famiglie potrebbero optare per un’adozione più completa della lingua e della cultura del paese di insediamento e questa scelta può essere determinata dal desiderio di favorire l’integrazione sociale ed economica dei membri della famiglia nella nuova società. L’apprendimento della lingua locale e l’assimilazione culturale possono infatti facilitare l’accesso all’istruzione, al lavoro e alle opportunità di partecipazione civica, contribuendo così al processo di integrazione e al senso di appartenenza alla comunità ospitante. Tuttavia, sia la decisione di mantenere le proprie radici culturali sia quella di adottare la cultura del paese di insediamento possono comportare sfide emotive e sociali per i membri della famiglia migrante. Nel primo caso, la preservazione delle tradizioni culturali può rendere più difficile l’integrazione nella società ospitante, creando barriere linguistiche e culturali che possono limitare le opportunità di interazione e partecipazione sociale. Nel secondo caso, l’adozione della cultura dominante può generare sentimenti di perdita e alienazione nei confronti della propria identità culturale e della comunità d’origine. In entrambi i casi, le decisioni riguardanti le politiche linguistiche e culturali familiari possono avere un impatto significativo sul benessere emotivo e sociale dei membri della famiglia migrante. È importante quindi che le famiglie ricevano supporto e risorse per affrontare queste sfide in modo costruttivo e per sviluppare strategie di adattamento che rispettino e valorizzino la diversità culturale e linguistica. Inoltre, la società ospitante deve promuovere politiche inclusive che riconoscano e rispettino la diversità culturale e linguistica delle famiglie migranti, garantendo loro pari accesso alle risorse e alle opportunità disponibili nella comunità. Solo attraverso un approccio collaborativo e inclusivo, le famiglie migranti possono integrarsi pienamente nella società ospitante, contribuendo così alla costruzione di una comunità più ricca e diversificata.
LA COLLABORAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA COME CHIAVE PER L’INTEGRAZIONE
La collaborazione tra scuola e famiglia rappresenta un pilastro fondamentale per il successo educativo degli alunni migranti, in quanto offre un ambiente di supporto e sostegno che favorisce il processo di integrazione e adattamento alla nuova realtà scolastica e sociale. Attraverso iniziative di coinvolgimento dei genitori e programmi di orientamento, la scuola può svolgere un ruolo cruciale nel facilitare l’integrazione degli studenti provenienti da contesti migratori, promuovendo una cultura inclusiva e sensibile alle diverse esperienze e background culturali. L’efficacia di questa collaborazione dipende dalla presenza di una comprensione reciproca tra scuola e famiglia delle rispettive culture, tradizioni e aspettative educative. È essenziale che entrambe le parti si impegnino attivamente nel costruire un dialogo aperto e rispettoso, basato sulla fiducia e sulla condivisione di obiettivi comuni legati al benessere e al successo degli studenti migranti. Questo significa non solo accogliere e rispettare le diversità culturali e linguistiche, ma anche cercare attivamente di valorizzare e incorporare le risorse culturali delle famiglie migranti nell’ambiente scolastico. La scuola deve adottare un approccio sensibile alla diversità che si traduca in politiche e pratiche inclusive volte a garantire l’equità e l’accesso alle opportunità educative per tutti gli studenti, indipendentemente dal loro background. Ciò significa ad esempio offrire programmi di apprendimento della lingua per favorire l’integrazione linguistica, fornire supporto personalizzato per gli studenti migranti con bisogni educativi speciali e promuovere la partecipazione attiva e la leadership degli studenti migranti in tutte le attività scolastiche e extracurriculari. La collaborazione tra scuola e famiglia può essere potenziata attraverso la creazione di spazi e momenti dedicati al dialogo e alla condivisione di esperienze e prospettive. Questo può avvenire attraverso incontri periodici tra insegnanti, genitori e studenti, sessioni di formazione e sensibilizzazione sulla diversità culturale e linguistica, nonché la creazione di comitati consultivi che coinvolgano attivamente le famiglie migranti nella progettazione e implementazione di politiche e programmi scolastici.
Le migrazioni non sono solo spostamenti geografici ma anche esperienze sociali ed emotive che influenzano profondamente le relazioni familiari e intergenerazionali. Le sfide legate all’adattamento, alla trasmissione culturale e alla collaborazione con istituzioni educative richiedono un impegno congiunto da parte della famiglia, della scuola e della comunità per favorire l’integrazione dei migranti. Tuttavia, le famiglie migranti rappresentano anche una risorsa preziosa per le società ospitanti, portando con sé conoscenze e prospettive che arricchiscono il tessuto sociale e culturale delle comunità di accoglienza. Promuovere politiche inclusive e pratiche che valorizzino le risorse delle famiglie migranti è essenziale per costruire società più solidali e rispettose della diversità, consentendo a ogni individuo di contribuire al benessere collettivo.
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