Il padre del positivismo criminologico: Cesare Lombroso

Introduzione
Cesare Lombroso fu un medico e criminologo italiano del XIX secolo, spesso ricordato come il fondatore del positivismo criminologico. Le sue idee hanno rivoluzionato la criminologia, spostando l’attenzione dalle spiegazioni morali e filosofiche del crimine a quelle scientifiche e biologiche. Lombroso ha proposto come i comportamenti criminali fossero determinati da fattori biologici, una teoria che ha influenzato profondamente la criminologia moderna.
Cesare Lombroso nacque il 6 novembre 1835 a Verona, in Italia. Studiò medicina all’università di Pavia e completò la sua formazione a Vienna e Genova. Durante la sua carriera, Lombroso lavorò come medico militare, professore di psichiatria e direttore di un ospedale psichiatrico. Le sue esperienze in questi ruoli lo portarono a interessarsi ai comportamenti devianti e alle loro cause.
Riguardo il concetto di devianza e di come esso si modifica nel tempo e nei luoghi, rimandiamo per un approfondimento al seguente articolo
L’Influenza di Lombroso sull’Epoca Positivista
Nella sua epoca, le teorie di Lombroso ebbero un impatto rivoluzionario. In un periodo in cui il crimine era spesso spiegato attraverso concetti morali o religiosi, Lombroso introdusse un approccio scientifico allo studio del comportamento criminale. Questo cambiamento di paradigma spostò l’attenzione dal concetto di peccato a quello di patologia, suggerendo che il crimine potesse essere studiato, compreso e prevenuto attraverso l’analisi scientifica.
Lombroso divenne una figura influente non solo nella criminologia, ma anche nella medicina legale e nella psichiatria, contribuendo a ridefinire il modo in cui la società comprendeva e affrontava la criminalità. Le sue idee furono adottate e discusse in tutto il mondo, influenzando le politiche penali e i sistemi giudiziari.
Sebbene le teorie di Lombroso siano oggi considerate superate, hanno posto le basi per lo sviluppo della criminologia come scienza. Lombroso fu uno dei primi a tentare di applicare un approccio scientifico allo studio del crimine, introducendo l’idea che i fattori biologici e ambientali potessero influenzare il comportamento criminale. Questo approccio ha aperto la strada a ulteriori ricerche in campi come la psicologia criminale e la sociologia.
“Il delinquente nato” e l’influenza della Frenologia sugli Studi di Lombroso
Le teorie di Lombroso si basavano sull’idea che il crimine fosse un fenomeno naturale che poteva essere studiato scientificamente. Egli sosteneva che i criminali fossero un tipo umano distinto, caratterizzato da tratti fisici e comportamentali specifici. Lombroso utilizzava misurazioni craniche, studi antropometrici e osservazioni comportamentali per identificare questi tratti.
La frenologia, una pseudoscienza popolare nel XIX secolo che sosteneva che le caratteristiche della personalità e le capacità mentali potessero essere determinate dalla forma del cranio, ebbe un’influenza significativa sugli studi di Cesare Lombroso, che adottò e adattò molte delle idee frenologiche, applicandole alla criminologia. Egli credeva che certe caratteristiche fisiche, come la conformazione del cranio e altri tratti somatici, potessero indicare una predisposizione al comportamento criminale. Questa convinzione portò Lombroso a sviluppare la teoria del “delinquente nato”, secondo cui alcuni individui erano biologicamente predestinati a commettere crimini. Secondo Lombroso, questi “delinquenti nati” presentavano caratteristiche fisiche ataviche, simili a quelle dei primitivi, come mascelle prominenti, asimmetrie facciali e orecchie grandi. Questi tratti, secondo lui, erano segni di una regressione evolutiva.
Anche se oggi la frenologia è considerata una disciplina priva di fondamento scientifico, essa fornì a Lombroso un quadro teorico iniziale per le sue ricerche sui legami tra biologia e criminalità.
Metodo di Studio
Per sviluppare la sua teoria, Lombroso utilizzava metodi come misurazioni craniche, studi antropometrici e osservazioni comportamentali. Egli analizzava i crani e i corpi dei criminali, confrontandoli con quelli delle persone non criminali, cercando di identificare caratteristiche distintive. Un caso emblematico che influenzò profondamente le sue teorie fu l’analisi del cranio (ancora custodito e visitabile presso il museo di antropologia criminale Cesare Lombroso di Torino) di un brigante calabrese, Giuseppe Villella, durante un’autopsia. Lombroso osservò una depressione nella parte posteriore del cranio, interpretandola come un segno di atavismo.
Implicazioni della Teoria
La teoria del delinquente nato implicava che il comportamento criminale fosse determinato biologicamente e che certi individui fossero inevitabilmente destinati a commettere crimini a causa della loro costituzione genetica. Questo determinismo biologico portò Lombroso a suggerire misure come l’identificazione precoce e l’isolamento dei delinquenti nati per proteggere la società.
Il fattore predittivo delle sue teorie
Lombroso credeva che fosse possibile prevedere il comportamento criminale attraverso l’identificazione di tratti fisici specifici. Egli compilava lunghi elenchi di caratteristiche fisiche e comportamentali che riteneva indicative di una predisposizione al crimine. Questa idea di predittività, sebbene oggi screditata, ha avuto un impatto significativo sull’evoluzione della criminologia, stimolando la ricerca su fattori biologici e psicologici del comportamento criminale.
Critiche a Lombroso
Le teorie di Lombroso sono state ampiamente criticate per vari motivi. Innanzitutto, il metodo di ricerca di Lombroso mancava di rigore scientifico. Le sue osservazioni erano spesso soggettive e non supportate da dati statistici affidabili. Inoltre, l’idea che il crimine potesse essere determinato da tratti fisici innati ha sollevato preoccupazioni etiche, alimentando il pregiudizio e la discriminazione.
Le critiche principali includono:
- Mancanza di validità scientifica: I metodi di Lombroso non erano scientificamente rigorosi e mancavano di prove empiriche.
- Determinismo biologico: La sua teoria ignorava l’importanza dei fattori sociali, economici e culturali nel comportamento criminale.
- Implicazioni etiche: Le idee di Lombroso potevano portare a giustificazioni per la discriminazione razziale e di classe.
Conclusioni
Cesare Lombroso è una figura fondamentale nella storia della criminologia. Le sue teorie, sebbene oggi considerate anacronistiche e ampiamente criticate, hanno svolto un ruolo cruciale nel promuovere un approccio scientifico allo studio del crimine. Lombroso ha introdotto l’idea che il comportamento criminale potesse essere influenzato da fattori biologici, stimolando ulteriori ricerche in campi come la psicologia e la sociologia criminale. Nonostante le numerose critiche, il contributo di Lombroso alla criminologia rimane significativo, e i suoi studi continuano a essere un punto di riferimento importante nella storia di questa disciplina.