Che cos’è l’Agenzia per l’Italia Digitale – AgiD

L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) è un’agenzia tecnica legata alla Presidenza del Consiglio con il compito di garantire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana, in coerenza con l’Agenda digitale europea. La sua istituzione risale al Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83, “Misure urgenti per la crescita del Paese” (convertito con modifiche dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134), ed è soggetta ai poteri di indirizzo e vigilanza del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro delegato.

Quali sono i compiti dell’AgiD

Tra i suoi compiti principali, l’Agenzia pubblica il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione, il documento di indirizzo strategico ed economico previsto dall’articolo 14-bis del Codice dell’Amministrazione Digitale.

Questo piano definisce le regole e i principi operativi per promuovere la trasformazione digitale in Italia. Inoltre, l’AgID:

  1. Contribuisce alla diffusione dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire l’innovazione e la crescita economica.
  2. Elabora indirizzi, regole tecniche e linee guida per garantire l’omogeneità dei linguaggi, delle procedure e degli standard nell’ambito della piena interoperabilità e uniformità dei sistemi informatici della pubblica amministrazione.
  3. Sorveglia sulla qualità dei servizi e sulla razionalizzazione delle spese informatiche della pubblica amministrazione.
  4. Promuove e diffonde iniziative di alfabetizzazione digitale.

L’AgID svolge un ruolo cruciale nello sviluppo e nella modernizzazione delle infrastrutture digitali nel paese, favorendo l’adozione delle tecnologie dell’informazione da parte delle amministrazioni pubbliche e incentivando l’innovazione digitale per il progresso economico e sociale.

Cosa prevede l’Agenda Digitale Italiana (ADI) per la Pubblica Amministrazione?

Nella primavera del 2010, il Parlamento Europeo ha approvato la Digital Agenda 2020, un documento strategico/programmatico che impegnava ogni Paese membro dell’Unione Europea a promuovere e incentivare lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche e l’innovazione digitale entro il decennio successivo.

L’Italia, nel marzo 2012, ha recepito ed elaborato la propria strategia nazionale di digitalizzazione in linea con l’Agenda Europea, dando vita all’Agenda Digitale Italiana (ADI).

Quest’ultima definisce le strategie di sviluppo, crescita e innovazione abilitate dalle tecnologie digitali sia a livello nazionale che locale, con l’obiettivo di riformare la Pubblica Amministrazione e promuovere l’utilizzo del digitale tra imprese e cittadini. L’attuazione dell’ADI è affidata all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID).

L’Agenda Digitale Italiana si basa sui sette pilastri indicati dalla Commissione Europea, adeguandoli e orientandoli alle specifiche esigenze italiane:

  1. Identità digitale e servizi innovativi per i cittadini;
  2. Amministrazione digitale;
  3. Servizi e innovazioni per favorire l’istruzione digitale;
  4. Misure per la sanità digitale;
  5. Forte impulso per la banda larga e ultralarga;
  6. Moneta e fatturazione elettronica;
  7. Giustizia digitale.

Questi pilastri costituiscono il quadro guida per la trasformazione digitale del Paese, mirando a migliorare l’accesso ai servizi pubblici, promuovere l’alfabetizzazione digitale, favorire l’innovazione nell’ambito della sanità e dell’istruzione, potenziare le infrastrutture di connettività e semplificare le pratiche amministrative.

L’Agenda Digitale Italiana rappresenta un impegno concreto verso lo sviluppo tecnologico e digitale dell’Italia, al passo con gli obiettivi europei.

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