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Videolezione: Adolescenti e nuove dipendenze

Testo estratto dalla lezione 1:

SEMINARIO ONLINE: ADOLESCENTI E NUOVE DIPENDENZE – IL RUOLO DELLA PREVENZIONE

Oggi tratteremo del legame tra gli adolescenti e le nuove dipendenze. L’adolescenza rappresenta una delicata fase di vita che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta. Essa è caratterizzata da cambiamenti di diversa natura: fisici, psicologici, sociali, emotivi. L’individuo si trova a far fronte a diverse sfide, tutte le certezze che fino a quel momento erano state raggiunte vengono ad essere ridefinite. Tutto ciò fa sì che l’adolescente sia particolarmente vulnerabile e soprattutto sia alto il rischio di sviluppare delle dipendenze da comportamento.

Che cosa sono le dipendenze da comportamento e, soprattutto, quali sono?

All’interno delle new addiction, come potete ben vedere, rientrano

  • le dipendenze tecnologiche,
  • il gioco d’azzardo patologico,
  • la dipendenza da lavoro,
  • la dipendenza da sport,
  • la dipendenza affettiva
  • la dipendenza sessuale,
  • lo shopping compulsivo.

Essi sono un gruppo ben eterogeneo, comunemente definite come “new addiction” o ancora “nuove dipendenze” o “dipendenze da comportamento“.

Nella maggior parte delle persone tutte queste attività fa parte della loro quotidianità, ma per alcuni individui possono assumere caratteristiche patologiche fino a provocare gravissime conseguenze.

Oggetto dunque della dipendenza è un comportamento o un’attività lecita o socialmente accettata, in cui di certo non è implicato l’uso di una sostanza chimica. Oltretutto esse sono caratterizzate da ossessività, impulsività e compulsività.

Soffermiamoci adesso sulle new addiction maggiormente diffuse tra gli adolescenti.

Prime fra tutte le dipendenze tecnologiche, all’interno delle quali rientrano le dipendenze da cellulare, computer, internet, tv. Esse sono state definite come “delle dipendenze comportamentali che implicano un’interazione uomo-macchina e che presentano gli stessi aspetti nucleari delle dipendenze da sostanza”. In particolar modo, per quanto concerne la dipendenza da Internet, sono state identificate diverse dipendenze online, quali:

  • dipendenza dal sesso virtuale, quindi vi è un uso compulsivo di siti per adulti dedicati al sesso virtuale,
  • dipendenza da relazioni virtuali, cioè un eccessivo coinvolgimento delle relazioni di amicizia o amorose con persone appunto conosciute in chat.
  • dipendenza da attività in rete, pensiamo al gioco d’azzardo online, lo shopping compulsivo online
  • dipendenza da eccessive informazioni: teniamo in considerazione che all’interno del web vi è una moltitudine di informazioni che alcuni individui potrebbero sviluppare una vera e propria ricerca ossessiva di informazioni sul web
  • dipendenza da giochi virtuali online: l’individuo crea un personaggio, un avatar, tramite il quale vive in un universo del tutto virtuale.

All’interno dunque della rete l’adolescente trova rifugio, trova riparo dalla realtà. Fino ad alcuni casi, a sviluppare una vera e propria forma di dipendenza da Internet.

Ma come si sviluppa la dipendenza da Internet? Sono state identificate diverse fasi di sviluppo, prima fra tutte il coinvolgimento, il quale si sviluppa a partire dalle prime esperienze di navigazione ed è caratterizzato da un senso di curiosità e voglia di sperimentazione che culmina nella scelta di una determinata applicazione o funzione di Internet. La seconda fase, ossia la sostituzione dove vi è un’immersione sempre più profonda all’interno del mondo virtuale. Le attività online sono per l’individuo gratificanti e la realtà virtuale tende a sostituire i bisogni non soddisfatti dalla vita reale fino ad arrivare alla terza fase la fuga: l’uso di Internet è sempre più assiduo e prolungato, la rete diventa un antidoto allo stress e la persona sperimenta una profonda angoscia se non può connettersi.

All’interno delle new addiction rientra inoltre lo shopping compulsivo. Dobbiamo però tener presente che l’acquisto, in particolar modo per questa età, assume un significato particolare per la ricerca della propria identità: gli oggetti sono proprio un mezzo di identificazione e hanno la funzione di comunicare agli altri chi si è. Ma in alcuni casi potrebbero sviluppare una vera e propria forma da dipendenza da shopping compulsivo. Esso è caratterizzato da preoccupazioni e impulsi ricorrenti intrusivi volti alla ricerca, l’acquisto di beni non necessari e che superano le proprie possibilità economiche. Lo shopping impegna la persona per un tempo superiore a quello preventivato e interferisce con il proprio funzionamento sociale e lavorativo.

Sono state identificate alcune fasi attraverso cui si manifestano le condotte patologiche. La prima fase viene definita di anticipazione di uno sviluppo di pensieri o preoccupazioni relative all’acquisto di un determinato oggetto, l’atto appunto della compra. La seconda fase riguarda tutto ciò che è inerente alla preparazione e all’organizzazione dello shopping, all’interno del quale rientra l’identificare il negozio all’interno del quale fare lo shopping e scegliere la modalità di pagamento. La terza fase viene definita di shopping e riguarda appunto l’esperienza della compera e i dipendenti da shopping compulsivo definiscono la loro esperienze di compere come esperienze estremamente gratificanti, fino ad arrivare all’ultima fase che culminerà proprio con l’acquisto di uno specifico oggetto, seguito poi dai sensi di colpa e dalla disapprovazione per il gesto attuato.

All’interno, inoltre, delle dipendenze comportamentali rientra anche la dipendenza da sport. Dobbiamo tener presente che ovviamente lo sport nell’età adolescenziale è estremamente positivo perché soddisfa i bisogni di socializzazione, appartenenza, di realizzazione. Però in alcuni casi i ragazzi potrebbero sviluppare una vera e propria forma di dipendenza. Essa sarà definita come “una dipendenza psicologica e fisiologica da un programma di esercizio fisico”: l’individuo esegue esercizi fisici ripetutamente, nonostante le conseguenze che esse comportano e la mancata messa in atto determina la presenza di sintomi fisici e psicologici molto simili all’astinenza dall’uso di sostanze.

Vediamo alcuni campanelli d’allarme. Ad esempio,

  • hanno l’esigenza di allenarsi da soli.
  • c’è questa ossessione nei confronti dell’aspetto fisico.
  • si tende ad allenarsi anche se infortunati o in cattiva salute.

Dobbiamo però distinguere tra dipendenza sportiva primaria e dipendenza sportiva secondaria. Nella dipendenza sportiva primaria patologico è il rapporto con l’attività fisica e non sono presenti altri disturbi collegati. A differenza invece della dipendenza sportiva secondaria, la quale dipenda da un’altra condizione un disturbo alimentare o una dismorfia muscolare.

In una fase di vita in cui uno dei compiti principali è lo sviluppo dell’autonomia, dell’indipendenza è doveroso parlare della dipendenza affettiva. Essa è stata definita come “una modalità patologica di vivere la relazione in cui la persona dipendente nega i propri bisogni, il proprio spazio vitale, ha paura della solitudine e dell’abbandono, tende a percepire sè come una persona del tutto incapace, impotente, a differenza degli altri che vengono considerati come altamente competenti e capaci”. Oggetto dunque di questa dipendenza, a differenza di tutte le altre, e la relazione con l’altro, considerato come unica fonte di amore, cura e gratificazione.

La dipendenza affettiva è caratterizzata da alcuni elementi:

  • l’ebbrezza, ossia la sensazione di euforia sperimentati in seguito alle reazioni del partner rispetto ai propri comportamenti.
  • la tolleranza, ovvero il bisogno di aumentare la quantità di tempo da trascorrere in compagnia del proprio partner.
  • l’incapacità di controllare il proprio comportamento, associata alla perdita della capacità critica relativa al sé e alla situazione all’altro crea vergogna e rimorso nel lungo termine.

Inoltre dobbiamo porre anche grandissima attenzione alla dipendenza sessuale, la quale è stata definita come “una persistente e crescente modalità di comportamento sessuale messo in atto e nonostante il manifestarsi di conseguenze negative per sè e per gli altri”.

Come si manifesta? Si manifesta tramite:

  • una promiscuità protratta
  • esibizionismo,
  • autoerotismo compulsivo.

In particolar modo coloro i quali presentano dipendenza sessuale, usano l’atto sessuale come reazione per far fronte stati d’animo negativi. E’ anche vero che loro tendono a mettere in atto diversi sforzi, ma alle volte sono del tutto infruttuosi per ridurre il proprio comportamento sessuale ripetitivo. Inoltre, la soddisfazione del bisogno sessuale procura piacere, ma contemporaneamente porta con sè senso di disagio e di vergogna.

Sebbene quindi le dipendenze principali conosciute fino a qualche decennio fa erano inerenti all’uso di sostanze stupefacenti e all’alcol, oggigiorno è vivo più che mai l’interesse nei confronti di queste nuove dipendenze, che condividono diversi elementi in comune quali:

  • la dominanza, ossia l’attività in esame diventa la più importante della vita del soggetto e domina i suoi pensieri e i suoi sentimenti sul comportamento.
  • la tolleranza, ossia vi è questa progressiva necessità di aumentare la quantità di sostanze e/o il tempo dedicato all’attività per ottenere l’effetto desiderato.
  • la Sindrome da astinenza, malessere fisico psichico che si manifesta quando si interrompe o si riduce l’attività o l’uso della sostanza.
  • Craving e quindi il desiderio intenso e irrefrenabile persistenza, ossia l’uso della sostanza o l’esecuzione dell’attività continua nonostante le conseguenze che esse comportano.
  • la ricaduta, ossia la tendenza a riavvicinarsi all’attività o alla sostanza dopo un periodo di interruzione.

Per quanto concerne la classificazione all’interno dei sistemi noseografici, in particolar modo per quanto concerne il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-V), nella seconda sezione, esattamente nei Disturbi correlati a sostanze e disturbi in addiction troviamo sia i disturbi correlati a sostanze, ma per la prima volta troviamo anche disturbi non correlati a sostanze ed è stato inserito, ripeto per la prima volta, il disturbo da gioco d’azzardo. Per quanto riguarda invece, nella terza sezione possiamo trovare tutte le new addiction di cui abbiamo discusso le quali appunto come afferma il DSM sono delle condizioni che necessitano di ulteriori studi.

Per quanto concerne invece la Classificazione Internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati (ICD-11), anche qui è stato introdotto per la prima volta il gioco d’azzardo. Sono state introdotte tantissime altre novità e per un maggiore approfondimento di questo argomento si allega link di riferimento messo a disposizione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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