Il ruolo del consulente grafologo nella valutazione della devianza
Con il termine deviante si vuole identificare: “ogni comportamento considerato inaccettabile dalla maggioranza della gente e che provoca una risposta collettiva di carattere negativo” oppure “un atto, una credenza o un tratto che viola le norme convenzionali della società e che determina una reazione negativa da parte della maggioranza delle persone”.
Le definizioni fornite descrivono la devianza come un comportamento che contraddice i valori, le norme e le aspettative condivise da una significativa componente della società. Perché un comportamento venga considerato deviante, è necessario che tali valori, norme e aspettative siano diffusi e accettati dalla maggioranza, e che essi siano utilizzati per giudicare, condannare o disapprovare tali comportamenti.
Le scienze sociali definiscono i valori come obiettivi finali del comportamento umano e le norme come regole che presiedono alla realizzazione di tali valori, sia attraverso la prescrizione che la proscrizione di comportamenti mirati a tali fini.
Il controllo sociale è un concetto che descrive i metodi utilizzati per mantenere l’adeguata conformità ai valori, alle norme e alle aspettative di un gruppo sociale. Questo controllo viene esercitato tramite due processi principali: la socializzazione e l’utilizzo di punizioni e ricompense. Le punizioni e le ricompense sono risposte sociali alla devianza, con le prime volte a scoraggiare comportamenti devianti e le seconde a incentivare l’adesione alle aspettative sociali. Tali reazioni possono essere formali o informali, dove le prime derivano da gruppi primari non ufficiali e le seconde da istituzioni come lo Stato. Secondo William Graham Sumner, le norme possono essere classificate in tre categorie: norme d’uso, norme morali e norme giuridiche.
La devianza non è una qualità intrinseca di un comportamento o di un atto, ma piuttosto una conseguenza delle definizioni e dei significati attribuiti da una comunità. La devianza è un concetto relativo che dipende da molteplici fattori, come la situazione, il ruolo di chi la compie, il paese o il periodo storico in cui viene valutata. Essa può riguardare tratti fisici, credenze, idee, principi, concezioni della vita e del mondo, subculture o persone. Quando un individuo viene considerato deviante, può subire un processo di stigmatizzazione che lo declassa da persona completa e normale a un soggetto segnato e disonorato.
Grafologia forense
Il grafologo è un professionista che può offrire il proprio contributo in molteplici ambiti, tra cui la criminologia.
La grafologia criminale, ovvero la combinazione tra la grafologia e la criminologia, si pone come una nuova disciplina che si configura come parte integrante della criminalistica. Il grafologo può agire sia come consulente delle parti pubblica o privata durante il corso della vicenda criminale, sia in veste di esperto post-evento ai sensi dell’articolo 233 c.p.p.
La figura del Consulente Grafologo è molto richiesta sia nell’ambito giudiziario che in quello civile e stragiudiziale. La sua competenza viene utilizzata per fornire supporto in investigazioni riguardanti scritti autografi, come l’identificazione dell’autore o la verifica della paternità. Il consulente grafologo, in collaborazione con altri professionisti, è in grado di offrire il suo contributo in questo specifico settore.
La grafologia ha un contributo significativo e diversificato all’ambito giuridico. L’indagine grafologica consente un’analisi approfondita di scritti con lo scopo di stabilire la paternità, l’autografia, l’autenticità e la coerenza con le caratteristiche dell’autore. Ad esempio, può essere utilizzata per accertare l’autore di una lettera anonima, valutare l’autografia di un testamento, individuare cancellature o manomissioni sui documenti e orientare le indagini della polizia giudiziaria e dei legali. Inoltre, la grafologia può essere utilizzata per determinare la capacità di intendere e volere di un individuo o per individuare eventuali falsificazioni di firme e scritti.
La grafologia costituisce un elemento di rilievo nell’analisi criminologica, nota anche come “criminal profiling”. Grazie alla sua capacità di valutare i tratti grafici, la grafologia permette di identificare la presenza di fattori di pericolosità sociale nei soggetti sottoposti a indagine, di individuare forme di grafo-patologia e di valutare la propensione all’aggressività. Questa disciplina rappresenta, quindi, un supporto prezioso nell’elaborazione di profili criminologici.
Lo studio della scrittura manuale costituisce un importante strumento di analisi della personalità e delle indagini investigazione. La grafologia utilizza vari fattori come il movimento, il ritmo, il tratto, la forma, la continuità, i tratti grafici e extragrafici per comporre un profilo unico ed irripetibile di un individuo. Questo approccio basato su basi scientifiche consente di evidenziare le peculiarità intellettive, temperamentali, emotive e affettive di una persona, nonché eventuali segni di disagio emotivo e psicologico.
E’ fondamentale evidenziare che la grafologia, nell’ambito delle investigazioni, fornisce solo un supporto complementare ad altre professioni e metodologie di analisi. Non è possibile, infatti, stabilire con certezza assoluta il profilo grafologico di personalità di un soggetto. Tuttavia, la scrittura manuale costituisce un atto inconscio e pertanto altamente rappresentativo della personalità, emozioni, pensieri e stato emotivo dell’individuo. La grafologia, quindi, rappresenta un importante strumento di indagine e approfondimento, anche se non può essere considerato una disciplina conclusiva.
Per approfondire: Grafologia: cos’è, come funziona e a cosa serve
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